ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11294

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 635 del 09/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: VARCHI MARIA CAROLINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/02/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 08/02/2022
Stato iter:
30/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/06/2022
CARTABIA MARTA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/06/2022

CONCLUSO IL 30/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11294
presentato da
VARCHI Maria Carolina
testo di
Mercoledì 9 febbraio 2022, seduta n. 635

   VARCHI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   è un vero e proprio grido di allarme lo sfogo del presidente del tribunale di Gela, Roberto Riggio: «Lavoriamo e viviamo in un tribunale, abbandonato dagli uomini e da Dio»;

   insediatosi l'11 agosto 2021, Riggio si è scontrato da subito con la grave inadeguatezza delle piante organiche di magistrati, funzionari e impiegati amministrativi, gravati da carichi di lavoro eccessivi, a cui si somma, peraltro, un contesto ai primi posti a livello nazionale per il tasso di criminalità;

   a conferma di tale situazione, il quadro emerso dalla relazione per l'inaugurazione del nuovo anno giudiziario della presidente del distretto di corte d'appello di Caltanissetta, Vagliasindi, è di un'amministrazione della giustizia soffocata da annose e irrisolte criticità: «Il Tribunale di Gela continua ad attraversare una situazione di grave emergenza a causa delle insostenibili scoperture registrate per nevralgiche posizioni funzionali, con un 60 per cento di scopertura» nelle figure apicali, tanto da aver rischiato più volte la paralisi di delicati settori giudiziari, come denunciato dalla stessa relatrice: «Si è registrata la grave difficoltà da parte del personale amministrativo di governare gli imponenti flussi di lavoro, specie nelle cancellerie della volontaria giurisdizione, delle esecuzioni immobiliari e delle procedure concorsuali»;

   drammatica è anche la situazione del personale della magistratura, descritta dal presidente Riggio, con una pianta organica prevista di soli 14 magistrati, di cui il presidente e un presidente di sezione, 12 giudici togati e 8 onorari: la pianta organica è rimasta scoperta mediamente per il 25 per cento con punte del 50 per cento nel «penale»; per quanto riguarda il personale amministrativo su una pianta organica di 42 dipendenti, il tribunale ne conta 32 e manca anche il dirigente; mancano quattro funzionari su cinque e l'unico in servizio è prossimo al trasferimento;

   secondo quanto riferito dal presidente Riggio, «Da uno studio sul turn over dei magistrati in Italia, il tribunale di Gela è risultato al primo posto con il 72 per cento del suo personale che sceglie di andar via dopo 3 anni di permanenza per avvicinarsi alla propria città di origine», con un continuo alternarsi di giudici che si ripercuote inevitabilmente sui livelli di produttività e di efficienza dell'ufficio;

   per la presidente Vagliasindi, inoltre, «è gravissimo il deficit di organico del personale amministrativo nell'ufficio del giudice di pace di Gela ove sono vacanti 2 dei 3 posti di cancelliere (scopertura 66 per cento). Riferisce il presidente del Tribunale di Gela che il residuo personale del Giudice di pace è assediato da imponenti flussi di lavoro di un ufficio che ha assorbito anche quello delle corrispondenti sedi di Mazzarino e di Niscemi, quest'ultima cessata il 30 marzo 2016»;

   anche secondo Riggio, che ha annunciato l'intenzione di interpellare il Ministro in indirizzo, «Abbiamo carichi di lavoro che richiederebbero una revisione della pianta organica con un aumento di almeno 3 magistrati. Invece ci lasciano sfiancare, pochi come siamo soli e dimenticati»;

   ogni appello rivolto alle istituzioni per attenzionare il grave problema della carenza di magistrati, dirigenti e impiegati nel tribunale di Gela è rimasto finora inascoltato, così come fermi sono i «lavori di manutenzione straordinaria per la realizzazione di una copertura a falde dei tre padiglioni che costituiscono la copertura del palazzo di giustizia di Gela, per la revoca dell'appalto alla ditta inadempiente» –:

   se e quali immediate iniziative di competenza il Governo intenda assumere per sanare la grave situazione in cui versa il tribunale di Gela, con particolare riguardo alla necessità di rideterminare la pianta organica «sulla base del carico di lavoro, del turn over dei suoi magistrati e sull'incidenza dei procedimenti riguardanti la criminalità organizzata», come suggerito dalla stessa Commissione interministeriale per la Giustizia nel Sud.
(4-11294)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 giugno 2022
nell'allegato B della seduta n. 717
4-11294
presentata da
VARCHI Maria Carolina

