ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11540

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 653 del 09/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 09/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 09/03/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11540
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 9 marzo 2022, seduta n. 653

   FRATOIANNI. — Al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   un rapporto sulla contribuzione studentesca elaborato dall'Unione degli universitari (Udu), presentato insieme alla Cgil Lombardia ha messo a confronto l'entità delle tasse chieste da ogni singolo ateneo pubblico lombardo per l'anno accademico in corso comparandolo con le altre realtà del territorio nazionale accertando che, secondo gli autori del rapporto, il Politecnico e la Statale di Milano insieme a l'Insubria di Varese e Como sono le università con il più alto importo di tassazione; a partire dalla legge Gelmini, che operava un taglio netto enorme sul fondo di finanziamento ordinario delle università, gli atenei hanno individuato nella contribuzione studentesca uno dei capitoli essenziali per il sostentamento delle università;

   secondo il citato rapporto gli atenei lombardi chiederebbero agli universitari un contributo pari a 280 milioni di euro;

   tutti gli atenei lombardi, inoltre, si baserebbero in maniera significativa sui proventi per la didattica, che includono non solo le tasse per le iscrizioni ai corsi di laurea, ma anche i contributi come quelli per accedere a scuole di specializzazione, master e corsi di perfezionamento;

   quindi è come se il 46,2 per cento di tutti i docenti e ricercatori lombardi venissero retribuiti dai proventi per la didattica, pari a 306 milioni;

   l'attuale normativa prevede che l'importo totale dei contributi studenteschi non possa superare il 20 per cento delle risorse ricevute dallo Stato tramite il Fondo di funzionamento ordinario e secondo l'Unione degli universitari gli atenei lombardi chiederebbero circa 78 milioni di euro oltre i limiti di legge previsti;

   l'università che supera maggiormente il suddetto limite del 20 per cento sarebbe l'Insubria che richiede l'81 per cento in più, superando di 8,2 milioni di euro il limite consentito, mentre l'Università di Pavia, la situazione meno critica della regione, chiederebbe il 9,2 per cento in più, superando di 2,4 milioni di euro;

   fra le sei università più care d'Italia, in base alla spesa media degli studenti, quattro sono lombarde, con il Politecnico al primo posto, l'Insubria al secondo e la Statale al terzo;

   occorre specificare che ogni singolo sistema di tassazione è diverso perché ciascuna università distribuisce in maniera differente il peso delle tasse sulle diverse fasce di reddito e per le facoltà scientifiche il contributo richiesto risulta più alto;

   su un totale di circa 220 mila iscritti nelle università pubbliche della Lombardia l'Udu calcola in 70-75 mila gli studenti che rientrano nella no tax area, pari a una media del 33 per cento, secondo un dato basato su soli 4 atenei che hanno reso disponibile tale informazione;

   le conclusioni tratte dall'Udu sono quindi che il sistema universitario lombardo è fortemente dipendente dalle tasse versate dagli studenti, in particolar modo a Milano e che tale situazione diventa ancora più insostenibile per uno studente fuori sede che, per le spese di soggiorno, viene calcolato nel rapporto possa arrivare a spendere tra gli 11 e i 15 mila euro;

   dal rapporto emerge che gli atenei chiedano contributi superiori ai limiti di legge e quindi si è di fronte ad una situazione inaccettabile e discriminatoria, in contrasto con il diritto allo studio e con la garanzia delle pari opportunità che andrebbe corretta al più presto –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei contenuti del rapporto indicato in premessa e se risponda al vero che alcune università lombarde chiedano un contributo studentesco superiore ai limiti fissati dall'attuale normativa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per porvi rimedio, anche incrementando il fondo di finanziamento ordinario delle università al fine di ridurre i contributi a carico di studenti e famiglie.
(4-11540)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

universita'

insegnamento superiore

sindacato