ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10782

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 601 del 23/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: PRESTIPINO PATRIZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/11/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/11/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10782
presentato da
PRESTIPINO Patrizia
testo di
Martedì 23 novembre 2021, seduta n. 601

   PRESTIPINO. — Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il Ministro della salute ha adottato diversi provvedimenti volti a contenere la diffusione della SARS-CoV-2 tra i visoni e altri animali della famiglia dei mustelidi e dei nittereuti – ordinanza del 21 novembre 2020 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 291 del 23 novembre 2020, circolare n. 27663 del 21 dicembre 2020, ordinanza del 25 febbraio 2021 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 del 26 febbraio 2021;

   l'Unione europea ha fissato norme armonizzate in materia - decisioni Unione europea n. 2183 del 21 dicembre 2020 e Unione europea n. 788 del 12 maggio 2021;

   è comprovato che la presenza di allevamenti di visoni comporti un concreto rischio per la salute pubblica data la possibilità di introduzione del Coronavirus SARS-CoV-2, la formazione di varianti e il conseguente salto di specie di ritorno verso l'uomo;

   evidenze di infezioni nella popolazione umana con varianti del Coronavirus mutato dai visoni sono state documentate non solo in persone a diretto contatto con i suddetti animali negli allevamenti, bensì anche in migliaia di persone in Paesi dove gli allevamenti non sono presenti;

   in data 20 gennaio 2021, la Valutazione del rischio per la salute pubblica connesso alla presenza di visoni pubblicata congiuntamente da Oms, Fao e Oie ha affermato che 1) il rischio di introduzione e diffusione del virus negli allevamenti di visoni è classificato elevato; 2) il rischio di spillover da visoni di allevamento a uomo è classificato elevato; 3) il rischio di trasmissione di SARS-CoV-2 da visoni di allevamento ad animali selvatici è classificato elevato;

   nel 2020 sono stati documentati oltre 400 focolai di SARS-CoV-2 in allevamenti di visoni e nel 2021 oltre 30 in allevamenti europei, nonostante le misure di biosicurezza vigenti;

   numerosi Paesi, con l'obiettivo di ridurre il rischio per la salute pubblica, hanno provveduto all'abbattimento di visoni in allevamenti focolaio vietandone l'allevamento ovvero sospendendo la fase di riproduzione;

   l'allevamento di animali da pelliccia in Europa è un'attività in declino: già diversi Paesi hanno adottato provvedimenti restrittivi o divieti assoluti in materia;

   il risk assessment dello Statens Serum Institut del 14 giugno 2021 ha evidenziato che 1) senza una sufficiente prevenzione, il visone sarà ancora in grado di infettarsi e formare serbatoi zoonotici; 2) i programmi di monitoraggio e prevenzione non sono stati in grado di prevenire l'infezione tra uomo e visione; 3) il ripristino dell'allevamento di visoni potrebbe comportare un rischio per la salute dell'uomo;

   in Italia sono presenti cinque allevamenti di visoni più un allevamento su cui è pendente un'ordinanza della locale ULSS6 per l'abbattimento di tutti gli animali a seguito di positività riscontrata nei visoni campionati per SARS-CoV-2;

   in Italia tra il 2020 e il 2021 sono stati identificati 2 allevamenti focolaio di SARS-CoV-2: Capralba (CR) e Villa del Conte (PD);

   le regioni Lombardia e Emilia-Romagna hanno richiesto di considerare la dismissione degli allevamenti in questione;

   il Governo ha assunto una posizione favorevole alla dismissione degli allevamenti «di pellicce» durante il Consiglio europeo agricoltura e pesca del 28-29 giugno 2021 così come risultante anche dalla dichiarazione del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, nella medesima sede: «l'allevamento di animali per le pellicce non è più giustificabile e l'Italia darà il massimo supporto per giungere al divieto europeo di questa forma di allevamento» –:

   se il Governo non intenda adottare iniziative per prorogare le disposizioni che stabiliscono la sospensione dell'allevamento di visoni fino al 31 dicembre 2022;

   se, come ulteriore misura di prevenzione, il Governo non intenda adottare iniziative per disporre il divieto di detenzione fino al 31 dicembre 2022 anche di visoni riproduttori;

   se il Governo non intenda adottare iniziative per disporre il divieto permanente all'allevamento di animali per ricavarne pellicce, favorendo nel contempo la riconversione delle attività con aiuti economici.
(4-10782)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

allevamento

rischio sanitario

protezione del consumatore