ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11541

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 653 del 09/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: CONTE FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 09/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 09/03/2022
FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI 09/03/2022
DE LORENZO RINA LIBERI E UGUALI 09/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/03/2022
Stato iter:
30/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/06/2022
PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/06/2022

CONCLUSO IL 30/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11541
presentato da
CONTE Federico
testo di
Mercoledì 9 marzo 2022, seduta n. 653

   CONTE, FORNARO, FASSINA e DE LORENZO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il Gruppo Stellantis N.V., holding multinazionale nata dalla fusione tra Psa e Fiat Chrysler Automobiles, con sede legale ad Amsterdam, controllo di quattordici marchi automobilistici, ha presentato il 1° marzo 2022 il suo nuovo Piano industriale chiamato Dare Forward 2030;

   l'obiettivo dichiarato del Gruppo è di arrivare alle emissioni zero entro il 2038, puntando quindi molto sulle auto elettriche;

   il gruppo sta lavorando per fare in modo che il 100 per cento delle vendite in Europa e il 50 per cento delle vendite negli Stati Uniti siano costituite da veicoli elettrici a batteria (BEV) entro la fine del decennio;

   il gruppo Stellantis entro il 2030 conta di arrivare a 5 milioni di auto elettriche vendute;

   nel Piano industriale presentato non ci sono riferimenti di dettaglio agli insediamenti produttivi e agli investimenti nei Paesi dove il gruppo è presente;

   Stellantis ha a disposizione stabilimenti in ventinove Paesi del mondo, con più di cinquanta impianti di proprietà e in joint venture tra Fiat Chrysler Automobiles e Groupe Psa; in Italia, il gruppo conta circa 86 mila dipendenti con impianti produttivi in tutto il Paese;

   la Fim, il sindacato dei metalmeccanici della Cisl, nel suo rapporto trimestrale sulla produzione di auto in Italia, segnala che la produzione di automobili e di furgoni negli stabilimenti italiani di Stellantis, nel 2021, è scesa per la prima volta sotto la soglia delle 700 mila unita; fanno scorso, infatti, il totale dei veicoli assemblati è sceso a 673 mila unità, con un calo del 6,1 per cento rispetto alle 717 mila unità del 2020, quando gli stabilimenti erano rimasti addirittura chiusi per alcune settimane a causa del primo lockdown totale;

   i cali più significativi si sono registrati nelle linee di produzione degli stabilimenti del centro Sud: a Cassino la perdita dei volumi nel 2021 ha raggiunto il -18 per cento rispetto al pandemico 2020; con riferimento al periodo pre-COVID, la perdita s'incrementa ulteriormente raggiungendo -26 per cento; il crollo più pesante in termini di volumi produttivi è quello di Melfi, con -28,8 per cento rispetto al 2020 (-66,202 unità) e una caduta maggiore se rapportata al periodo pre-COVID 2019 con una perdita di oltre 1/3 delle produzioni; a Pomigliano d'Arco, la produzione nel corso del 2021 ha raggiunto quota 123.000 unità, in calo rispetto alle 140.478 unità prodotte nel 2020 e inferiori del 38 per cento rispetto alle 198.647 relative al periodo pre-COVID del 2019;

   ad oggi, lo stabilimento di Pomigliano occupa 4.281 lavoratori, circa 200 in meno a seguito delle uscite volontarie; mediamente, sono circa 900 le persone che hanno utilizzato prima la Cig e ora da dicembre il Cds. Mentre sono altri 101 i giorni di fermo collettivo totale;

   c'è preoccupazione per il destino di investimenti e occupazione negli stabilimenti italiani, a partire da Mirafiori, fino a quelli del Centro-Sud, in particolare quelli del Mezzogiorno, dove questi siti produttivi rappresentano insediamenti indispensabili per la già sofferente economia del territorio;

   il gruppo ha annunciato di voler trasformare lo stabilimento di Termoli nella terza gigafactory europea mentre a Melfi sarebbero previste linee di produzione per nuovi modelli elettrici e linee di assemblaggio di batterie; nulla è ancora annunciato per il futuro dello stabilimento di Pomigliano ora impegnato nella produzione della Panda e in attesa dell'assegnazione di modelli per i prossimi anni;

   è già convocato, a partire dal 10 marzo 2022, presso il Ministero dello sviluppo economico un tavolo di confronto sul settore –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, il Governo intenda adottare per tutelare e sostenere gli insediamenti produttivi italiani, in particolare nel Mezzogiorno, e i livelli occupazionali del gruppo Stellantis.
(4-11541)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 giugno 2022
nell'allegato B della seduta n. 717
4-11541
presentata da
conte

