ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11122

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 629 del 18/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: MISTO-MAIE-PSI-FACCIAMOECO
Data firma: 18/01/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 18/01/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11122
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Martedì 18 gennaio 2022, seduta n. 629

   MURONI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 224-bis del decreto «Rilancio» (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 convertito dalla legge 17 luglio 2020, n. 77) ha istituito uno schema volontario di certificazione pubblica denominato «Sistema di qualità nazionale benessere animale» (Sqnba), al fine di prevedere la certificazione e l'etichettatura volontaria di prodotti di origine animale che rispettano standard di benessere animale superiori a quelli delle pertinenti norme europee e nazionali;

   la norma in questione ha individuato in uno o più decreti del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e del Ministro della salute, da adottarsi previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni, la fonte regolamentare che consentirà di avviare il Sqnba, nonché di istituire un organismo tecnico-scientifico con il compito di definire gli standard e le modalità di gestione del Sistema;

   la prima bozza del decreto interministeriale elaborata dagli uffici ministeriali non è però assolutamente idonea, secondo l'interrogante, ad un efficace raggiungimento delle finalità individuate dalla legge, disciplinando un Sistema che non garantisce una certificazione trasparente e pregiudicando un'efficace transizione verso sistemi produttivi che comportino un cambiamento positivo per animali, aziende e consumatori;

   l'attuale formulazione del decreto e dei suoi allegati consentirebbe, ad esempio, di etichettare con il claim «benessere animale» prodotti provenienti da allevamenti intensivi nei quali siano adottate pratiche quali la detenzione in gabbia delle scrofe e il taglio routinario della coda ai suinetti, una prassi, questa, in violazione della direttiva europea a protezione di questi animali. Considerata la priorità di accesso ai fondi Pac e Pnrr garantita dall'adesione al Sqnba tale disciplina favorirebbe di fatto gli allevamenti intensivi, con i loro impatti negativi sul benessere degli animali, sulla salute pubblica e sull'ambiente. Non solo: essa danneggerebbe anche le aziende che hanno fatto o intendono fare investimenti per accrescere veramente il benessere degli animali, traendo di fatto in inganno il consumatore;

   in assenza di un sistema di etichettatura multilivello che permetta di effettuare una comparazione efficace tra tutti i livelli di certificazione disponibili, ad avviso dell'interrogante non viene garantita al consumatore la possibilità di compiere scelte di acquisto pienamente consapevoli, tradendosi la fiducia che verrebbe da questi riposta in uno schema che, proprio in quanto pubblico, deve garantire massima credibilità e affidabilità –:

   se siano a conoscenza di quanto illustrato in premessa e intendano assumere concrete e urgenti iniziative affinché non siano certificati come conformi al benessere animale i sistemi di allevamento in gabbia (facendo sì che tali sistemi siano descritti in etichetta in quanto ancora presenti, senza che sia apposta l'indicazione Sqnba propria del benessere animale);

   se intendano assumere concrete ed urgenti iniziative a tutela del consumatore, prevedendo nell'adottando decreto almeno cinque livelli differenziati di benessere animale (di cui non meno di tre al coperto) stabiliti in modo specifico per ciascuna specie allevata;

   se intendano stralciare l'attuale allegato sugli standard di produzione di suini, peraltro non compilato dal Comitato tecnico che deve essere ancora istituito;

   se intendano garantire, a tutela del consumatore e delle aziende che si impegnano per l'effettivo benessere animale, che il citato decreto preveda che la certificazione Sqnba imponga controlli almeno annuali e non annunciati alle strutture certificate.
(4-11122)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

benessere degli animali

protezione del consumatore

protezione degli animali