ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11180

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 632 del 25/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 25/01/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 25/01/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA CULTURA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 25/01/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11180
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Martedì 25 gennaio 2022, seduta n. 632

   CIABURRO e CARETTA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   come noto, la legge 30 marzo 2004, n. 92 ha istituito il «giorno del ricordo» in data 10 febbraio di ogni anno per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale;

   in tal senso occorre ricordare che l'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi fu tra i più importanti promotori dell'iniziativa, proprio con la finalità di estendere il senso di unità nazionale;

   il comune di Savigliano (Cuneo), in occasione della commemorazione della giornata del ricordo, ha organizzato in data 4 febbraio 2022 la presentazione del libro «E allora le foibe?» in presenza dell'autore;

   al netto delle arcinote tendenze filocomuniste dell'autore, il testo costituisce un caposaldo della retorica negazionista delle foibe, sia per i tentativi di ostacolare la riesumazione delle vittime, sia per l'intenzione di ridimensionare un fenomeno che rappresenta una cicatrice indelebile nella storia d'Italia;

   come noto, il massacro delle foibe ebbe oltre 10.000 vittime e portò all'esodo di oltre 300.000 italiani giuliano-dalmati; l'intera vicenda fu il frutto di una retorica anti-italiana stimolata dal regime comunista del Maresciallo Tito;

   in data 10 febbraio 2021, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del giorno del ricordo, specificò chiaramente come «Le sofferenze patite non possono essere negate. Il futuro è affidato alla capacità di evitare che il dolore si trasformi in risentimento e questo in odio, tale da impedire alle nuove generazioni di ricostruire una convivenza fatta di rispetto reciproco e di collaborazione» e ricordò la matrice comunista delle persecuzioni;

   come specificato dalla citata legge n. 92 del 2004, in occasione del 10 febbraio, sono previste iniziative per: «la realizzazione di studi, convegni incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende» specificando come tali iniziative debbano essere mirate a: «valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario ed artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate»;

   sulla scorta di questi elementi, l'evento organizzato dal comune di Savigliano (Cuneo), in un certo qual modo, secondo l'interrogante, legittima e riconosce una lettura negazionista e critica di fatti storici la cui attendibilità è fuori da ogni ragionevole dubbio;

   la diffusione di ulteriori iniziative di analogo tenore sul territorio nazionale non solo andrebbe contro la ratio della legge n. 92 del 2004, ma costituirebbe una ulteriore legittimazione di una visione del fenomeno in qualche modo connivente con le visioni più negazioniste del massacro delle foibe –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per salvaguardare la memoria del massacro delle foibe e per ostacolare ed arginare la diffusione di qualsiasi fenomeno negazionista.
(4-11180)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

guerra

comunismo

politica culturale