ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10637

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 590 del 08/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 08/11/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/11/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/11/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 09/11/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10637
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Lunedì 8 novembre 2021, seduta n. 590

   DELMASTRO DELLE VEDOVE e LOLLOBRIGIDA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il presidente dell'Inps Tridico ha annunciato che, nel 2020, il Reddito di cittadinanza è stato distribuito a 3,7 milioni di persone su 1,8 milioni di famiglie, per un ammontare di 7,2 miliardi di euro;

   secondo i dati diffusi nel bilancio operativo della guardia di finanza per il 2020, nel 2020, in materia di spesa previdenziale e assistenziale, sono stati eseguiti complessivamente 23.282 controlli, che hanno consentito di accertare l'indebita corresponsione e/o richiesta di prestazioni non spettanti per circa 93 milioni di euro;

   tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del «reddito di cittadinanza»;

   gli interventi svolti in quest'ultimo ambito, anche con il contributo dell'Inps, sono stati indirizzati nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare oltre 50 milioni di euro indebitamente percepiti e circa 13 milioni di euro di contributi richiesti e non ancora riscossi, nonché di denunciare all'autorità giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 5.868 soggetti. Tra questi figurano anche soggetti intestatari di ville e autovetture di lusso, evasori totali, persone dedite a traffici illeciti e facenti parte di associazioni criminali di stampo mafioso, già condannate in via definitiva;

   il richiamo alla selettività denota, a giudizio degli interroganti, due elementi. Il primo è che la scelta di procedere a controlli parziali, in luogo di quelli a tappeto, costituisce una decisione che, maldestramente, incoraggia i non aventi diritto a compiere tentativi di frode perché fiduciosi nella mancanza o nella estrema scarsità dei controlli. Dal rapporto tra il numero di controllati e il numero di beneficiari emerge, infatti, un tasso di controllo inferiore all'1 per cento del totale;

   il secondo è che sembrerebbe delineare una logica di scambio politico-elettorale perché tale misura è ritenuta una misura di bandiera del partito che ha espresso il presidente dell'Inps Tridico ed è uno dei principali provvedimenti alla base del successo elettorale di tale partito alle elezioni politiche del 2018;

   le cronache raccontano quotidianamente di episodi di truffa, con la concessione di benefici ai personaggi più disparati, dal condannato per reati di stampo mafioso al lavoratore in nero, dall'immigrato senza permesso di soggiorno di lungo periodo, a chi falsifica dichiarazioni Isee;

   tutto questo lascia pensare a un fallimento nei controlli. Fratelli d'Italia ha da sempre tentato, con numerosi emendamenti, di impedire l'erogazione del beneficio ad ulteriori categorie di condannati per altri reati di grave allarme sociale e con atti di indirizzo politico, di introdurre controlli più stringenti e pene più severe per truffatori e furbetti del Reddito di cittadinanza; tutti questi tentativi sono caduti nel vuoto perché la maggioranza ha ritenuto di bocciare le nostre proposte;

   per tutto quanto sopra indicato occorre chiedere al Governo alcune delucidazioni sulla propria condotta politica in questi anni di operatività del Reddito di cittadinanza, domandandosi anche se non sia il caso di rimuovere il presidente dell'Inps Tridico per aver dimostrato tutta la sua incapacità nella gestione di tale misura –:

   se vi siano state, e nel caso quali e quante, segnalazioni di criticità da parte del presidente dell'Inps Tridico in merito all'erogazione del Reddito di Cittadinanza ai vari «furbetti»;

   in caso di risposta affermativa al quesito precedente, perché il Governo non abbia adottato iniziative per introdurre correttivi stringenti;

   in caso di risposta negativa, ossia nell'ipotesi in cui non sia stata segnalata alcuna criticità, se il Governo ritenga che il presidente Tridico abbia fallito nella sua missione istituzionale e, pertanto, se intenda adottare le iniziative di competenza per rimuoverlo dall'incarica.
(4-10637)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mafia

lavoratore clandestino

lavoro nero