ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11028

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 623 del 30/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: FIORINI BENEDETTA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 30/12/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • POLITICHE GIOVANILI
  • MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: POLITICHE GIOVANILI delegato in data 29/12/2021
Stato iter:
20/07/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/07/2022
DADONE FABIANA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (POLITICHE GIOVANILI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/07/2022

CONCLUSO IL 20/07/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11028
presentato da
FIORINI Benedetta
testo di
Giovedì 30 dicembre 2021, seduta n. 623

   FIORINI. — Al Ministro per le politiche giovanili, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia, al Ministro dell'istruzione, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   negli ultimi giorni, presso la scuola media Dalla Chiesa, a Reggio Emilia, si sono verificati quattro roghi;

   lunedì 6 dicembre 2021, è stato posizionato un cassonetto dell'immondizia nel cortile dell'istituto, facendolo sbattere e rompendo 2 vetrate, per poi svuotare i rifiuti e incendiare carta e cartone;

   domenica 12 dicembre, è stato spostato un cassonetto della carta, vicino l'ingresso, e poi sono state appiccate le fiamme;

   giovedì 16 dicembre, è stato incendiato un cassonetto, spostato davanti alla porta d'ingresso, dove sono stati posizionati anche dei sacchetti della spazzatura e una pedana in legno che, fortunatamente, non sono stati interessati dalle fiamme;

   martedì 21 dicembre, un altro cassonetto, davanti all'ingresso principale, è stato incendiato insieme alle transenne di plastica vicino alla vetrata di accesso che era stata danneggiata in precedenza;

   un altro episodio preoccupante che, forse, potrebbe essere collegato a questi avvenimenti si è verificato, sempre il 21 dicembre, a un'insegnante dell'istituto Dalla Chiesa che, all'uscita da scuola, ha trovato l'auto rigata e una gomma tagliata;

   solo grazie agli interventi dei vigili del fuoco sono stati evitati danni ingenti alla struttura scolastica che, comunque, sono in corso di quantificazione;

   nonostante i carabinieri stiano svolgendo le indagini e facendo gli accertamenti per chiarire le responsabilità, il quarto incendio è avvenuto dopo l'identificazione e la denuncia di due presunti autori tredicenni dei primi tre roghi;

   sin dal primo atto vandalico, i sospetti delle forze dell'ordine erano ricaduti su un gruppo di ragazzi che, già la scorsa primavera, aveva minacciato e intimidito degli alunni all'uscita dalla scuola, avevano tentato un'effrazione nel vicino asilo nido e avevano avuto comportamenti indisciplinati verso alcune attività commerciali della zona;

   purtroppo, le dinamiche frequenti evidenziano che potrebbe trattarsi di una baby gang ben organizzata e pronta a sfidare il sistema educativo con il rischio di creare danni molto più gravi a strutture e persone;

   i dati legati alla criminalità minorile nel nostro Paese, infatti, confermano uno scenario complesso su cui è fondamentale richiamare l'attenzione per ipotizzare soluzioni volte al contenimento dei vari fenomeni criminosi e all'integrazione dei minori a rischio di delinquenza –:

   se e quali iniziative, per quanto di competenza, il Governo intenda urgentemente adottare per far luce sui vari episodi esposti in premessa e per evitare il ripetersi di fenomeni vandalici, anche promuovendo ogni utile iniziativa atta a recuperare quei ragazzi che sentono in modo particolare il disagio sociale legato al fallimento educativo;

   se e quali specifiche proposte di competenza si intendano avanzare all'interno dei percorsi scolastici ed extra scolastici, affinché agli adolescenti siano forniti modelli positivi e legali.
(4-11028)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 luglio 2022
nell'allegato B della seduta n. 728
4-11028
presentata da
FIORINI Benedetta

