ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11501

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 650 del 03/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 03/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 03/03/2022
Stato iter:
20/07/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/07/2022
SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/07/2022

CONCLUSO IL 20/07/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11501
presentato da
UNGARO Massimo
testo di
Giovedì 3 marzo 2022, seduta n. 650

   UNGARO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo di «RaiNews» del 16 febbraio 2022, a firma di Silvia Rocchi, riporta il report di Oxfam e Emergency, membri della People's Vaccine Alliance, presentato alla vigilia del summit tra i leader dell'Unione europea e dell'Unione africana, che si è tenuto a Bruxelles tra il 17 e 18 febbraio. L'articolo denuncia il forte squilibrio per l'accesso ai vaccini tra i Paesi più ricchi e quelli più poveri, prendendo come esempio l'Unione europea che dovrà disfarsi di oltre 55 milioni di dosi di vaccini a fine febbraio perché in via di scadenza, contro le appena 30 milioni di dosi arrivate dall'inizio dell'anno nell'intero continente africano. Sempre secondo di Oxfam e Emergency, in Africa solo l'11 per cento della popolazione ha ricevuto le prime due dosi e, dall'inizio dell'anno, si stima che almeno 250 mila persone siano morte a causa del virus, ovvero quasi 7 mila vittime al giorno;

   l'Italia nel febbraio del 2021 ha aderito al programma Covax (Covid-19 Vaccines and Global Access) ovvero un programma promosso dall'Onu e in collaborazione con Gavi, l'Alleanza Vaccini, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l'Unicef e la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi) volto ad accelerare la produzione e l'accesso equo a test diagnostici, terapie e vaccini contro il Covid-19. L'obiettivo che il programma Covax si prefigge è quello di rendere disponibili due miliardi di dosi di vaccini anti-Covid-19 ai Paesi che partecipano entro la fine del 2021, comprendendo almeno 1,3 miliardi di dosi per le economie a basso reddito;

   il programma Covax rappresenta la consapevolezza che la pandemia deve essere affrontata su scala globale senza l'egoismo dei singoli Stati. La ridistribuzione delle dosi di vaccino dai Paesi ricchi a quelli più poveri è fondamentale non solo per una questione umanitaria ed economica, ma anche per consentire la limitazione della circolazione del virus e le sue mutazioni che, con l'affermarsi delle varianti, possono essere difficili da contenere –:

   quale sia il numero di dosi di vaccino che il Governo ha promesso al progetto Covax nel febbraio del 2021 e il numero di dosi che sono state effettivamente fornite nel 2021 e quante dosi intenda donare il Governo nel 2022 e nel 2023, affinché venga mitigato l'impatto della pandemia sull'economia e sulla salute pubblica.
(4-11501)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 luglio 2022
nell'allegato B della seduta n. 728
4-11501
presentata da
UNGARO Massimo

  Risposta. — L'Italia è stata tra i primi Paesi a sostenere la creazione di uno strumento multilaterale di risposta alla pandemia con la costituzione dell'Acceleratore ACT («Access to COVID-19 Tools Accelerate», ACT-A), che si compone di tre pilastri, dedicati rispettivamente ai vaccini (la «COVAX Facility»), alle cure e alla diagnostica. L'Italia è membro del «Facilitation Council» dell'ACT-A, principale organo di indirizzo politico, e ne è l'ottavo contributore in virtù del suo sostegno alla Covax Facility.
  Da aprile 2020 ad oggi, l'Italia ha finanziato la risposta multilaterale alla pandemia con 424 milioni di euro così ripartiti:

   385,5 milioni di euro al programma «GAVI-Covax AMC 92» a beneficio di 92 Paesi a medio e basso reddito;

   15 milioni di euro a CEPI, la Coalizione per le Innovazioni nella Preparazione alle epidemie;

   18 milioni di euro al piano strategico dell'Organizzazione mondiale della sanità per la risposta al COVID-19 (Strategic Preparedness and Response Plan);

   0,5 milioni al Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria;

   1 milione di euro alla COVID-19 Oxygen Emergency Taskforce di UNITALO per i Paesi a basso e medio-basso reddito;

   1 milione di euro al programma di UNICEF, ACT-A Supplies Financing Facility, per l'accesso alle forniture sanitarie chiave nella lotta contro il COVID-19 per i Paesi in via di sviluppo;

   3 milioni di euro al programma di UNICEF, ACT-A Humanitarian Action for Children per operazioni di consegna dei vaccini contro il COVID-19, un'equa distribuzione di strumenti diagnostici, il rafforzamento della disponibilità di ossigeno e strumenti terapeutici, la fornitura di Dispositivi di protezione personale agli operatori sanitari in prima linea e il supporto alle attività di comunicazione e coinvolgimento delle comunità locali per favorire la diffusione degli strumenti di risposta alla pandemia.

