ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10964

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 616 del 16/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: D'ATTIS MAURO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/12/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 16/12/2021
Stato iter:
18/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/02/2022
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/02/2022

CONCLUSO IL 18/02/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10964
presentato da
D'ATTIS Mauro
testo di
Giovedì 16 dicembre 2021, seduta n. 616

   D'ATTIS. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   Daniele e Francesco Centioni erano i legali rappresentanti della società italiana Caravel S.r.l. che ha detenuto la società colombiana Gocol S.A. — avente sede a Funza-Cundinamarca — dal 2006 al 2009 quando il 66 per cento di quest'ultima è stato venduto;

   l'acquirente, José Antonio Cardona Sierra, non ha pagato l'importo dovuto (pari a 5.4 milioni di euro) e ha svolto, inoltre, numerose azioni ai danni dei signori Centioni i quali, non solo hanno perso l'intero patrimonio familiare, ma anche il restante 25 per cento della società colombiana rimasto invenduto: infatti, a seguito dell'acquisto, l'ormai azionario di maggioranza ha provveduto a dismettere la Gocol S.A.;

   tornati in Italia i signori Centioni hanno cercato di procedere per vie legali al fine di recuperare il denaro perso ma, non avendo trovato un legale disposto ad assumerne le difese contro il Signor Cardona Sierra, interpellarono il consulente fiscale Ugo Marquez;

   il consulente giunse in Italia nel maggio 2010 con l'avvocato Carlos Albertos Aldana egli stessi sottoscrissero un accordo con i signori Centioni sulla base del quale si impegnavano a pretendere il pagamento di una parte del prezzo dal signor Cardona e a ottenere in cambio della rimanente parte che il 50,1 per cento della società Gocol;

   due mesi dopo i signori Centioni scoprirono che, in realtà l'avvocato Aldana aveva utilizzato la procura per sottoscrivere dinanzi la Cerniera di commercio una conciliazione con la quale gli stessi rinunciavano a tutti i diritti;

   pertanto, i signori Centioni hanno inoltrato, per il tramite dell'ambasciata colombiana a Roma, due denunce penali ma, a distanza di dieci anni ancora, non è emersa la verità su tale questione con il rischio che i fatti vadano prescritti –:

   se sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa e se non ritenga doveroso adottare iniziative, per quanto di competenza, chiedendo spiegazioni al Governo colombiano.
(4-10964)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 18 febbraio 2022
nell'allegato B della seduta n. 641
4-10964
presentata da
D'ATTIS Mauro

  Risposta. — Onorevole Deputato D'Attis, rispondo alla Sua interrogazione n. 4-10964.
  La Farnesina, attraverso l'ambasciata d'Italia a Bogotà, segue da tempo il caso dei fratelli Daniele e Francesco Centioni, vittime di una truffa a seguito della vendita delle quote di maggioranza dell'azienda Gocol S.A. nel 2009. In più occasioni, negli scorsi anni, l'ambasciata ha provveduto a fornire loro assistenza, anche attraverso contatti diretti con il loro legale, avvocato David Teleki Ayala.
  Nel 2018 la nostra ambasciata a Bogotà trasmise per via diplomatica una petizione dei signori Centioni all'allora Presidente della Repubblica di Colombia Santos affinché venisse fatta giustizia e gli fosse riconosciuto il pagamento della vendita delle loro quote dell'impresa. In quel frangente, il Ministero degli esteri colombiano chiarì che il caso non rientrava nella sua competenza, non esercitando quel Ministero funzioni di tipo giurisdizionale. Allo stesso modo, la Presidenza della Repubblica colombiana manifestò ai diretti interessati l'impossibilità di entrare nel merito di una controversia tra privati, informando che ogni denuncia avrebbe dovuto essere presentata alle competenti Autorità di polizia e giudiziarie del Paese.
  Nel 2019, l'ambasciata d'Italia a Bogotà si è messa nuovamente a disposizione dei fratelli Centioni contattando per via diplomatica l'autorità giudiziaria al fine di conoscere lo stato del ricorso presentato innanzi alla sezione 98 della Fiscalía di Bogotà.
  L'autorità giudiziaria ha risposto che il procedimento giudiziario non ha per il momento avuto inizio, a fronte dell'insufficienza di materiale probatorio che non avrebbe permesso di fissare una prima udienza.
  L'ambasciata d'Italia a Bogotà continuerà a prestare assistenza ai signori Centioni e i loro legali per ottenere un'equa soluzione della controversia.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Benedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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