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame, la interrogante, lamentando la scopertura nell'organico del personale amministrativo e del personale di magistratura dell'ufficio del giudice di pace di Gela e del tribunale di Gela (uffici giudiziari ricompresi nel distretto di corte di appello di Caltanissetta), chiede alla Ministra della giustizia di conoscere le iniziative intraprese per sopperire a tale situazione.
  Al riguardo, per quanto concerne il personale amministrativo, deve essere innanzitutto ricordato che al tribunale di Gela è prevista una dotazione organica di 43 unità a fronte delle quali prestano servizio 31 risorse umane, con una scopertura del 25,58 per cento. Le scoperture interessano i profili professionali di funzionario giudiziario (4 su 5 posti in organico), di cancelliere (2 su 10), di assistente giudiziario (1 su 9), di operatore giudiziario (6 su 9) e di conducente di automezzi (1 su 4). Di contro le figure del direttore (2 presenze a fronte di 1 posto in organico) e del centralinista telefonico (2 presenze a fronte di nessun posto previsto in organico) risultano essere coperte in sovrannumero rispetto a quanto previsto in organico. La figura dell'ausiliario è completamente soddisfatta. Con riferimento al profilo professionale di operatore giudiziario si segnala la presenza di 1 unità a tempo determinato.
  Sono stati accantonati e resi indisponibili per interpello di assestamento ai sensi dell'articolo 7 dell'accordo sulla mobilità del personale amministrativo del 15 luglio 2020: 4 posti di funzionario giudiziario; 1 posto di cancelliere; 1 posto di conducente di automezzi e 2 posti di operatore giudiziario.
  Con riferimento all'ufficio del giudice di pace di Gela si registra una scopertura pari al 18,75 per cento atteso che su un organico di 8 unità le vacanze risultano pari a solo 1,5.
  Le uniche vacanze riguardano il profilo professionale di cancelliere (2 su 3 posti in organico) per il quale tuttavia sono stati già accantonati e resi indisponibili 2 posti per interpello.
  A ciò si aggiunga, nella prospettiva di un ulteriore rafforzamento dell'organico, che sono in via di conclusione le prove orali del concorso Ripam per la copertura di 2.242 posti di funzionario giudiziario.
  Merita poi di essere segnalato che nell'ambito delle attività dirette all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è previsto un progetto straordinario di reclutamento di personale amministrativo con contratto di lavoro a tempo determinato (cristallizzato nel decreto-legge del 9 giugno 2021 n. 80, convertito con modificazioni dalla legge del 6 agosto 2021 n. 113, recante «Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l'efficienza della giustizia») diretto a migliorare le prestazioni degli uffici giudiziari e ad accompagnare e completare il processo di transizione digitale del sistema giudiziario nello sforzo di abbattimento dell'arretrato e di riduzione della durata dei procedimenti.
  Per tale obiettivo, al pari degli altri contenuti nel PNRR, la linea di progetto non prevede l'assunzione di personale a tempo indeterminato (in quanto preclusa dalla Commissione europea) bensì investe sul potenziamento dell'ufficio per il processo e sul rafforzamento del capitale umano giovane, attraverso la costituzione di veri e propri team di supporto al magistrato.
  In quest'ambito è prevista l'assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato di 16.500 addetti all'ufficio per il processo – laureati in scienze giuridiche ed economiche, così ripartiti: sino a 16.100 unità per gli uffici giudicanti di primo e secondo grado in due cicli da 8.050 unità ciascuno (un primo ciclo per una durata massima di 2 anni e 7 mesi, un secondo ciclo per una durata massima di 2 anni); sino a 400 unità per la Corte di cassazione, in due cicli da 200 unità ciascuno (un primo ciclo per una durata massima di 2 anni e 7 mesi, un secondo ciclo per una durata massima di 2 anni).
  Con decreto emesso in data 26 luglio 2021 sono state adottate le prime, urgenti, misure organizzative idonee a dare tempestiva attuazione al PNRR e in particolare quelle necessarie per l'assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato del personale amministrativo addetto all'ufficio per il processo al fine di conseguire, nei tempi utili alla realizzazione degli obiettivi fissati, la piena operatività di siffatta struttura organizzativa. La consistenza numerica complessiva delle risorse assegnate al distretto di Corte di appello di Caltanissetta è stata pari a 106 unità.
