ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10747

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 598 del 18/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: CONTE FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 18/11/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/11/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/11/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 23/11/2021
Stato iter:
18/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/02/2022
SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/02/2022

CONCLUSO IL 18/02/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10747
presentato da
CONTE Federico
testo di
Giovedì 18 novembre 2021, seduta n. 598

   CONTE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell'istruzione, il 22 marzo 2021 ha emanato un avviso pubblico per la presentazione delle richieste di contributo per progetti relativi ad asili nido e a scuole dell'infanzia e a centri polifunzionali per i servizi alla famiglia;

   in data 30 luglio 2021, il dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno ha emanato il decreto n. 94222 con cui ha approvato graduatoria ed enti ammessi a finanziamento di cui all'avviso precedente;

   al bando hanno partecipato 2.082 comuni; i progetti assegnatari sono stati 453;

   in data 20 ottobre 2021 la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale ha sentito in audizione il consigliere Alberto Zanardi, in rappresentanza dell'ufficio parlamentare di bilancio; nei testo della relazione di 33 pagine presentata dall'Upb vi è un'appendice denominata «Una riflessione sui criteri di assegnazione nei bandi di attuazione del PNRR: indicazioni dal Piano asili nido», in cui si afferma che «Criteri di ripartizione efficaci dovrebbero favorire maggiormente quei territori in cui si registrano maggiori ritardi nell'obiettivo; l'analisi mostra, però, risultati opposti»;

   i criteri di ripartizione e assegnazione del Fondo asili nido, fissati nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 dicembre 2020, prevedevano, tra le otto condizioni, che ai comuni fosse assegnato un punteggio (fino a 10 punti) in base ai cofinanziamenti garantiti, il che ha consentito a enti più ricchi, in grado di garantire un corposo contributo con proprie finanze, di scavalcare altri enti con minori possibilità;

   il meccanismo ha avvantaggiato i comuni del Centro-nord, che hanno più possibilità di cofinanziare, e che hanno quasi raggiunto l'obiettivo europeo del 33 per cento dei posti negli asili nido ogni 100 bambini (è attualmente al 32), e ha svantaggiato i comuni del Mezzogiorno, lontanissimi dall'obiettivo europeo (la Campania è a 9,4, la Sicilia a 10, Calabria 11, Basilicata 16,7 e Puglia 16,8);

   si tratta di un totale rovesciamento dei principi ispiratori di Next Generation Eu, dal momento che determina un aumento del divario a danno dei Mezzogiorno in luogo dell'obiettivo della sua riduzione;

   l'Ufficio parlamentare di bilancio ha rilevato che; «sarebbe opportuna una riflessione che conduca alla revisione dei criteri utilizzati nella ripartizione del Fondo asili nido nella prospettiva della formulazione dei bandi previsti dal PNRR» –:

   se il Governo intenda procedere alla revisione del criteri di ripartizione del Fondo asili nido, fissati nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 dicembre 2020 così come auspicato dall'Ufficio parlamentare di bilancio nel documento di cui in premessa.
(4-10747)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 18 febbraio 2022
nell'allegato B della seduta n. 641
4-10747
presentata da
conte

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato in esame, nel quale si fa riferimento ai criteri di distribuzione del fondo di ristoro da destinare alla messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni, destinati ad asili nido o scuole dell'infanzia e a centri polifunzionali per i servizi alla famiglia, si rappresenta quanto segue.
  Preliminarmente occorre sottolineare che al Ministero dell'interno in relazione al predetto fondo è attribuita solo una competenza tecnica di gestione delle risorse finanziarie, e di conseguenza esso è responsabile in merito ai pagamenti, alle variazioni di bilancio, alle reiscrizioni, alle perenzioni, ai recuperi, e alla rendicontazione.
  Tanto specificato, si rappresenta che, come evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 dicembre 2020 sono stati approvati i criteri di ripartizione e assegnazione del fondo in esame.
  Successivamente, con decreto ministeriale 22 marzo 2021 è stato approvato il bando pubblico contenente le indicazioni del riparto delle relative risorse finanziarie ai sensi dell'articolo 1, comma 59, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, che prevede la ripartizione della somma complessiva pari a 700 milioni di euro per il periodo 2021-2025.
  Nella
Gazzetta Ufficiale n. 194, del 14 agosto 2021, è stato pubblicato il decreto interministeriale avente come oggetto l'approvazione, in via provvisoria, della graduatoria degli enti ammessi a finanziamento.
  In relazione a quanto segnalato nell'interrogazione, sono stati richiesti elementi informativi al Ministero dell'istruzione che ha sottolineato come lo stanziamento di 700 milioni per asili nido, scuole dell'infanzia e centri polifunzionali per la famiglia risalga alla citata legge di bilancio n. 160 del 2019. Tale norma autorizzativa, precedente all'emergenza COVID-19, aveva ed ha tuttora una sua specifica finalità volta alla «costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di asili nido, scuole dell'infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia, con priorità per le strutture localizzate nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane, con lo scopo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti».
  Con il citato decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 30 dicembre 2020 tali aree svantaggiate sono state individuate applicando l'indice di vulnerabilità sociale e materiale (Ivsm), calcolato dall'Istat e il cui elenco è stato proprio allegato al citato decreto.
  Il predetto Dicastero, nell'evidenziare che la procedura in questione non era specificatamente rivolta alle regioni del Sud, ha sottolineato che all'esito della procedura selettiva sono comunque risultati utilmente collocati nella graduatoria provvisoria, in attesa della verifica dei requisiti dichiarati, i comuni delle regioni del sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), ai quali è stato assegnato il 45 per cento delle risorse complessive, quindi al di sopra della quota di destinazione del 40 per cento al Mezzogiorno.
  Se ad esse si aggiungono anche le regioni Abruzzo, Molise e Sardegna, attualmente considerate, ai fini della programmazione europea, regioni «in transizione», tale percentuale arriva al 55 per cento.
  Il Ministero dell'istruzione ha, inoltre, evidenziato che sull'importo complessivo di risorse stanziate, il 59,43 per cento delle stesse è stato assegnato ad aree svantaggiate così come individuate applicando l'indice di vulnerabilità sociale e materiale (Ivsm), calcolato dall'Istat e che il 73,64 per cento dei comuni di tali aree svantaggiate autorizzabili sono ricompresi nelle regioni del Sud.
  Alla luce dei predetti dati, detto Ministero ha evidenziato come le risorse in questione – confluite successivamente tra i progetti in essere del Piano nazionale di ripresa e resilienza – rispettino i criteri e i requisiti per garantire la rimozione degli squilibri economici-sociali e dei divari territoriali delle aree più depresse e periferiche e del sud che, nel caso degli asili nido e delle scuole dell'infanzia, sono anche le aree che fanno registrare un maggiore
gap nella fornitura di servizi educativi per la prima infanzia e nella fascia 0-6 anni.
  Lo stesso Dicastero ha, infine, assicurato che con la pubblicazione di un nuovo avviso nell'ambito delle nuove e specifiche risorse del Pnrr saranno tenuti in debita considerazione tutti i criteri che possano concretamente favorire il raggiungimento degli obiettivi di riequilibrio territoriale nei servizi educativi per l'infanzia, anche nella fascia 0-6 anni.
  

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Ivan Scalfarotto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ripartizione dell'aiuto

cofinanziamento

bilancio