ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10962

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 616 del 16/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: ANDREUZZA GIORGIA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 16/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BAZZARO ALEX LEGA - SALVINI PREMIER 16/12/2021
FOGLIANI KETTY LEGA - SALVINI PREMIER 16/12/2021
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 16/12/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/12/2021
Stato iter:
23/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/06/2022
TODDE ALESSANDRA VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/06/2022

CONCLUSO IL 23/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10962
presentato da
ANDREUZZA Giorgia
testo di
Giovedì 16 dicembre 2021, seduta n. 616

   ANDREUZZA, BAZZARO, FOGLIANI e VALLOTTO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   proprio a ridosso del Natale giunge l'ennesima notizia di chiusure e delocalizzazioni all'estero, a scapito dell'economia e occupazione nazionali;

   infatti, vi è stata la conferma ufficiale da parte della Speedline di Tabina di Santa Maria di Sala (Venezia), azienda leader nella produzione di cerchi in lega per l'industria automobilistica, di chiudere il proprio stabilimento trasferendo altrove la produzione;

   la decisione, presa da un giorno all'altro senza alcuna specifica avvisaglia, coinvolge circa 600 o lavoratori che potrebbero aumentare a 800 se con si considerano l'indotto e le piccole realtà produttive che operano in rapporto di esclusiva con la Speedline;

   la chiusura dello stabilimento, oltre che ingiusta, risulta incomprensibile; infatti, l'azienda ha sempre lavorato a livelli elevatissimi, sin in termini di quantità che di qualità del lavoro. I lavoratori dell'azienda vantano una competenza e un livello di specializzazione difficilmente rinvenibile e replicabile fuori dal territorio di riferimento. Inoltre, è ben noto che moltissime aziende chiedono che alcuni pezzi vengano specificatamente prodotti negli stabilimenti di Santa Maria di Sala, a conferma della qualità e competenza raggiunta negli anni. Non può andare disperso un così pregiato capitale umano leader nel comparto dell'automotive;

   appare chiaro che, atteso il livello altamente competitivo dei prodotti sviluppati e l'impatto sociale derivante dalla perdita di così tanti posti di lavori, risulti necessario porre un'attenzione particolare alla crisi in corso;

   il Ministero dello sviluppo economico nella persona del Ministro Giorgetti, si è sempre dimostrato estremamente sensibile a dinamiche di questo tipo riuscendo a rispondere con decisione alle multinazionali che decidono di spostare la produzione fuori dai confini locali. L'attuale crisi non verrà certamente trattata con minore attenzione –:

   se, il Ministro interrogato, abbia adottato o intenda adottare iniziative per la risoluzione della problematica in premessa; se abbia preso in considerazione la possibilità di porsi quale soggetto referente per una efficace mediazione per la risoluzione della crisi, nonché valutato la possibilità di sviluppare un progetto pluriennale per la tutela e lo sviluppo del comparto automotive, ciò mediante la identificazione di strumenti specifici affinché le multinazionali che intendano fare impresa in Italia operino secondo un piano di sviluppo che abbia una ricaduta certa e di lungo periodo nel nostro territorio.
(4-10962)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 giugno 2022
nell'allegato B della seduta n. 713
4-10962
presentata da
ANDREUZZA Giorgia

