ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11206

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 633 del 04/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: FERRO WANDA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/02/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 02/02/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11206
presentato da
FERRO Wanda
testo di
Venerdì 4 febbraio 2022, seduta n. 633

   FERRO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   continuano, nel lassismo generale delle istituzioni, le aggressioni ai danni di agenti di polizia penitenziaria nelle carceri italiane;

   secondo la denuncia dei sindacati, che parlano di inerzia dell'amministrazione penitenziaria, in pochissimi giorni si sono verificate due gravi aggressioni, da parte di detenuti con disagio psichico presso la casa circondariale di Catanzaro, nei confronti di appartenenti al Corpo di polizia Penitenziaria ed in entrambi i casi il personale aggredito è stato refertato in ospedale con diversi giorni di prognosi;

   in particolare, la situazione, secondo il segretario regionale della UilPA «è sempre più drammatica non solo perché tali episodi stanno aumentando in maniera esponenziale ma per la mancanza di segnali da parte del Provveditore Regionale di cui questa organizzazione sindacale ne aveva già denunciato l'inerzia. [...] Già qualche settimana addietro dal Provveditorato della Calabria era stato fatto un bel regalo natalizio: il trasferimento di un detenuto che aveva posto in essere più condotte aggressive nei confronti di diversi operatori penitenziari – Medici e Polizia Penitenziaria – e per l'ennesima volta lo ha riassegnato nell'istituto in cui si era determinata una incompatibilità assoluta. Ed attesi i presupposti – senza ergersi a profeta – ne aveva già preannunciato la probabile aggressione»;

   tra le tantissime criticità che la Polizia penitenziaria deve affrontare quotidianamente, quella delle aggressioni è senza ombra di dubbio una delle più gravi e, di conseguenza, tra le prime da risolvere: la politica penitenziaria sta compromettendo seriamente l'ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari purtroppo a discapito dell'incolumità fisica e psicologica del personale della polizia penitenziaria;

   si tratta di una situazione comune a tutto il territorio nazionale, come certificato dai diciassette agenti aggrediti in soli tre mesi nel carcere del Bassone di Como in quella che, come è stata definita dai sindacati, è una «tragica routine» all'interno dell'istituto;

   come si legge nel comunicato, all'indomani dell'ennesima aggressione, «non può che condurre ad una riflessione sui rischi professionali che gravano sui poliziotti penitenziari comaschi, rischi che vanno al di là di quanto sarebbe legittimamente accettabile e che scontano carenze d'organico, fatiscenze strutturali e la presenza di tipologie di detenuti che l'Istituto potrebbe probabilmente non essere nelle condizioni di gestire. [...] Sebbene la casa circondariale di Como venga considerata sede di arrivo di detenuti affetti da problemi psichiatrici, non si dispone della presenza H24 di psichiatri né la presenza attuale degli stessi è pari a quanto sarebbe invece auspicabile»;

   i numeri dalle carceri italiane nel primo semestre del 2021 sono da bollettino di guerra: 5.290 atti di autolesionismo, 44 decessi per cause naturali, 6 suicidi avvenuti e 738 sventati dalla Polizia penitenziaria, 3.823 colluttazioni, 503 ferimenti –:

   considerata la gravità dei fatti esposti in premessa, quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per arginare la preoccupante situazione in cui versano gli istituti penitenziari italiani, con particolare riguardo alla gestione dei detenuti con problemi psichiatrici e alla tutela del personale di polizia penitenziaria in termini di sicurezza della loro incolumità.
(4-11206)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale carcerario

sicurezza del lavoro

stabilimento penitenziario