ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11139

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 631 del 20/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: DI SARNO GIANFRANCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/01/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 20/01/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11139
presentato da
DI SARNO Gianfranco
testo di
Giovedì 20 gennaio 2022, seduta n. 631

   DI SARNO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   la Campania è tra le regioni italiane con il più alto numero di carceri: ben 15 sparse su tutto il territorio regionale, tra le quali Poggioreale che è indicato come il più grande penitenziario d'Italia, forse anche d'Europa, e sicuramente il più affollato;

   in giorni come questi, di picco pandemico e diffusione rapida della variante Omicron, il carcere suddetto vive una condizione di emergenza nell'emergenza, avendo superato il tetto di 2.200 detenuti;

   è difficile, in questa situazione e con simili numeri di popolazione detenuta, garantire persino bisogni più elementari, come il cambio di lenzuola con una frequenza inferiore ai quindici giorni, nonché quasi impossibile in alcune celle assicurare il distanziamento;

   c'è chi, tra i reclusi di Poggioreale provenienti da altre regioni, non riesce a fare i colloqui e ci sono ritardi nei turni delle videochiamate. C'è chi non riceve il pacco viveri dai familiari, impossibilitati a raggiungere fisicamente l'istituto in questi giorni di caos e pandemia;

   il 12 gennaio 2022, il garante campano Samuele Ciambriello e il garante cittadino Pietro Ioia sono tornati a verificare di persona la situazione nella casa circondariale di Poggioreale e, al termine della visita, sono tornati a denunciare le distorsioni di un sistema giustizia che non riesce a fronteggiare l'emergenza da Covid-19;

   attualmente nelle carceri campane risultano contagiati 184 agenti e 215 detenuti. Nel solo carcere di Poggioreale i positivi tra i reclusi sono 113, a cui si aggiungono 50 agenti della penitenziaria;

   il personale, già in sottorganico per i cronici vuoti di personale, si ritrova dimezzato a causa di positività e quarantene, con tutto quello che questo comporta nel ritmo di vita all'interno dell'istituto di pena;

   i detenuti sono smarriti, stanchi, amareggiati. Molti di loro hanno raccontato che non sono garantiti nemmeno i servizi primari, come la fornitura di carta igienica e tutto ciò che riguarda la prevenzione igienico-sanitaria;

   alcuni detenuti attendono le dosi di vaccino, altri addirittura attendono ancora la prima dose ed altri i tamponi. Vivono la convivenza negli stessi spazi tra positivi e non positivi. E il rischio concreto è che a breve non ci saranno più spazi a sufficienza per tutti;

   un altro aspetto molto grave e delicato, come già accennato, è quello relativo alle videochiamate per i detenuti di fuori regione ma anche campani, che non riescono per problemi familiari ad effettuare colloqui in presenza. «A questi – hanno raccontato i garanti – non vengono garantite le videochiamate, nonostante la direttiva del Ministero reciti “che sarà data la massima possibilità ai detenuti e agli internati di mantenere i rapporti con la famiglia attraverso la modalità del video colloquio e l'aumento delle telefonate, oltre i limiti previsti dal regolamento”»;

   dal 20 gennaio 2022 anche per i familiari che si recano in carcere per i colloqui con i reclusi scatterà l'obbligo del Green pass, una misura che si è ritenuta necessaria per arginare il rischio di contagi, ma ora serve intervenire anche all'interno delle celle, dove continuano a stare in sette, otto o più persone –:

   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative urgenti intenda adottare per ridurre il sovraffollamento carcerario nella struttura campana, nonché fronteggiare la mancanza di personale (necessario per assistere immigrati che non parlano bene l'italiano e detenuti con problemi psichici), criticità che rendono insostenibile la situazione all'interno del carcere partenopeo, anche tenuto conto del prezioso lavoro della Polizia penitenziaria, impegnata a contenere tensioni e smorzare proteste.
(4-11139)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

rischio sanitario

penuria di manodopera