ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11460

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 646 del 25/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: GASTALDI FLAVIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 25/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER 25/02/2022
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 25/02/2022
VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 25/02/2022
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 25/02/2022
GERMANA' ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 25/02/2022
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 25/02/2022
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 25/02/2022
LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 25/02/2022
MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 25/02/2022
TARANTINO LEONARDO LEGA - SALVINI PREMIER 25/02/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 25/02/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11460
presentato da
GASTALDI Flavio
testo di
Venerdì 25 febbraio 2022, seduta n. 646

   GASTALDI, LEGNAIOLI, LOLINI, VIVIANI, BUBISUTTI, GERMANÀ, GOLINELLI, LIUNI, LOSS, MANZATO e TARANTINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   per il continuo ed inarrestabile aumento dei costi di produzione (mangimi, energia elettrica, gasolio agricolo, materie prime, farmaci, ricambi e altro e per l'inadeguatezza del prezzo del latte alla stalla che, pur in presenza di un aumento intorno al 10 per cento, non riesce a compensare i crescenti costi di produzione, il comparto lattiera-caseario è in costante preoccupazione per la tenuta delle aziende; i prezzi del gas sono aumentati del 500 per cento, le bollette dell'energia elettrica sono più che raddoppiate ed il prezzo delle materie prime destinate all'alimentazione animale, come mais e soia, ha avuto uno sproporzionato aumento. Tra i maggiori costi in stalla ed in caseificio una filiera di prodotto deve affrontare il mercato con una maggiorazione costo di quasi 14 centesimi per litro di latte lavorato; la filiera lattiera-casearia, una tra le filiere fondamentali dei nostri sistemi produttivi primari, sconta una situazione macroeconomica relativa ad un aumento dei costi di produzione, che appare fuori controllo;

   sommando l'aumento del costo alimentare a quello energetico, oggi per produrre 1 litro di latte vaccino si spendono quasi 8/10 centesimi in più rispetto ad un anno fa, arrivando a 48/50 centesimi il litro, mentre il prezzo è di 41 centesimi per produrre un litro di latte ovino si spendono da 98 centesimi a 1 euro ed il prezzo alla stalla è di 90 centesimi;

   sono passati mesi dalla firma dell'intesa tra allevatori, industria della trasformazione e grande distribuzione, in base al quale la Grande distribuzione organizzata si impegna a riconoscere un premio che viene corrisposto alle imprese della trasformazione, che a loro volta, lo riversano integralmente agli allevatori, sino a 3 centesimi di euro al litro di latte, con una soglia massima di intervento pari a 41 centesimi al litro; Ismea ha certificato che il valore medio del costo di produzione di un litro di latte è di 46 centesimi, un valore medio ben al di sotto dei costi sostenuti dalle aziende e che ha grandi differenze su base regionale;

   gli allevatori, soffocati dai continui aumenti dei costi di produzione, non vengono compensati da un prezzo di vendita adeguato e, in molti casi, si trovano costretti a vendere sottocosto per effetto di dinamiche speculative che ricadono interamente sulle loro spalle, oppure sono costretti a chiudere le stalle non riuscendo più a sostenere i costi e agli aumenti di carburante, sementi, fertilizzanti;

   in Toscana, ad esempio, l'aumento dei costi soprattutto energetici, a fronte di prezzi di vendita non remunerativi (36 centesimi al litro), mette a rischio il 70 per cento della produzione di latte vaccino della regione e provocherà la chiusura di un numero elevato di aziende, minacciando la sopravvivenza dell'intero settore; la Toscana è un territorio che produce 550 mila quintali di latte e ha già perso il 15 per cento delle proprie stalle negli ultimi 15 anni;

   mediante azioni strutturali di supporto si deve dare stabilità alla zootecnia da latte, che ha una grandissima rilevanza a livello non solo economico, ma anche sociale e ambientale, perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e, soprattutto, di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate –:

   quali iniziative intenda adottare nell'immediato e sul medio e lungo periodo, partendo dall'attuazione completa degli accordi presi al Tavolo nazionale sulla filiera, al fine di tutelare la redditività delle aziende del comparto lattiero-caseario.
(4-11460)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prezzo di vendita

aumento dei prezzi

costo di produzione