  In occasione del vertice mondiale sulla salute, co-ospitato da Italia e Commissione europea il 21 maggio 2021 a Roma, il Presidente del Consiglio ha impegnato l'Italia a donare 15 milioni di dosi di vaccini contro il COVID-19 a beneficio dei Paesi a medio-basso reddito entro il 2021 – principalmente tramite COVAX – e successivamente, in occasione del Global COVID-19 Summit del 22 settembre 2021, il Presidente del Consiglio ha annunciato un aumento della cifra complessiva dell'impegno italiano a 45 milioni di dosi.
  A seguito della firma di un accordo tripartito tra il Ministro della salute italiano, AstraZeneca e GAVI (co-leader di COVAX), l'Italia ha avviato a inizio agosto 2021 la donazione delle dosi di vaccini. Nei mesi successivi, la struttura di supporto al commissario straordinario per l'emergenza epidemiologica COVID-19 ha siglato degli impegni di donazione nell'ambito di accordi tripartiti con Pfizer, Moderna e Janssen per l'avvio, tramite COVAX, delle donazioni anche di questi vaccini. La struttura commissariale, periodicamente, ha reso noto le dosi di vaccino disponibili per le donazioni e le relative case farmaceutiche, dati questi che a loro volta sono comunicati a GAVI-COVAX.
  La selezione dei Paesi e delle quantità di dosi da allocare è definita dalla «Joint Allocation Task Force», composta dall'Organizzazione mondiale della sanità e GAVI-COVAX, che valuta in maniera indipendente secondo una serie di fattori, tra cui la copertura vaccinale nel Paese destinatario, la disponibilità di strumenti accessori per la somministrazione (es. siringhe, diluenti) e la capacità complessiva di assorbimento dei vaccini. La distribuzione delle dosi ai Paesi beneficiari avviene alcune settimane dopo la loro allocazione, a seguito dell'accettazione da parte dei Paesi beneficiari.
  Sulla base delle disponibilità comunicate dalla struttura commissariale nel 2021, l'Italia ha messo a disposizione di Covax dosi per la donazione, che sono state allocate, per un importo pari a 50.279.734 di dosi alla data del 31 dicembre 2021. A queste si aggiungono donazioni per 2,6 milioni di dosi in via bilaterale, sempre alla data del 31 dicembre 2021.
  Per il 2022, ad inizio anno, la struttura commissariale ha messo a disposizione per la donazione tramite GAVI-COVAX: 2.800.800 di dosi di vaccini AstraZeneca; 14.601.600 di dosi di Janssen; 2.028.780 di Pfizer.
  Alla data dell'8 giugno 2022 le dosi donate dall'Italia consegnate tramite Covax sono 49.550.220 (dati: Unicef Vaccine Market Dashboard). All'8 giugno 2022 complessivamente le dosi donate su base bilaterale sono 3.650.000 (Tunisia, Libia, Cambogia, Ruanda).
  A quanto sopra, si aggiungono altresì gli ultimi impegni presi dal Presidente del Consiglio in occasione del Secondo Global COVID-19 Summit (12 maggio 2022):

   200 milioni di euro all'ACT-Accelerator e al rafforzamento della preparazione pandemica globale (fondi Ministero dell'economia e delle finanze);

   impegno a donare ulteriori 31 milioni di dosi nel 2022 (disponibili per il periodo maggio-ottobre 2022).

  L'Italia si è altresì impegnata a contribuire per 20 milioni di euro, di cui 4 milioni già deliberati per l'anno 2022 (fondi cooperazione italiana) in favore della nuova strategia quinquennale lanciata dalla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) che mira ad accelerare la ricerca e lo sviluppo di nuovi vaccini contro malattie infettive emergenti, in particolare quelle che colpiscono i Paesi a reddito basso e medio e basso.
  Nelle ultime settimane si riscontra una limitata domanda di dosi da parte dei Paesi potenzialmente beneficiari (dovuta principalmente a insufficienti capacità di assorbimento e ad esitazione vaccinale).
  L'Italia intende mantenere l'impegno a contribuire allo sforzo internazionale in atto; la continua evoluzione tanto del virus quanto delle risposte vaccinali (sviluppo, produzione e approvazione di nuovi ritrovati) non consente peraltro di fare stime precise delle dosi che potranno essere effettivamente messe a disposizione per la donazione nel futuro dell'esercizio.

La Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Marina Sereni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vaccino