ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10828

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 605 del 29/11/2021
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/01981
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SARLI DORIANA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 29/11/2021
BERTI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/11/2021
Stato iter:
20/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/01/2022
SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/01/2022

CONCLUSO IL 20/01/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10828
presentato da
ASCARI Stefania
testo di
Lunedì 29 novembre 2021, seduta n. 605

   ASCARI, SARLI e BERTI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il 7 dicembre 2020 i carabinieri hanno effettuato una vasta operazione, denominata «Accoglienza», nelle province di Massa-Carrara e Lucca nell'ambito di un'indagine anticorruzione, coordinata dalla procura di Massa;

   i reati contestati, a vario titolo, sono corruzione e traffico di influenze illecite e coinvolgono funzionari pubblici, di enti locali e gestori di una cooperativa;

   sono stati sottoposti agli arresti domiciliari: Filippo Abramo Bellesi, sindaco di Villafranca in Lunigiana; Paola Giusti, responsabile del Centro affidi dei servizi sociali per il comune di Massa; Rosanna Vallelonga, responsabile della commissione multidisciplinare Asl distretto della Lunigiana, nonché direttore della Società della salute della Lunigiana; Mauro Marcelli, all'epoca dei fatti responsabile dell'ufficio Suap unificato per i comuni della Lunigiana; Rosa Russo, all'epoca dei fatti giudice onorario presso il tribunale per i minori di Firenze; Marino Petracci, consigliere comunale di Montignoso; Alessio Zoppi, Enrico Benassi e Tamara Pucciarelli, gestori della cooperativa Serinper che gestisce strutture protette per l'accoglienza di minori e nuclei familiari disagiati;

   secondo gli inquirenti, i soggetti coinvolti avrebbero lucrato con la gestione di strutture protette per minori e case di accoglienza per famiglie disagiate, creando un «sistema corruttivo», posto in essere dai dirigenti della cooperativa Serinper, basato «sulla metodica assunzione di parenti e amici di funzionari pubblici, tra cui quelli addetti al controllo del settore, e di coloro che, per qualche ragione, erano reputati “utili alla causa”»;

   questo sistema corruttivo ha permesso ai dirigenti della Serinper di ottenere «innumerevoli vantaggi, quali l'accumulo di ingenti profitti economici massimizzati dall'inserimento di utenti all'interno delle strutture in numero notevolmente superiore a quello consentito per legge, e dalla sistematica elusione dell'osservanza degli obblighi contrattuali stipulati con i vari enti della pubblica amministrazione», in particolare, i ricavi della cooperativa sono aumentati di 13 volte, passando dai 200 mila euro del 2011 a 2,74 milioni di euro del 2017;

   sono emerse «gravissime violazioni degli standard minimi richiesti», quali la somministrazione di cibo di scarsa qualità e in quantità insufficienti, la mancanza di condizioni igienico-sanitarie adeguate e di personale qualificato;

   i minori venivano fatti dormire in giacigli di fortuna ed erano vessati con continue minacce e sottoposti a manovre di costrizione fisica;

   dalle denunce da parte di alcuni ex dipendenti, emerge un quadro agghiacciante: «Un bimbo era stato imbottito di calmanti perché non desse più problemi. A Natale? Poverini, si erano vestiti bene, pensavano di fare festa: nel piatto del cenone però hanno trovato soltanto insalata e un surgelato»; «I vicini delle strutture di Aulla non hanno mai visto i bimbi fuori a giocare. [...] il frigorifero era quasi sempre vuoto, facevano la spesa una volta la settimana e molte volte capitava che i bimbi dovessero dividersi i pasti. Mi ricordo un adolescente particolarmente agitato: lo hanno imbottito di tranquillanti perché si calmasse e non desse più problemi»;

   i fatti finora descritti, se confermati, dipingono un sistema vergognoso e inaccettabile di diffusa corruzione a danno di una categoria particolarmente fragile che, invece, avrebbe diritto a maggiori tutele da parte dello Stato –:

   quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati, per quanto di competenza, al fine di quanto esposto in premessa, inclusa la possibilità di attivare servizi ispettivi presso le strutture coinvolte, nonché un'istruttoria ai fini dell'eventuale adozione di iniziative di cui al comma 1, lettera a), dell'articolo 141 del testo unico enti locali, in relazione agli enti locali coinvolti.
(4-10828)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 gennaio 2022
nell'allegato B della seduta n. 631
4-10828
presentata da
ASCARI Stefania

