ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11298

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 635 del 09/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 09/02/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 09/02/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11298
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 9 febbraio 2022, seduta n. 635

   FRATOIANNI. — Al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il quotidiano il Manifesto il 2 febbraio 2022 ha pubblicato un appello promosso da diversi intellettuali del nostro Paese affinché l'Unione europea non si lasci trascinare nell'espansione a Est della Nato, l'Italia manifesti la sua contrarietà all'invio di truppe e missili Usa in Ucraina e perché all'Ucraina sia garantita la condizione di neutralità e pace, superando le insidie messe in campo dalla Russia;

   la profonda aspirazione alla pace, dopo due guerre mondiali e il male assoluto della Shoah, è stata a fondamento della nascita della Comunità europea prima e successivamente dell'Unione europea;

   la caduta del muro di Berlino, lo scioglimento del Patto di Varsavia, la dissoluzione dell'Unione Sovietica, avevano creato la possibilità di una convivenza pacifica di tutti i suoi popoli, ma la distensione resa possibile dalla fine della guerra fredda non è stata coltivata;

   lo spirito di contrapposizione di due blocchi militari è sopravvissuto con l'allargamento a est della Nato e il conseguente dispiegamento di un dispositivo militare ostile ai confini della Russia e la percezione da parte di quest'ultima che ciò possa costituire per la stessa una minaccia;

   tale situazione ha generato una nuova corsa agli armamenti, compreso il riarmo nucleare, che ha creato le condizioni per un nuovo tipo di guerra fredda molto più pericolosa della precedente, perché, abbandonata ogni contrapposizione ideologica, essa si fonda su pulsioni nazionalistiche ancora meno controllabili;

   il diritto all'autodeterminazione del popolo ucraino è stato fortemente condizionato dal tentativo, sia della Russia che del blocco occidentale, di trascinare l'Ucraina ognuno nel proprio campo di influenza;

   la tensione politica e militare fra i due schieramenti nelle ultime settimane è arrivata a livelli insostenibili e una qualsiasi provocazione può fare da detonatore ad un conflitto armato incontrollabile;

   condividendo lo spirito e i contenuti dell'appello citato, a parere dell'interrogante è assolutamente urgente mobilitarsi per impedire il ritorno della guerra in Europa e di un conflitto che potrebbe avere conseguenze inimmaginabili attraverso un «raffreddamento» della tensione e un blocco immediato di ogni escalation militare;

   l'Italia, a parere dell'interrogante, deve dissociarsi da una politica che vorrebbe l'Unione europea trascinata dalla Nato in una insensata corsa all'incremento delle minacce sul campo e ad un rilancio delle spese militari e deve mandare un segnale chiaro a favore della distensione, opponendosi all'estensione nel territorio dell'Ucraina del dispositivo militare della Nato e al dispiegamento in Europa di nuovi missili e armi nucleari americane;

   l'Italia e l'Unione europea dovrebbero, invece, avviare una trattativa per arrivare a condizioni che garantiscano la Russia dalla preoccupazione di un accerchiamento e consentano all'Ucraina di sviluppare la propria autonomia nazionale, in condizioni di indipendenza dai due blocchi;

   partendo dall'attuazione dell'accordo di Minsk, occorre negoziare una posizione di neutralità per l'Ucraina, non più avamposto militare della Nato ma terra d'incontro fra la civiltà russa e quella occidentale –:

   quali iniziative intendano assumere i Ministri interrogati, per quanto di competenza, anche presso l'Unione europea e la Nato, al fine di promuovere il blocco immediato di ogni escalation militare, così da «raffreddare» la tensione politico-militare in corso tra Russia e Nato e ricercare una soluzione che garantisca tutti gli attori in campo e consenta all'Ucraina di sviluppare la propria autonomia nazionale, in condizioni di indipendenza dai due blocchi;

   se non intendano porre in essere iniziative finalizzate a contrastare una insensata corsa all'incremento delle spese militari, opponendosi all'estensione nel territorio dell'Ucraina del dispositivo militare della Nato e al dispiegamento in Europa di nuovi missili e armi nucleari americane.
(4-11298)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

NATO

guerra

arma nucleare