ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10713

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 595 del 15/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: FORNARO FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 14/11/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 14/11/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10713
presentato da
FORNARO Federico
testo di
Lunedì 15 novembre 2021, seduta n. 595

   FORNARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   si svolgono dal 14 al 21 novembre 2021 al Pala Alpitour di Torino le Nitto ATP Finals, un torneo di tennis maschile internazionale di grande prestigio che, a chiusura della stagione, raccoglie i più forti atleti di singolo e doppio della classifica mondiale;

   la Federazione italiana ha venduto i biglietti per l'evento convinta di poter riempire il Pala Alpitour al 75 per cento della capienza, in deroga rispetto a quanto prevedevano i decreti anti-coronavirus. Gli organizzatori avevano ricevuto rassicurazioni in tal senso dalla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali. Il Comitato tecnico-scientifico, invece, non ha concesso la deroga lasciando la capienza al 60 per cento della disponibilità dell'impianto. Al Pala Alpitour potranno entrare solo 7.200 persone e non più 8.400. Solo che i biglietti erano già stati venduti. Si parla di 1.200 tagliandi di troppo per ciascuna sessione, dunque circa 15 mila posti cancellati nell'arco dell'intera settimana delle Atp Finals;

   a meno di 48 ore dal via, l'organizzazione della Federazione italiana tennis (attraverso la Nitto) ha inviato una email in cui invitava a verificare se i biglietti già inviati fossero «ammessi» all'impianto. Una manovra ingiustificabile in quanto le regole impediscono vendite superiori alla capienza indicata che in estate era inferiore al 50 per cento e che è stata ampliata fino al 60 per cento;

   il 7 ottobre 2021 tutti gli organi di stampa riportavano l'approvazione del decreto-legge da parte del Consiglio dei ministri con l'ampliamento del pubblico al 75 per cento per gli stadi e al 60 per cento per i Palazzetti. Quindi i biglietti venduti prima di questa data dovevano per forza essere nei limiti di legge consentiti e non in «overbooking»;

   si preannunciano così cause di risarcimento da centinaia di migliaia di euro. Anche perché, dietro ad ogni biglietto acquistato ci sono stanze di albergo e viaggi in aereo o in treno non più rimborsabili;

   l'indicazione, presente nella email inviata, che «dal 1 dicembre 2021 i biglietti non ammessi saranno rimborsati» non sarà certo sufficiente: molti clienti hanno comprato il loro posto quasi un anno prima ed è difficile pensare che possano far parte dei presunti 1.200 tagliandi non ammessi per ogni sessione di gara per sette giorni previsti e cioè siano tra quelli «venduti di recente». Basta andare sulla Rete, dove sono nati anche gruppi social di coloro che avevano acquistato i biglietti, e leggere le date di acquisto per rendersene conto. Il sospetto è che non sia stato applicato alcun ordine cronologico nelle «eliminazioni» dei posti tra il pubblico –:

   come sia possibile che sino stati venduti biglietti per dei posti non disponibili, quali criteri risultino essere stati adottati per selezionare i biglietti ancora validi rispetto a quelli che non lo sono più e quali iniziative di competenza si intendano adottare per alleviare il danno di coloro che avevano regolarmente acquistato i biglietti.
(4-10713)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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