  Con il successivo decreto emesso in data 28 settembre 2021 sono stati quindi ripartiti tra i tribunali e le Corti di appello i contingenti distrettuali del personale amministrativo assunto con contratto di lavoro a tempo determinato addetto all'ufficio per il processo già individuati con il decreto ministeriale del 26 luglio 2021. Al tribunale di Gela sono state così attribuite 20 unità di addetti all'ufficio per il processo.
  In data 6 agosto 2021 è stato pubblicato relativamente all'ufficio per il processo il bando di concorso diretto all'assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato del primo contingente di 8.171 unità.
  La prova scritta si è svolta nei giorni che vanno dal 24 novembre al 1o dicembre 2021 mentre la relativa graduatoria di merito è stata pubblicata in data 14 gennaio 2022. La scelta delle sedi è stata eseguita mediante la piattaforma Formez STEP-ONE nell'arco temporale ricompreso tra il 20 e il 28 gennaio 2022. L'immissione in possesso dei vincitori negli uffici giudicanti di merito è avvenuta tra il 21 e il 25 febbraio 2022.
  Nel corso dell'anno 2024 sarà poi assunto un altro contingente di 8.250 addetti all'ufficio per il processo, che in totale saranno 16.500.
  Ovviamente, tutto quanto sinora illustrato non preclude la possibilità
medio tempore di garantire una migliore funzionalità dei servizi attraverso provvedimenti di natura transitoria, quali ad esempio i comandi da altre pubbliche amministrazioni, le applicazioni temporanee in ambito distrettuale e gli scambi di sedi, tutti strumenti previsti nell'accordo sulla mobilità del personale amministrativo del 15 luglio 2020. Per quanto riguarda il personale di magistratura, attualmente il tribunale di Gela non presenta scoperture nel ruolo del presidente di tribunale e del presidente di sezione di tribunale e presenta invece 2 scoperture nel ruolo di giudice (10 giudici presenti sui 12 della pianta organica) e 2 scoperture nel ruolo di giudice onorario di tribunale (7 giudici presenti sui 9 della pianta organica). L'ufficio del giudice di pace di Gela, invece, presenta 3 scoperture (6 giudici presenti sui 9 della pianta organica).
  Effetti positivi per gli uffici giudiziari in generale – e quindi anche per la sede di Gela – potranno derivare in seguito alla attuazione delle disposizioni approvate nel mese di dicembre dell'anno 2019 (articolo 1 comma 432 della legge del 27 dicembre 2019 n. 160 recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022») che, modificando la legge del 13 febbraio 2001 n. 48, prevedono l'istituzione delle piante organiche flessibili distrettuali, da destinare alla sostituzione di magistrati assenti ovvero all'assegnazione agli uffici giudiziari del distretto che presentino condizioni critiche di rendimento.
  La proposta di determinazione delle piante organiche flessibili distrettuali è stata trasmessa, in data 30 ottobre 2020, al Consiglio superiore della magistratura per il prescritto parere. Tale proposta prevede, in conformità al quadro normativo di riferimento, la determinazione sia del contingente complessivo nazionale – individuato in 179 unità, di cui 125 con funzioni giudicanti e 54 con funzioni requirenti – sia dei contingenti destinati ai singoli distretti. Al distretto di Corte di appello di Caltanissetta è stata proposta l'attribuzione di un contingente di 5 unità, di cui 4 destinate alle funzioni giudicanti e 1 a quelle requirenti.
  Il Consiglio superiore della magistratura, nel parere deliberato nella seduta dell'8 settembre 2021, ha pressoché integralmente condiviso il progetto ministeriale sia in punto di unità complessive dedicate (179) sia quanto alla loro distribuzione funzionale (tra giudicanti e requirenti) e distrettuale. Nello specifico, nel suddetto parere il Consiglio superiore della magistratura ha ritenuto di accogliere pienamente la proposta elaborata con riferimento al Distretto di Corte di appello di Caltanissetta, per quanto concerne sia i posti previsti per le funzioni giudicanti sia quelli previsti per le funzioni requirenti.
