ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10707

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 595 del 15/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: FORNARO FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 13/11/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 13/11/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10707
presentato da
FORNARO Federico
testo di
Lunedì 15 novembre 2021, seduta n. 595

   FORNARO. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   è pervenuta al Ministero della transizione ecologica l'istanza per l'avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale ai sensi dell'articolo 23 del decreto legislativo n. 152 del 2006 relativa al progetto «Nuovo permesso di ricerca mineraria “Corchia” per rame, piombo, zinco, argento, oro, cobalto, nickel e minerali associati», che interessa i comuni di Berceto e Borgo Val di Taro e in particolare a Belforte, Corchia in alta Val Manubiola e nel Groppo di Gorro;

   l'area in cui si intendono effettuare le ricerche minerarie copre una superficie di 3.534 ettari di territorio appenninico, ricca di peculiarità naturalistiche per quanto concerne la flora e la fauna;

   l'eventuale avvio dell'attività estrattiva, a seguito di un esito positivo della ricerca mineraria, determinerebbe la quasi totale cancellazione della Zsc Belforte e il dimezzamento della superficie della Zsc Groppo di Gorro, ricadendo esse rispettivamente per il 90 per cento e per il 60 per cento della loro superficie all'interno dell'area di indagine;

   in merito agli aspetti geologici e idrogeologici dell'area, si rileva che nel territorio interessato dal permesso minerario affiorano unità geologiche ofiolitiche che, oltre ad essere l'oggetto della ricerca mineraria in progetto (in special modo, i basalti), hanno caratteristiche di acquiferi e sono sede di numerose sorgenti captate da pubblico acquedotto che alimentano abitati nei comuni di Borgo Val di Taro e Berceto;

   la fragilità del sito mal si coniuga con le necessità ed i sottoprodotti di un impianto minerario che, tra l'altro, non può prescindere dalla disponibilità di acqua per la sua gestione, che dovrà ovviamente essere recuperata in loco depauperando le già compromesse risorse locali;

   l'oggetto dell'istanza di Via, ovvero la verifica della possibilità di sviluppo a fini estrattivi, è incompatibile con i vincoli ambientali e paesaggistici che interessano l'area di progetto e, in particolare, agli obiettivi di conservazione dei siti Natura 2000 interessati, e una tale attività è incompatibile anche con le aree contigue ai siti vincolati per gli effetti difetti ed indiretti che ne comprometterebbero il valore;

   la prospettiva verso cui la richiesta di indagine si indirizza risulta, ad avviso dell'interrogante, incompatibile non solo con le esigenze di protezione ambientale ma anche con il tessuto socioeconomico locale, dove è ormai maturata una spiccata vocazione ecoturistica, sia stagionale che occasionale, e che ha maturato una importante vocazione turistica e nell'ambito della produzione agroalimentare;

   il pregio delle zone in questione, il loro valore paesaggistico ambientale, la particolarità e la fragilità suddetta dei sito, non possono essere messe a rischio per autorizzare lavori di scavo, di studio e ricerca di risorse minerarie in un luogo dove, comunque, non si potrà permettere alcuna attività estrattiva. L'area interessata, inoltre, come il comune di Berceto, è stata recentemente inserita nell'allargamento del Mab Unesco, Riserva della biosfera dell'Appennino Tosco-Emiliano per le sue eccezionali caratteristiche socio-ambientali;

   la popolazione locale sta esprimendo grande preoccupazione e la propria contrarietà all'avvio del progetto di ricerca mineraria, temendo che poi possa avviarsi concretamente l'attività estrattiva, con raccolte di firme e, diverse associazioni e singoli, hanno prodotto molte osservazioni al progetto depositate al Ministero della transizione ecologica;

   la regione Emilia-Romagna ha espresso contrarietà al progetto attraverso delle risoluzioni approvate in consiglio regionale –:

   se intenda adottare iniziative per quanto di competenza, affinché il procedimento di valutazione di impatto ambientale si concluda in modo più celere possibile, tenendo conto delle criticità evidenziate e anche in ragione della grande preoccupazione che esso sta destando nella popolazione del territorio interessato.
(4-10707)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prospezione mineraria

riserva naturale

zona protetta