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame, l'interrogante, nel riferire di recenti episodi vandalici verificatisi presso la scuola media Dalla Chiesa a Reggio Emilia, riconducibili presumibilmente ad una baby gang organizzata e pronta a sfidare il sistema educativo con il rischio di creare danni molto più gravi a strutture e persone, evidenzia che i dati legati alla criminalità minorile nel nostro Paese richiedono l'adozione di soluzioni volte al contenimento dei vari fenomeni criminosi e all'integrazione dei minori a rischio di delinquenza.
  In relazione a quanto precede, si forniscono, per gli aspetti di competenza, i seguenti elementi di risposta.
  Quello delle
baby gang è un tema delicato che riguarda un fenomeno che vede ragazzi e ragazze, spesso anche molto giovani, riunirsi in gruppi con lo scopo di commettere reati e porre in essere comportamenti antisociali. Tali episodi sono stati acuiti dalle conseguenze della pandemia da COVID-19 e la risposta delle istituzioni non può che tener conto di un approccio multidisciplinare per contrastarli sia dal punto di vista della tutela dell'ordine pubblico, sia dal punto di vista della predisposizione e promozione di iniziative che possano sviluppare il senso di appartenenza, accrescere le prospettive solidaristiche nel dialogo intergenerazionale, creare nuove opportunità per catalizzare le energie e le sinergie che i giovani possono mettere in campo, attivare un sistema di relazioni attraverso il quale le istanze di partecipazione promosse dai giovani trovino ascolto e accoglienza.
  Nella consapevolezza che solo attraverso azioni sinergiche e multilivello sia possibile prevenire il disagio giovanile e le sue conseguenze, a 60 giorni dal giuramento, in accordo con il Ministro della salute, dell'istruzione, del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, ho promosso un incontro politico in esito al quale è stato istituito un Tavolo di coordinamento, esteso anche ai rappresentanti del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, del Ministro per le disabilità e dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza.
  Il tavolo ha compiuto una mappatura di tutte le iniziative già in essere presso le singole amministrazioni coinvolte; ha individuato un primo «pacchetto» di norme di carattere emergenziale, confluite nel cosiddetto decreto «Sostegni bis»; ha poi messo a fuoco proposte di carattere sistemico di medio-lungo periodo per potenziare le misure a sostegno dei giovani e, in particolare, quelle in tema di prevenzione e contrasto al disagio e alle forme di dipendenza da sostanze e comportamentali.
  In data 5 maggio 2021, è stata sancita in sede di Conferenza unificata tra Stato, regioni e province autonome e sistema delle autonomie locali (rappresentato da ANCI, per i comuni e le città metropolitane, e da UPI, per le province), l'intesa sul riparto del fondo per le politiche giovanili per l'annualità 2021. La quota del fondo destinata alle regioni e alle province autonome, in particolare, è stata finalizzata a cofinanziare interventi che sono stati in grado di dare risposte a livello di sistema territoriale, coinvolgendo, a vario titolo, atteso il carattere trasversale delle politiche giovanili, le tematiche dell'educazione, della formazione, del lavoro e del sociale.
  Nello specifico, taluni interventi sono stati indirizzati alla promozione di iniziative di innovazione sociale finalizzate a prevenire e contrastare il disagio giovanile, il rischio di esclusione sociale e a promuovere il benessere multidimensionale dei giovani, soprattutto degli adolescenti, anche attraverso l'attivazione di sportelli di ascolto e di supporto psicologico.
  A questo si aggiunga che, in considerazione dell'acuirsi dei fenomeni di disagio a causa dell'emergenza epidemiologica, l'articolo 64, commi 12 e 13, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, ha previsto un incremento di 35 milioni di euro per l'anno 2021 del fondo per le politiche giovanili destinandolo a finanziare prioritariamente, sia a livello nazionale che territoriale, politiche di prevenzione e contrasto ai fenomeni di disagio giovanile e comportamenti a rischio, compresi quelli dovuti all'uso non consapevole delle piattaforme digitali, anche attraverso attività di assistenza e supporto psicologico, azioni volte a favorire l'inclusione e l'innovazione sociale, nonché lo sviluppo individuale, la promozione di attività sportive per i giovani di età inferiore ai 35 anni.