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  Gli interroganti fanno riferimento agli stabilimenti del gruppo Stellantis e chiedono iniziative per tutelare e sostenere gli insediamenti produttivi italiani, in particolare nel Mezzogiorno, e i livelli occupazionali del gruppo.
  A riguardo, in via preliminare, è opportuno sottolineare che l'industria
automotive, in cui opera il gruppo Stellantis, è considerata una delle industrie strategiche per l'economia nazionale e che il Governo sta ponendo in essere tutti gli sforzi necessari per sostenerla in questo difficile periodo storico, caratterizzato da gravi difficoltà dovute alla crisi pandemica, all'aumento dei costi energetici e all'approvvigionamento di semiconduttori.
  In questo scenario, è indubbio che gli stabilimenti Stellantis ricoprano un ruolo di rilievo, sia in termini produttivi sia occupazionali. È necessario, dunque, monitorare costantemente le scelte del gruppo e richiamarlo agli impegni assunti.
  Come correttamente ricordano gli interroganti, il Ministero dello sviluppo economico ha attivato un apposito tavolo di politica industriale dedicato al settore
automotive (Tavolo automotive) con gli attori della filiera. Tra gli obiettivi del tavolo, vi è quello di definire una strategia di politica industriale di medio-lungo periodo e individuare i provvedimenti necessari per sostenere la filiera in parola, anche alla luce degli investimenti previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per la mobilità sostenibile.
  Con riferimento al settore in generale, nel corso degli ultimi mesi e a valle dei lavori del tavolo
automotive, è stato istituito il fondo dedicato al settore che, con una prospettiva pluriennale, mira a rafforzare la capacità produttiva sul territorio nazionale e ad accompagnare gli operatori ad affrontare la rapida transizione tecnologica in corso. È stato quindi adottato un primo decreto che ha destinato parte delle risorse al sostegno della domanda: si tratta del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022, pubblicato in data 16 maggio 2022, all'esito delle procedure di controllo.
  Si segnala, inoltre, che a breve seguirà l'adozione di un secondo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri – questa volta a sostegno dell'offerta – per il quale il Ministero dello sviluppo economico ha già formalizzato le sue proposte, che dovranno ora essere concertate con gli altri dicasteri interessati. Con questo decreto saranno impegnate le somme stanziate residue rispetto ai 700 milioni per il 2022 e 1 miliardo per il 2023 di cui al fondo «
Automotive», che ammontano a 50 milioni di euro per il 2022 e 350 milioni di euro per il 2023.
  Tali misure vanno ad integrare un composito piano di interventi per il settore.
  A titolo esemplificativo, si richiama il fondo per il sostegno alla transizione industriale, per il quale la legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di bilancio 2022) ha stanziato 150 milioni di euro. Il fondo prevede, tra le altre cose, di accompagnare la riconversione industriale delle imprese del settore
automotive verso forme di motorizzazioni e tipi di combustibili meno inquinanti e climalteranti.
  Si richiama inoltre quanto previsto dal PNRR, il quale destina oltre 4 miliardi di risorse al settore
automotive, per il finanziamento delle seguenti direttrici:

   sostegno alla domanda, per il rinnovo del parco bus circolante;

   sostegno all'offerta, tramite interventi per la filiera delle batterie e della produzione di bus;

   sviluppo delle infrastrutture di ricarica per veicoli a idrogeno ed elettrici.

  Proprio in ragione della valenza strategica del settore, nell'ambito di appositi tavoli con i rappresentanti delle categorie interessate è stato coinvolto anche il gruppo Stellantis, il quale – a più riprese – ha confermato il suo impegno in merito alle future scelte industriali in Italia.
  Con specifico riferimento allo stabilimento di Melfi, Stellantis ha dichiarato dal 2014 investimenti per oltre 3,5 miliardi di euro per rinnovare la gamma di prodotti, con un piano di investimenti diretto a garantire la transizione verso le nuove tecnologie, anche tramite la progettazione e lo sviluppo di nuovi propulsori con tecnologia elettrica ibrida
plug-in, oltre che Mild Hybrid. L'azienda ha inoltre reso noto che Melfi, con una linea di produzione destinata a non subire riduzioni rispetto al passato, sarà il primo stabilimento della galassia Stellantis ad ospitare la nuova piattaforma elettrica denominata Stella Medium, specificatamente disegnata per l'elettrico puro Battery Electric Vehicle (BEV). Inoltre, è stato annunciato che proprio a Melfi verranno prodotte quattro nuove vetture completamente elettriche, che impatteranno sui principali mercati domestici europei, nello specifico: Italia, Francia e Germania.
  Per quello che attiene allo stabilimento Stellantis di Termoli, si sottolinea che, nel mese di marzo, è stato firmato l'accordo per la realizzazione di una
gigafactory destinata alla produzione di celle e moduli di batteria per il settore automotive.
  Il piano sul distretto di Torino, invece, è stato presentato da Stellantis in occasione dell'incontro tenutosi l'11 ottobre 2021 presso il Ministero dello sviluppo economico. Il distretto di Torino diventerà il centro strategico del processo di elettrificazione del gruppo, dove, insieme agli investimenti di sviluppo, tecnologie e formazione, si realizzeranno nuovi modelli elettrici.
  Altri investimenti che riguardano ulteriori siti del gruppo sul territorio nazionale sono in corso di negoziazione in queste settimane.
  In conclusione, il Governo continuerà a porre in essere ogni misura necessaria a tutelare e sostenere il settore
automotive, con particolare attenzione alla salvaguardia di tutti gli stabilimenti localizzati sul territorio nazionale. Con specifico riferimento al gruppo Stellantis, si continuerà a vigilare affinché gli impegni presi siano integralmente mantenuti.
Il Viceministro dello sviluppo economico: Gilberto Pichetto Fratin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria automobilistica

politica industriale

cassa integrazione