ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10638

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 591 del 09/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/11/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/11/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/11/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 11/11/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10638
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Martedì 9 novembre 2021, seduta n. 591

   CIABURRO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale. — Per sapere – premesso che:

   come anticipato a mezzo stampa dall'attuale Governo, sul solco del documento programmatico di bilancio 2022 e così come anticipato dalla Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef) 2021, il «Superbonus 110 per cento» verrà prorogato fino al 2023, seppur con limitazioni;

   sismabonus, ecobonus, bonus facciate, ristrutturazioni e superbonus 110 per cento costituiscono, nella loro totalità, uno strumentario di grande efficacia per sostenere il comparto edile nazionale nonché la diffusione di un patrimonio edilizio meno energivoro e maggiormente sostenibile;

   nonostante le notizie in merito siano in continuo mutamento, lo scenario che va delineandosi vede una proroga del Superbonus garantita al 2023 per i condomini ed al solo 2022 per tutti gli altri immobili, come gli edifici unifamiliari;

   considerando l'ampia diffusione dell'incentivo sul territorio nazionale, anche ed in modo particolare nelle aree montane, che corrispondono al 54 per cento del territorio nazionale, la sola proroga per i condomini rischierebbe escludere i centri storici dei piccoli comuni, spesso soggetti a forte rischio sismico, andando a favorire solo i centri abitati delle grandi città, nonostante una forte richiesta e la presenza di sinergie positive legate all'incentivo;

   in tal senso, la proroga annunciata del Governo, senza abbracciare la totalità del patrimonio edilizio inizialmente beneficiario, e senza possibilità di proroga fino al 2025, non potrà dispiegare i propri potenziali sul territorio, con le relative esternalità positive dovute alla generazione di nuovi posti di lavoro ed alla rigenerazione del patrimonio immobiliare nazionale –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e se intenda adottare iniziative normative per estendere la proroga genericamente a tutti gli edifici che ne sono stati di fatto esclusi, in particolar modo quelli unifamiliari, e prorogare l'incentivo fino al 2025, almeno nei comuni montani.
(4-10638)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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