  Considerando, inoltre, che l'emergenza epidemiologica ha accentuato le disuguaglianze territoriali, rendendo ancora più evidenti le differenze sociali, con particolare riferimento ai giovani, soprattutto nelle aree periferiche e meno sviluppate, a seguito dell'intesa raggiunta l'11 maggio scorso in sede di conferenza unificata Stato-regioni e province autonome e sistema delle autonomie locali sulla ripartizione del Fondo per le politiche giovanili che, per l'anno 2022, ammonta a complessivi 83,7 milioni di euro circa, saranno finanziate azioni di sostegno nell'orientamento e di rafforzamento delle competenze, delle capacità e delle prospettive formative e occupazionali dei giovani.
  Altro tema strettamente connesso al disagio giovanile è quello dei giovani in condizione di NEET (
Not Engaged in Education, Employment or Training), che in Italia assume dimensioni preoccupanti. Occorre intervenire per prevenire una pericolosa spirale di aspettative disattese, assenza di prospettive circa il futuro professionale, precarietà psicologica e isolamento. Si tratta di fenomeni che stanno sfociando in un aumento sempre più allarmante dei NEET. A tal riguardo, abbiamo approvato insieme al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il piano «NEET WORKING» per l'emersione e l'orientamento dei giovani inattivi. L'obiettivo del piano ha il duplice intento di ridurre il numero di NEET agendo, al contempo, sulle cause sociali e culturali sottostanti, innescando un processo di cambiamento. Gli interventi disposti dal piano sono suddivisi in tre macro fasi: emersione, ingaggio e attivazione, prevede un forte coinvolgimento degli enti locali e di tutti i soggetti interessati per territorio (associazioni ed organizzazioni giovanili, comunità di aggregazione giovanile, cooperative che lavorano con i giovani, Informa giovani/spazi giovani e altre realtà individuate dagli enti locali), per attrarre i NEET individuando canali specifici e differenziati a seconda dei contesti. La prossimità territoriale è un elemento fondamentale del piano che si avvale di un programma concordato con Ministero del lavoro e ANCI e prevede la costituzione di presìdi territoriali di intervento. La prima fase di emersione è cominciata con la campagna nazionale partita da Torino l'11 aprile 2022 che toccherà le principali città italiane.
  Segnalo, inoltre, che nella legge di bilancio per il 2022 è stato istituito un nuovo «Fondo di intervento per la prevenzione e il contrasto delle dipendenze tra le giovani generazioni» per contrastare le conseguenze causate dall'emergenza epidemiologica da COVID-19, con una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023. Il 30 aprile, il dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri ha pubblicato l'avviso che prevede, tra le altre, il sostegno ad iniziative di prevenzione e contrasto ai fenomeni di violenze di gruppo correlate alle dipendenze patologiche.
  Inoltre, vorrei soffermarmi sull'importanza di un'azione come quella del servizio civile universale che rappresenta un'incredibile opportunità in termini di offerta umana e formativa per i ragazzi poiché permette loro di agganciarsi al mondo del lavoro, ma anche di fare una straordinaria esperienza in termini di impegno civile ed educativo.
  Nel corso del 2021 sono stati avviati in servizio oltre 50.120 giovani (di cui circa 42.823 sono ancora impegnati in attività) che hanno assicurato il proprio supporto alle comunità e ai territori, operando nell'ambito dei progetti cui erano stati assegnati. Di questi, oltre 15.919 hanno svolto o svolgono attività progettuali finalizzate all'animazione culturale verso i minori, all'attività di tutoraggio scolastico, all'educazione e promozione dello sport anche con riferimento a processi di inclusione, al contrasto alla dispersione scolastica, all'assistenza ai minori e giovani in condizione di disagio o di esclusione sociale, all'educazione e promozione della legalità.
  Per l'anno in corso, grazie a risorse aggiuntive provenienti da economie di gestione, è stato possibile integrare le iniziali 56.205 posizioni di operatori volontari con ulteriori 8.126 posizioni. I posti di operatore volontario per l'anno 2022 sono così in totale 64.331 da impiegare in progetti di servizio civile universale in Italia e all'estero e nei territori delle regioni interessate dal PON-IOG «Garanzia Giovani». Si tratta dei numeri più elevati che siano stati mai registrati dal servizio civile universale.