  Risposta. — Con l'atto in esame gli interroganti intendono richiamare l'attenzione sulla situazione della società Speedline acquisita dal Gruppo Ronal con sede in Svizzera che il passato dicembre ha annunciato di voler chiudere il proprio sito di Tabina nel comune di Santa Maria di Sala (Venezia) e richiede altresì al Ministero dello sviluppo economico di adottare idonee iniziative per la risoluzione della problematica evidenziata, per incentivare il settore dell'automotive nonché per evitare fenomeni di delocalizzazione da parte delle imprese.
  A riguardo, sentita anche la competente struttura del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta che il Ministero si è tempestivamente attivato aprendo un tavolo di confronto sulla Speedline s.r.l. (riunitosi sia il 17 dicembre 2021 che il 7 gennaio 2022).
  Alla riunione hanno partecipato oltre ai rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la regione Veneto, la città metropolitana di Venezia, Confindustria Venezia, i rappresentanti del gruppo Ronal e della Speedline s.r.l. nonché le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali.
  Come è noto, l'azienda è
leader nella produzione dei cerchi in lega occupando oltre 600 lavoratori (considerando anche l'indotto). Le motivazioni di tale scelta, a dire della proprietà, sono tutte da ricondursi ad una propria crisi finanziaria che l'ha portata già nel 2019 a subire un forte calo della domanda, pari al 15 per cento in tutta Europa. A ciò si è aggiunta la crisi dei semiconduttori che ha determinato un ulteriore calo della produzione pari al 20 per cento delle vendite. È stato fatto presente altresì, che attualmente, si è in presenza di un eccesso di offerta aggravata anche dal fatto che i produttori cinesi hanno aperto stabilimenti concorrenziali in Marocco. Tale eccesso di offerta ha generato, quindi, anche un significativo calo dei prezzi confermato dalle previsioni per i prossimi 4 anni, con un forte impatto su Speedline.
  È stato reso noto, infine, che l'intero Gruppo Ronal sta attraversando una crisi finanziaria e che dovrà, di conseguenza, intraprendere azioni che possano garantirgli una stabilizzazione nel lungo termine al fine di consentire il mantenimento della produzione ed i 7.130 posti di lavoro che la stessa ha in Europa.
  Il rappresentante del Ministero dello sviluppo economico ha chiesto all'azienda di non rendere definitiva la decisione di chiusura fino a che non siano state vagliate tutte le possibili alternative in un confronto e alla presenza delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni coinvolte; evidenziando che anche quest'ultime offriranno il loro supporto, mettendo a disposizione tutti gli strumenti disponibili. È stato quindi, richiesto al Gruppo Ronal di revocare la decisione di chiusura dello stabilimento di Tabina, che permetterebbe di avviare un confronto costruttivo tra le parti sul futuro dello stesso in un clima di reciproca fiducia.
  L'amministratore delegato del gruppo nell'ultimo incontro, su richiesta delle istituzioni presenti e delle organizzazioni sindacali, ha revocato formalmente la decisione di chiudere lo stabilimento purché si avvii celermente un programma di incontri tesi alla definizione condivisa di un percorso alternativo, impegnandosi contestualmente a non interrompere la produzione e dando la propria disponibilità a fornire un incarico ad un soggetto terzo, condiviso con le organizzazioni sindacali, per fare una valutazione complessiva dell'impresa.
  Speedline, infine, ha ottenuto dalla controllante Ronal la sospensione della decisione di chiusura per un periodo necessario per redigere il piano per la possibile permanenza dell'attività in Italia; tale redazione verrà periodicamente monitorata in un tavolo di confronto, avviato a fine febbraio, che vede la partecipazione delle Istituzioni, della Speedline, delle parti sociali e un
advisor.
  Relativamente al settore «
automotive», in generale, come già più volte riscontrato in altre sedi parlamentari, lo stesso sta affrontando un insieme di criticità, che vanno dall'incremento dei prezzi, alla penuria dei semiconduttori, alle sfide poste dalla transizione «green». Il pacchetto «Fit for 55», presentato dalla Commissione il 14 luglio 2021, prevede una forte spinta alla decarbonizzazione delle attività produttive e dei trasporti.
  Per accompagnare le imprese in questo processo, nella nuova legge di bilancio 2022 è stato introdotto un fondo per la transizione industriale da 150 milioni di euro, specificamente destinato a sostenere tutte le imprese impegnate nei processi di efficientamento energetico, del riciclo dei materiali e della cattura/riuso dell'anidride carbonica.
  Tuttavia, pur essendo gli obiettivi della transizione «green» fondamentali, considerando al contempo quanto si è accennato, il Governo ha adottato un nuovo decreto-legge (cosiddetto «decreto Energia») che, oltre a introdurre nuove misure per contrastare l'aumento dei costi dell'energia per imprese e famiglie, interviene a sostegno della riconversione della filiera industriale dell'
automotive con un fondo da 1 miliardo di euro all'anno per i prossimi 8 anni.
  Infine, circa il fenomeno delle delocalizzazioni, si evidenzia invece che il Governo ai commi 224-236 della legge di bilancio per il 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234), ha disposto un'apposita procedura per le imprese che intendano chiudere l'attività, al fine di salvaguardare il tessuto imprenditoriale italiano e garantire i lavoratori coinvolti.
  Per concludere, ribadisco quindi che è massima l'attenzione del Governo sia per tutelare gli operatori del settore
automotive che per arginare il fenomeno della delocalizzazione e assicuro che il Ministero dello sviluppo economico continuerà a seguire costantemente l'evoluzione delle vicende della Speedline s.r.l. con tutti i soggetti coinvolti per garantire la produzione e la tenuta dei livelli occupazionali.
La Viceministra dello sviluppo economico: Alessandra Todde.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

trasferimento d'impresa

cessazione d'attivita'