  In data 27 dicembre 2021 è stato emesso il decreto che individua le condizioni critiche di rendimento degli uffici giudiziari (relativi anche alla magistratura di sorveglianza) che danno luogo all'assegnazione delle nuove risorse dell'organico flessibile distrettuale e fissa la durata minima dell'assegnazione (pari a 1 anno), nonché stabilisce i criteri di priorità per destinare i magistrati della pianta organica flessibile distrettuale alla sostituzione nei casi di assenza dal servizio ovvero per l'assegnazione agli uffici giudiziari che versino in condizioni critiche di rendimento.
  In data 23 marzo 2022 è stato adottato il decreto relativo alla dotazione nazionale delle piante organiche flessibili distrettuali, con il quale sono stati assegnati al distretto di Corte di appello di Caltanissetta 4 magistrati giudicanti e 1 magistrato requirente.
  In merito, poi, alla possibilità di apportare modificazioni in aumento alla dotazione organica del personale amministrativo e di magistratura – al fine di ampliare la pianta organica degli uffici giudiziari di Gela – , si osserva che, essendo la materia oggetto di riserva di legge, ciò è realizzabile solo tramite una iniziativa legislativa specificamente rivolta alla complessiva razionalizzazione della distribuzione del suddetto personale negli uffici giudiziari di primo grado presenti sull'intero territorio nazionale.
  Deve essere infine ricordato, con riferimento alla parte del fatto di sindacato ispettivo in cui si afferma che «... fermi sono i lavori di manutenzione straordinaria per la realizzazione di una copertura a falde dei tre padiglioni che costituiscono la copertura del palazzo di giustizia di Gela per la revoca dell'appalto alla ditta inadempiente...» che gli uffici giudiziari di Gela sono ubicati dall'anno 2010 nel palazzo di giustizia sito nella via Rosario Livatino, realizzato con mutuo concesso dalla Cassa depositi e prestiti ai sensi della legge n. 118 del 1981.
  Nell'anno 2016 il Ministero della giustizia ha assicurato al competente provveditorato per le opere pubbliche la somma di euro 90.000 per l'affidamento, con procedura di somma urgenza, dei lavori volti a tamponare le copiose infiltrazioni di acqua piovana provenienti dalle coperture. Tali lavori sono stati completati in data 14 aprile 2016.
  Successivamente, al fine di consentire la definitiva esecuzione dei lavori di ristrutturazione delle coperture del palazzo di giustizia di Gela, il tribunale di Gela ha inserito nell'applicativo PTIM anno 2017/2019 il fabbisogno manutentivo e lo studio di fattibilità per un importo stimato in euro 281.500,00 e un importo di quadro economico di euro 345.000,00. L'intervento in questione ha ricevuto apposito finanziamento nel piano generale 2017 del manutentore unico.
  Il competente provveditorato per le opere pubbliche che aveva richiesto l'inserimento di siffatto intervento nella programmazione del Ministero della giustizia per le opere finalizzate a garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro. Questo dicastero ha assicurato la somma di euro 345.000 sul capitolo 7233 PG1 per l'intervento in oggetto nell'ambito dei fondi previsti dall'articolo 11-
quater del decreto-legge n. 90 del 20 giugno 2017, convertito dalla legge del 3 agosto 2017 n. 123 (fondi per il mezzogiorno).
  Il provveditorato delle opere pubbliche ha infine ritenuto di dare corso all'intervento attingendo ai fondi dell'Agenzia del demanio nell'ambito del piano generale 2017, procedendo alla redazione del progetto e alla contrattualizzazione delle relative opere in data 29 novembre 2019 con la srl SICEF.
  La direzione dei lavori ha trasmesso al R.u.p. una relazione particolareggiata sulle opere eseguite dalla srl SICEF chiedendo l'avvio del procedimento di risoluzione del contratto ai sensi dell'articolo 136 del decreto legislativo n. 163 del 2006. Riesaminando la questione e vista la disponibilità manifestata dalla srl SICEF a riprendere i lavori, il R.u.p. di concerto con il provveditorato alle opere pubbliche ha ritenuto opportuno annullare la risoluzione contrattuale e dare corso al contratto in essere. La ripresa dei lavori è avvenuta agli inizi del mese di febbraio dell'anno 2022, previa redazione di perizia di variante con aumento del 9 per cento rispetto all'importo contrattuale, anche al fine di tenere conto degli intervenuti oneri COVID.

La Ministra della giustizia: Marta Cartabia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale

magistrato non professionale

giudice