ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11205

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 633 del 04/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: SILLI GIORGIO
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 01/02/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 01/02/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11205
presentato da
SILLI Giorgio
testo di
Venerdì 4 febbraio 2022, seduta n. 633

   SILLI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   per contrastare gli effetti della pandemia sul sistema economico sono state adottate misure straordinarie con provvedimenti d'emergenza; di particolare rilievo risultano le misure adottate a sostegno della liquidità delle imprese;

   con l'articolo 56 del decreto-legge n. 18 del 2020, cosiddetto «Cura Italia», alle micro piccole e medie imprese in temporanea carenza di liquidità per l'emergenza Covid è stata concessa una moratoria ex lege sui finanziamenti contratti; tale moratoria, inizialmente disposta sino al 30 settembre 2020, è stata più volte prorogata, da ultimo sino al 31 dicembre 2021, limitatamente alla sola quota capitale, dall'articolo 16 del decreto-legge n. 73 del 2021; in proposito, la Banca d'Italia ha precisato che il soggetto finanziato che ha richiesto la proroga non potrà essere classificato a sofferenza per tutto il periodo di efficacia del beneficio concesso; il decreto-legge n. 23 del 2020, con gli articoli 1 e 13 ha delineato uno schema di garanzie straordinarie e transitorie sui finanziamenti bancari alle imprese, incentrato sul Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese e sulla garanzia erogata mediante Sace S.p.a. per imprese medio grandi o per imprese che non abbiano più accesso al Fondo di garanzia Pmi;

   il 13 gennaio 2022, la task force per promuovere l'attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all'emergenza COVID-19, formata da Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero dello sviluppo economico, Banca d'Italia, Abi, Mediocredito Centrale e Sace ha segnalato che sono ancora attive moratorie su prestiti per circa 44 miliardi di euro, il valore delle richieste al Fondo di garanzia Pmi ha raggiunto oltre 221 miliardi di euro, mentre sono di 32,3 miliardi di euro i prestiti garantiti da Sace; per le Pmi al 31 dicembre 2021 erano ancora attive sospensioni ai sensi dell'articolo 56 del decreto-legge per circa 33 miliardi di euro; il Ministero dello sviluppo economico e Mediocredito Centrale segnalano che sono 2.580.848 le richieste pervenute al Fondo di garanzia nel periodo 17 marzo 2020-11 gennaio 2022 per garanzie su finanziamenti da parte di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 221 miliardi di euro; 22,3 miliardi di euro i volumi complessivi dei prestiti garantiti in procedura semplificata;

   tra aprile 2020 e giugno 2021, secondo Banca d'Italia, circa il 60 per cento delle imprese ha beneficiato della moratoria o di una garanzia pubblica sui finanziamenti bancari; la tendenza a richiedere finanziamenti garantiti è cresciuta nel secondo trimestre del 2021, in evidente correlazione con l'uscita delle imprese dalle moratorie;

   nell'attuale contesto, in cui il protrarsi degli effetti dell'emergenza sanitaria continua ad incidere negativamente sulla stabilità finanziaria dell'intero sistema economico, le imprese non sono nelle condizioni di rispettare gli impegni finanziari assunti, oltremodo accresciuti dalle difficoltà e dalle restrizioni imposte dalla pandemia –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per consentire alle imprese di far fronte alle obbligazioni assunte, evitare l'espropriazione dei beni in caso di inadempimento e garantire adeguata liquidità agli investimenti necessari al rilancio del sistema produttivo;

   considerando che talune aziende potrebbero non essere in grado di onorare gli impegni e che gli istituti finanziatori garantiti dallo Stato escuteranno tali garanzie, se ritenga di assumere iniziative di competenza per la concentrazione dei crediti insoluti e la gestione diretta dei beni conseguenti alle espropriazioni forzate da parte degli enti garanti, e, per evitare la perdita e la dispersione dei beni aziendali, se ritenga di attivare gli strumenti necessari per concedere dilazioni di pagamento, valutando l'opportunità di trasformare i crediti insoluti in strumenti partecipativi nelle strutture produttive che hanno subito la riscossione coattiva.
(4-11205)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccole e medie imprese

impresa artigiana

espropriazione