ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11107

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 627 del 14/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: FOTI TOMMASO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 14/01/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 14/01/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/01/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11107
presentato da
FOTI Tommaso
testo di
Venerdì 14 gennaio 2022, seduta n. 627

   FOTI e LUCASELLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   secondo il Ministero della salute è salito a 114 il numero dei comuni italiani compresi nella «zona infetta» dalla Peste suina africana, malattia virale che può colpire cinghiali e maiali, altamente contagiosa, spesso letale per detti animali. L'emergenza appare frutto della omessa azione di prevenzione e contenimento a fronte della moltiplicazione dei cinghiali che invadono città e campagne, da nord a sud dell'Italia, dove si contano ormai più di 2,3 milioni di esemplari;

   dalla nota dei Ministero della salute del 12 gennaio 2022 risulta che non è riconosciuta alcuna regionalizzazione per la peste suina verso la Repubblica Popolare Cinese e il Giappone, sicché il certificato sanitario non può essere pertanto rilasciato né per carni né per prodotti; inoltre, tutti i carichi in transito e in dogana verso il Giappone sono attualmente bloccati. Verso Taiwan è stata formalizzata la sospensione dell'esportazione a partire dal 10 gennaio, mentre verso la Corea del Sud attualmente non è stata formalizzata alcuna sospensione, ma sono in corso scambi di informazioni per le eventuali ulteriori valutazioni da parte coreana. Ulteriori restrizioni si registrano in Kuwait e Svizzera;

   il patrimonio suinicolo italiano è costituito da circa 8,5 milioni di capi, di cui 10,7 milioni all'anno nascono e sono allevati e macellati in Italia, mentre 700.000 suini nascono all'estero e sono allevati e macellati nel territorio italiano: la produzione italiana di carne è di circa 1,4 milioni di tonnellate, quella importata dall'estero è di 1,1 milioni di tonnellate;

   a preoccupare gli allevatori di suini e l'industria di trasformazione, è il fatto che i canali di commercializzazione non riconoscano, in maniera ingiustificata, il principio della regionalizzazione;

   è necessario che vengano riconosciute le misure adottate dall'Italia a garanzia di salubrità della produzione nazionale, impedendo così il possibile impatto da mancate esportazioni di almeno 20 milioni di euro per ogni mese di sospensione del nostro export (Fonte Assica);

   nel Piano di gestione del cinghiale e della Peste suina africana del 21 aprile 2021 è ribadito che:

    «le conoscenze disponibili portano a ipotizzare che una gestione faunistico-venatoria improntata alla riduzione generalizzata delle densità, attuata prima dell'arrivo della Peste Suina Africana, possa contribuire a gestire con maggior efficienza l'area infetta»;

    «la riduzione della densità dei cinghiali è anche uno degli strumenti individuati con cui le autorità comunitarie stanno orientando le misure di prevenzione nonché di lotta alla malattia»;

    «la riduzione generalizzata delle densità di cinghiale andrà perseguita e mantenuta nel tempo in quanto il rischio PSA sarà prevedibilmente alto anche nel futuro, indipendentemente dal riscontro di focolai»;

   appare improcrastinabile evitare ulteriori ripercussioni sulla salute della fauna selvatica, che rischia di determinare pesanti ripercussioni anche sugli allevamenti e sull'export agroalimentare –:

   quali delle disposizioni previste dalle linee guida del citato Piano sia stata attuata e con quali risultati;

   quale sia la strategia di tutela e salvaguardia dell'intera filiera suinicola sia da un punto di vista sanitario che economico;

   se e quali immediate iniziative intendano assumere per l'attuazione di un efficace programma di gestione del cinghiale, e ciò non solo per la salvaguardia delle produzioni suinicole nazionali, dell'indotto della salumeria italiana e dell'export dei prodotti carnei trasformati, ma anche per la salvaguardia della specie stessa che, in assenza di un piano di riduzione numerica e spaziale attraverso le attività venatorie e le programmabili azioni di controllo, rischia una pandemia diffusa ed incontrollata.
(4-11107)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

suino

peste animale

certificato sanitario