ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11544

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 653 del 09/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ELISA
Gruppo: MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI
Data firma: 08/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROMANIELLO CRISTIAN MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI 09/03/2022
DORI DEVIS MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI 09/03/2022
ROMANO PAOLO NICOLO' MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI 09/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 08/03/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11544
presentato da
SIRAGUSA Elisa
testo di
Mercoledì 9 marzo 2022, seduta n. 653

   SIRAGUSA, ROMANIELLO, DORI e PAOLO NICOLÒ ROMANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   i sensibili aumenti dei prezzi delle materie prime, dell'energia primaria e dei prodotti energetici, in costante rialzo, trovano ragione in parte in dinamiche congiunturali dovute alla spinta della ripresa economica, che ha generato un forte e impetuoso incremento della domanda di prodotti energetici, cui non ha corrisposto un'immediata e intensa disponibilità dell'offerta a livello globale, producendo una spirale competitiva sugli approvvigionamenti con forte crescita dei prezzi, in particolar modo per il gas naturale;

   l'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia è destinata a produrre un ulteriore aggravamento della situazione, anche per effetto delle sanzioni economiche internazionali disposte nei confronti della Federazione russa, che stanno producendo un'ulteriore impennata dei prezzi all'ingrosso sia del gas che dei prodotti petroliferi;

   a seguito delle circostanze descritte, in Europa si registra un costo ulteriormente crescente dell'energia elettrica, poiché il mix energetico di produzione europeo, basato su rinnovabili, nucleare e combustibili fossili, soffre pesantemente di tali dinamiche internazionali e della forte dipendenza energetica dalla Russia;

   di fronte a tale crisi il Governo sembra continuare a guardare al passato, almeno in base alle misure elencate dal Presidente del Consiglio Draghi nella sua comunicazione al Parlamento, e cioè un incremento delle forniture di gas dall'Africa, un maggiore utilizzo dei terminali di gas naturale liquido disponibili e, se dovesse servire a tamponare l'emergenza, anche il temporaneo riavvio delle centrali a carbone;

   per quanto attiene all'azione emergenziale, tesa alla riduzione dei costi energetici, il Governo è intervenuto con provvedimenti legislativi urgenti, principalmente tesi a mitigare gli aumenti mediante un abbattimento degli oneri generali che gravano sull'energia elettrica e il gas, in favore principalmente dei clienti domestici e delle piccole e medie imprese, rafforzando opportunamente i bonus esistenti;

   con il decreto-legge n. 13 del 2022, attualmente all'esame del Senato, il Governo si è posto il problema del recupero degli extra-profitti generati da alcune storture nei meccanismi di formazione nei prezzi nel mercato elettrico, agendo nei confronti dei produttori di energia da fonti rinnovabili, senza invece prevedere alcun intervento verso le aziende energetiche che hanno maggiormente beneficiato dell'aumento dei prezzi del gas, accumulando extraprofitti dell'ordine di 4 miliardi di euro nel 2021, che si stima possano crescere fino a 14 miliardi nel 2022;

   l'installazione diffusa di impianti di energia rinnovabile elettrica, che rappresenterebbe l'intervento decisivo per la progressiva indipendenza energetica del Paese, creando un nuovo modello energetico libero dalle fonti fossili, sta subendo gravi ed inaccettabili ritardi: a fronte di un incremento previsto dell'ordine di 8 gigawatt, da installare ogni anno per conseguire i target europei, si registrano installazioni ancora non superiori ad 1 gigawatt l'anno;

   l'associazione Elettricità Futura, che riunisce oltre 500 imprese che operano nel settore elettrico e che rappresentano il 70 per cento del nostro mercato elettrico, avrebbe chiesto al Governo e alle regioni di autorizzare entro giugno 60 gigawatt di nuovi impianti rinnovabili, pari a un terzo delle domande di allaccio già presentate a Terna, il che consentirebbe di risparmiare 15 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, ovvero il 20 per cento del gas importato –:

   se i Ministri interrogati non ritengano necessario adottare immediate iniziative normative per il recupero extraprofitti dalle aziende energetiche che hanno maggiormente beneficiato dell'aumento dei prezzi del gas, allo scopo di mitigare gli aumenti delle bollette mediante un abbattimento degli oneri generali che gravano sull'energia elettrica e il gas, a tutela della fasce domestiche più deboli e fragili, e quali iniziative intendano adottare per accelerare in maniera sensibile ed urgente il processo di installazione delle «Fer-E», anche con ulteriori interventi di semplificazione dei processi autorizzativi.
(4-11544)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gas naturale

industria elettrica

indipendenza energetica