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, si rappresenta che l'operazione denominata «Accoglienza» è stata condotta dall'arma dei carabinieri nelle province di Lucca e Massa-Carrara, nell'ambito di un'indagine anticorruzione coordinata dalla procura di Massa, relativa alla gestione di strutture protette per minori e case di accoglienza per famiglie disagiate.
  Gli sviluppi dell'indagine hanno portato all'esecuzione di otto misure cautelari a carico di cinque amministratori e funzionari pubblici della provincia di Massa Carrara e di tre dirigenti della cooperativa sociale Serimper di Massa; i reati contestati sono corruzione e traffico di influenze illecite.
  Al riguardo, nell'interrogazione si chiede di valutare la possibilità di attivare un'istruttoria ai fini dell'eventuale adozione di iniziative di cui al comma 1, lettera
a), dell'articolo 141 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (Tuel), in relazione al coinvolgimento nell'inchiesta di titolari di cariche elettive in enti locali del territorio.
  Con riferimento a quest'ultimo aspetto, occorre evidenziare che l'intervento statale è limitato a fattispecie tipiche, tassativamente indicate dalla legge, la cui concretizzazione legittima l'adozione della misura di rigore.
  In particolare, relativamente all'applicazione dell'articolo 141, comma 1, lettera
a) del Tuel, è necessaria la presenza dei requisiti della gravità e della persistenza della violazione di legge.
  In tal senso, non una qualsiasi violazione di legge può legittimare un intervento straordinario che incide in via definitiva sull'autonomia dell'ente e su organi democraticamente eletti, bensì solo una violazione che si qualifichi come particolarmente grave, tale cioè da riflettersi direttamente sulle posizioni giuridiche soggettive dei cittadini, ovvero sulla funzionalità del comune, ovvero del sistema dei pubblici poteri interferendo nella sfera di altri soggetti pubblici.
  Ciò premesso, per quanto riguarda, in particolare, l'inchiesta citata nell'interrogazione, il Ministero della giustizia ha riferito che è tuttora in corso una complessa attività di indagine, coperta dal segreto istruttorio. La prossima udienza davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Massa, nell'ambito del procedimento penale scaturito dalla predetta indagine, è prevista per il 16 dicembre prossimo.
  Con riferimento alle iniziative adottate, le prefetture di Lucca e Massa-Carrara hanno riferito che, a seguito dell'esecuzione delle misure disposte dall'autorità giudiziaria, le commissioni multidisciplinari delle Asl competenti hanno ispezionato tutte le case di accoglienza coinvolte, due delle quali sono ubicate in provincia di Lucca e dieci in quella di Massa Carrara.
  Le case di accoglienza carenti dei requisiti previsti dalla legge, all'esito delle suddette ispezioni, sono state segnalate ai sindaci dei comuni territorialmente competenti, per i conseguenti provvedimenti di chiusura ai sensi degli articoli 50 e 54 del testo unico sull'ordinamento degli enti locali.
  In particolare, al momento risultano non più operative, perché colpite da provvedimento di chiusura delle competenti amministrazioni comunali, le due strutture in provincia di Lucca e cinque di quelle in provincia di Massa Carrara. Delle sette strutture chiuse due erano riconducibili alla citata cooperativa sociale Serimper, il cui legale rappresentante è stato denunciato alla procura della Repubblica presso il tribunale di Lucca per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità (articolo 650 c.p.).
  Inoltre, nelle more della conclusione delle indagini, il prefetto di Massa Carrara ha ritenuto di procedere con urgenza nei confronti del sindaco del comune di Villafranca in Lunigiana, dichiarandone già dal 9 dicembre 2020 cautelativamente la sospensione dalla carica ai sensi dell'articolo 11, comma 2 del decreto legislativo, n. 235 del 2012, in quanto sottoposto agli arresti domiciliari; tale sospensione è stata poi revocata il 19 marzo scorso, in seguito al provvedimento del giudice per le indagini preliminari che aveva disposto la revoca degli arresti domiciliari. La misura della sospensione dalla carica non ha interessato altri amministratori pubblici, indagati in stato di libertà.
  Per quanto riguarda, infine, la richiesta di promuovere un'ispezione da parte dei servizi ispettivi di finanza pubblica, il Ministero dell'economia e delle finanze ha precisato che l'attività dei servizi ispettivi ha natura conoscitiva e referente, e ha come finalità quella di verificare la regolarità e la proficuità della spesa e il regolare funzionamento dei servizi che, in modo diretto o indiretto, interessino la finanza pubblica presso le pubbliche amministrazioni.
  In proposito, il predetto dicastero ha altresì rappresentato che i fatti segnalati sono già – come noto – all'attenzione della magistratura ordinaria e, se confermati, integrerebbero ipotesi di reato piuttosto che irregolarità amministrative, senza dire che un'eventuale verifica ispettiva potrebbe confliggere con le indagini in corso, con conseguente impossibilità di acquisire atti e documenti.
  Allo stato degli atti, pertanto, il Ministero dell'economia e delle finanze non ritiene opportuno disporre una verifica amministrativo-contabile presso i comuni interessati dalle indagini.
  Si assicura, da ultimo, che il Ministero dell'interno – tramite le Prefetture territorialmente competenti – continuerà a monitorare lo sviluppo della vicenda, ai fini dell'eventuale adozione di iniziative di competenza.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Ivan Scalfarotto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inchiesta giudiziaria

tutela

reato