  Penso che la situazione pandemica abbia acuito determinati tipi di difficoltà e che sia necessario riuscire a lavorare in ottica preventiva, insieme alle famiglie e insieme alle scuole, ma anche creando spazi per i ragazzi, per evitare che poi il disagio si trasformi in qualcosa di più complesso. Penso, altresì, che le politiche pubbliche in favore delle nuove generazioni debbano compiere un ulteriore sforzo, perché spesso i fenomeni che sono connessi al disagio sono connessi a quella che per loro è una prospettiva di povertà di futuro che va affrontata con proposte integrate organiche e multilivello.
  Stigmatizzando gli episodi segnalati dall'onorevole interrogante, secondo quanto rappresentato dai Ministero dell'interno, comunico inoltre che personale della questura di Reggio Emilia, in data 6,12 e 16 dicembre 2021, è tempestivamente intervenuto presso la scuola media statale «Carlo Alberto Dalla Chiesa» in ausilio al personale dei vigili del fuoco, chiamato a spegnere incendi appiccati nei plessi dell'ingresso dell'istituto.
  Nell'ambito delle indagini esperite, la locale squadra mobile ha provveduto a intensificare il monitoraggio – già avviato dal mese di ottobre 2020 – dei profili
social «aperti» di soggetti che già in passato si erano resi responsabili di atti vandalici o episodi di violenza giovanile, spesso esternata con riprese video amatoriali con l'utilizzo di riproduzioni di armi e raffigurazioni di sostanze stupefacenti.
  Tale attività ha consentito di individuare i responsabili e di attivare tutte le previste procedure, anche davanti all'autorità giudiziaria, il servizio sociale del comune e l'istituto scolastico «Carlo Alberto Dalla Chiesa», presso il quale, al fine di prevenire il ripetersi del fenomeno di atti vandalici, è stato installato un impianto di video sorveglianza.
  La questura di Reggio Emilia ha promosso un'attività di monitoraggio e contrasto dei comportamenti antisociali che coinvolgono sempre più di frequente gruppi di ragazzi, di età anche inferiore ai 14 anni, e che si manifestano nella commissione di reati, non sempre di lieve entità, quali furti o danneggiamenti, vandalismi o meri atti di bullismo nei confronti di coetanei, nonché in atteggiamenti di insofferenza al rispetto delle norme anti-covid.
  Un monitoraggio dei luoghi di aggregazione giovanile tramite presìdi del territorio da parte delle pattuglie della squadra volante e delle piattaforme
social per il controllo delle quali è stata coinvolta anche la polizia postale. Le informazioni ottenute vengono poi condivise con l'ufficio minori della divisione anticrimine e i servizi sociali del comune che elaborano programmi di intervento relativamente ai giovani coinvolti, prevedendo incontri con gli stessi e con i genitori, per offrire loro sostegno educativo al fine di far comprendere ai ragazzi il disvalore delle loro azioni. Le iniziative in argomento hanno coinvolto anche il locale provveditorato agli Studi e l'università.
  In particolare, il provveditore ha manifestato l'opportunità di promuovere incontri formativi finalizzati a riconoscere i casi di devianza giovanile che traggono fondamento da situazioni di emarginazione di tipo economico e sociale. È, inoltre, stata espressa dai docenti universitari l'intenzione di avviare rapporti di collaborazione con i servizi sociali finalizzati all'analisi dei gruppi di giovani coinvolti.
  L'iniziativa, ha avuto un ulteriore impulso nel corso dell'incontro organizzato dal citato provveditore, unitamente all'università, nel dicembre dello scorso anno, relativo alla devianza giovanile e alle iniziative percorribili in ambito scolastico. Nel corso del convegno, tenuto alla presenza del prefetto di Reggio Emilia, del questore, del comandante provinciale dei carabinieri e dei dirigenti scolastici dell'intera provincia, è stato presentato il progetto denominato «Risen» (favorire, lo sviluppo consapevole nei giovani) consistente in un corso di formazione
online rivolto a insegnanti ed educatori. Lo scopo è fornire conoscenze e mezzi per favorire lo sviluppo consapevole dei giovani e limitarne così i comportamenti devianti. Il corso include otto moduli formativi che si propongono di aumentare competenze e motivazione scolastica, promuovere l'orientamento al futuro, favorire relazioni sociali positive, incoraggiare condotte morali e affrontare la delinquenza giovanile da un punto di vista criminologico.
  Concludo quindi sottolineando la massima attenzione del Governo e delle amministrazioni statali, centrali e territoriali, per contrastare il disagio giovanile.

La Ministra per le politiche giovanili: Fabiana Dadone.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ordinamento scolastico

istituto di istruzione

problema sociale