ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11574

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 656 del 14/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: AMITRANO ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/03/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11574
presentato da
AMITRANO Alessandro
testo di
Lunedì 14 marzo 2022, seduta n. 656

   AMITRANO e ASCARI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   dai dati emersi dall'Osservatorio di Confesercenti risulta che le imprese italiane che hanno richiesto la moratoria al 31 dicembre 2021 in relazione alle esposizioni debitorie sono oltre un milione e 300 mila e solo in Campania sono circa 320 mila, su 508 mila imprese attive, quelle che hanno richiesto prestiti e finanziamenti per sostenere la crisi economica dovuta alla pandemia nel periodo 2020-2022; nel medesimo biennio circa il 78 per cento delle imprese del Mezzogiorno si è indebitato per poter pagare i costi fissi, quali affitti, utenze, tasse e dipendenti, ed evitare la chiusura dell'attività;

   le 320 mila imprese campane, già da inizio anno, sono costrette a pagare delle rate altissime per i prestiti che hanno contratto con le banche e l'imprenditore si ritrova in una vera e propria morsa, poiché da un lato deve far fronte ai debiti precedenti, dall'altro deve pagare quelli maturati durante gli anni di pandemia;

   l'economia nel Mezzogiorno non è ripartita, poiché l'aumento esponenziale dell'inflazione, il forte rincaro delle bollette di energia e gas e la crisi internazionale dovuta alla guerra in Ucraina, stanno amplificando le perdite;

   dai dati pubblicati dall'Osservatorio risulta che in Italia il valore economico degli scambi commerciali import/export con i Paesi russofoni pesa per un fatturato di 12,5 miliardi di euro (2,5 solo per il turismo) e la regione Campania ha numerose imprese che lavorano con tali Paesi e molte imprese rischiano il fallimento;

   dai dati emerge altresì che sono più di 70 mila le aziende che non hanno pagato i mutui di gennaio e febbraio 2022, con la conseguenza che le banche, per legge, hanno dovute iscrivere le stesse alla Centrale rischi d'intermediazione finanziaria (Crif) società privata che gestisce il Sistema d'informazioni creditizie (Sic) e il circolo vizioso di tale iscrizione è noto; tali imprenditori vengono considerati come «cattivi pagatori» presso tutte le banche e le finanziarie e dunque le loro aziende sono esposte al fallimento;

   dai dati elaborati dall'Osservatorio, risulta inoltre che il caro energia è aumentato in media dell'80-90 per cento, ossia le 508 mila imprese attive in Campania pagano 150 milioni di euro al mese in più, ovvero 2 miliardi di euro l'anno, dei quali 440 milioni di Iva;

   dall'analisi emerge che la situazione delle imprese del Mezzogiorno, in particolar modo in Campania, è destinata a peggiorare in considerazione della forte congiuntura caratterizzata da elementi diacronici e sincronici che hanno inciso sulla crisi delle imprese, per la situazione pandemica; per la crisi internazionale a seguito della guerra in Ucraina, per l'aumento del tasso di inflazione che in alcuni Paesi ha già raggiunto i massimi storici, per l'incremento dei costi dell'energia e delle materie prime, per la difficoltà di approvvigionamento molte imprese, oltre al blocco delle proprie linee produttive, rischiano il fallimento e, in un momento come questo, sarà indispensabile mettere in atto misure necessarie per la salvaguardia delle imprese e dei lavoratori –:

   se il Governo non ritenga opportuno valutare la possibilità di assumere ulteriori iniziative di competenza, oltre a quelle già intraprese, volte a sostenere le imprese a rischio di chiusura, valutando anche una eventuale proroga, nel primo provvedimento utile, della moratoria già prevista dall'articolo 56 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, come da ultimo prorogato al 31 dicembre 2021 dal decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, misura necessaria per le imprese e le aziende, al fine di scongiurare la chiusura delle stesse che, tra l'altro, coinvolgerebbe, soprattutto in Campania, numerosi lavoratori che rischierebbero di perdere i propri posti di lavoro.
(4-11574)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro