ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10738

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 597 del 17/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: BORGHI CLAUDIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 17/11/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/11/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/11/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 19/11/2021
Stato iter:
25/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/03/2022
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 25/03/2022

CONCLUSO IL 25/03/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10738
presentato da
BORGHI Claudio
testo di
Mercoledì 17 novembre 2021, seduta n. 597

   CLAUDIO BORGHI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 16 e 17 novembre 2021 su diversi organi di stampa viene riportata la notizia secondo cui il Presidente francese Emmanuel Macron sarà a Roma giovedì 25 novembre 2021 per firmare il «Trattato del Quirinale» con il Presidente del Consiglio dei ministri italiano Mario Draghi;

   tra il 2017 e il 2018, con il Governo Gentiloni, era stata annunciata la volontà di iniziare i tavoli di lavoro per dare vita al suddetto «Trattato del Quirinale», che avrebbe sancito una cooperazione rafforzata italo-francese con il fine di coordinare e far cooperare i due Paesi su vari temi, tra cui le politiche industriali, finanziarie e commerciali. Tuttavia, la firma dell'accordo, prevista per l'anno 2018, saltò con il cambio di Governo italiano e l'ascesa del governo Conte I. L'iter del «Trattato del Quirinale» venne dunque accantonato e, ad oggi, sembrava completamente fermato –:

   se risponda al vero che l'Italia e la Francia siano in procinto di firmare il cosiddetto «Trattato del Quirinale» e come sia possibile che il Parlamento italiano non sia stato informato neanche sommariamente di tale avvenimento;

   di quali elementi disponga circa il ruolo svolto, nell'ambito della trattativa, dall'ex Presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, e in base a quale mandato.
(4-10738)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 25 marzo 2022
nell'allegato B della seduta n. 665
4-10738
presentata da
BORGHI Claudio

  Risposta. — Il Trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata (Trattato del Quirinale) è stato firmato il 26 novembre 2021 dal Presidente del Consiglio dei ministri Draghi e dal Presidente della Repubblica francese Macron, alla presenza per parte italiana del Presidente della Repubblica Mattarella, nonché dei Ministri Di Maio, Lamorgese, Guerini, Franco e Giorgetti.
  L'iniziativa di avviare un negoziato su tale accordo era stata evocata nel gennaio 2018 durante un incontro a Roma tra l'allora Presidente del Consiglio dei ministri Gentiloni e il Presidente francese Macron. Dopo aver lasciato l'incarico di Governo, il Presidente Gentiloni non ha svolto alcun ruolo nel negoziato.
  La conclusione del trattato non è giunta certo come una sorpresa, né per il Parlamento italiano, né per l'opinione pubblica nazionale. Il rilancio dell'iniziativa era stato pubblicamente annunciato dopo il vertice Italia-Francia di Napoli del febbraio 2020 e reiterato in occasione della visita di Stato del Presidente della Repubblica in Francia nel luglio 2021.
  Il trattato è stato negoziato dal Governo nella sua funzione esecutiva, in un quadro di necessaria confidenzialità. Tutte le Amministrazioni italiane competenti per le materie inserite nell'accordo sono state coinvolte nella redazione del testo e nei negoziati con la Francia. Il risultato raggiunto è frutto di un'azione corale dell'Esecutivo.
  L'obiettivo di rafforzare il rapporto bilaterale con la Francia era stato chiaramente esposto dal Presidente Draghi nel suo discorso programmatico davanti al Parlamento, in cui aveva sottolineato come «proprio la pandemia avesse rivelato la necessità di perseguire uno scambio più intenso con i
partner con i quali la nostra economia è più integrata». «Per l'Italia — cito sempre il Presidente del Consiglio nel suo intervento programmatico — ciò comporterà la necessità di meglio strutturare e rafforzare il rapporto strategico e imprescindibile con Francia e Germania».
  Il Trattato del Quirinale dota le relazioni tra Roma e Parigi di una più solida cornice istituzionale e imprime un salto di qualità ad un rapporto bilaterale strategico.
  Esso individua alcune priorità d'azione condivise e soprattutto stabilisce e imposta un metodo di lavoro basato su consultazioni rafforzate a ogni livello, che permetteranno uno scambio approfondito tra i due Paesi sulle questioni di interesse comune.
  L'individuazione di iniziative specifiche, sulla base della valutazione congiunta delle Parti, verrà invece demandata a un programma di lavoro da aggiornare periodicamente nei vertici tra Italia e Francia. Un approccio di questo tipo garantirà la più corretta e bilanciata evoluzione delle priorità che Roma e Parigi vorranno identificare.
  Il 9 dicembre 2021 il Ministro Di Maio, nell'audizione davanti alle Commissioni esteri riunite di Senato e Camera, ha illustrato nel dettaglio il contenuto del Trattato del Quirinale. Il successivo 23 dicembre il relativo disegno di legge di ratifica è stato presentato dal Governo al Parlamento.
  

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Benedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

firma di accordo

Capo di governo

capo di Stato