ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10593

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 587 del 03/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: COSTA ENRICO
Gruppo: MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Data firma: 03/11/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 03/11/2021
Stato iter:
25/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/01/2022
CARTABIA MARTA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 25/01/2022

CONCLUSO IL 25/01/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10593
presentato da
COSTA Enrico
testo di
Mercoledì 3 novembre 2021, seduta n. 587

   COSTA. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   con lettera datata 13 settembre 2021 indirizzata alla responsabile della direzione generale di statistica e analisi organizzativa, e per conoscenza al direttore generale del personale e dell'amministrazione del Ministero della giustizia e al suo capo di gabinetto, l'interrogante ha richiesto ai fini della propria attività parlamentare i «dati sulla modalità di definizione dei procedimenti suddivisi per tipologia di reati, in particolare per quello che riguarda i reati contro la PA, sui quali gli ultimi dati sono stati forniti al Parlamento nel 2018; dati sulla percentuale di sentenze di appello in riforma delle sentenze di I grado, che dovrebbero essere ricavabili dai dati di registro; il tasso di accoglimento e rigetto delle richieste dei Pm ai Gip suddivise per tipologie (richieste di intercettazioni, proroga indagini, applicazione misure cautelari); il numero di istanze di riparazione per ingiusta detenzione rigettate dalle Corti di Appello (il numero di quelle accolte è contenuto nella Relazione al Parlamento); il numero di avvisi di garanzia notificati ogni anno e quanti di questi si traducono in un rinvio a giudizio o in una citazione diretta a giudizio»;

   la disponibilità di dati analitici e aggiornati è il presupposto necessario al fine di comprendere e valutare l'effettivo funzionamento degli istituti giuridici esistenti, l'appropriatezza delle norme vigenti in materia processuale e, più in generale, l'efficacia dell'ordinamento giudiziario, al fine di individuare risposte legislative idonee a risolvere le criticità individuate;

   sarebbe alquanto sorprendente se il Ministero della giustizia non disponesse di questi dati fondamentali;

   non avendo avuto alcun riscontro alla suddetta lettera, nell'esercizio della funzione di controllo riservata al Parlamento l'interrogante rinnova la richiesta di dati con il presente atto di sindacato ispettivo –:

   quali siano i dati sulla modalità di definizione dei procedimenti suddivisi per tipologia di reati, in particolare per quello che riguarda i reati contro la pubblica amministrazione;

   quale sia la percentuale di sentenze di appello in riforma delle sentenze di I grado;

   quale sia il tasso di accoglimento e rigetto delle richieste dei pubblici ministeri ai giudici per le indagini preliminari suddivise per tipologie (richieste di intercettazioni, proroga indagini, applicazione misure cautelari);

   quale sia il numero di istanze di riparazione per ingiusta detenzione rigettate dalle corti di appello;

   quale sia il numero di avvisi di garanzia notificati ogni anno e quanti di questi si traducono in un rinvio a giudizio o in una citazione diretta a giudizio.
(4-10593)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 25 gennaio 2022
nell'allegato B della seduta n. 632
4-10593
presentata da
costa

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame, l'interrogante domanda alla Ministra della giustizia «...quali siano i dati sulla modalità di definizione dei procedimenti suddivisi per tipologia di reati, in particolare per quello che riguarda i reati contro la Pubblica Amministrazione; quale sia la percentuale di sentenze di appello in riforma delle sentenze di I grado; quale sia il tasso di accoglimento e rigetto delle richieste dei Pubblici Ministeri ai Gip suddivise per diverse tipologie (richieste di intercettazione, proroga indagini e applicazione misure cautelari); quale sia il numero di istanze di riparazione per ingiusta detenzione rigettate dalle Corti di Appello; quale sia il numero di avvisi di garanzia notificati ogni anno e quanti di questi si traducano in un rinvio a giudizio o in una citazione diretta a giudizio...».
  Al riguardo occorre innanzitutto sottolineare che la direzione generale di statistica del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi di questo Dicastero ha fatto presente di non disporre dei dati relativi al tasso di accoglimento e di rigetto delle richieste interlocutorie avanzate dai pubblici ministeri ai Gip e al numero degli avvisi di garanzia notificati ogni anno.
  In relazione al numero delle istanze di riparazione per ingiusta detenzione rigettate dalle Corti di appello deve essere rimarcato che la legge del 16 aprile 2015 n. 47 recante «Modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali. Modifiche alla legge del 26 luglio 1975, n. 354 in materia di visita a persone affette da handicap in situazioni di gravità» ha previsto all'articolo 15 che «...il Governo, entro il 31 gennaio di ogni anno, presenta alle Camere una relazione contenente dati e rilevazioni statistiche relative all'applicazione, nell'anno precedente, delle misure cautelari personali, distinte per tipologie, con l'indicazione dell'esito dei relativi procedimenti, ove conclusi...» L'articolo 1 comma trentasettesimo della legge del 23 giugno 2017 n. 103, ad integrazione della disposizione sopra citata, ha esteso l'obbligo di informativa ricomprendendovi anche «...i dati relativi alle sentenze di riconoscimento del diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, pronunciate nell'anno precedente, con specificazione delle ragioni di accoglimento delle domande e dell'entità delle riparazioni, nonché i dati relativi al numero dei procedimenti disciplinari iniziati nei riguardi dei magistrati per le accertate ingiuste detenzioni, con indicazione dell'esito, ove conclusi...». Si allegano i dati del monitoraggio contenuti nella Relazione concernente l'anno 2020 (disponibili presso il servizio Assemblea), precisando che, quanto ai provvedimenti di riconoscimento del diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, la tabella indica, in relazione al solo anno 2020, il numero di domande accolte con provvedimenti non più soggetti a impugnazione nonché – in separata colonna – il numero complessivo delle domande per le quali è stata pronunciata ordinanza di accoglimento non definitiva.
  Si deve rilevare che nell'anno 2020 sono stati iscritti n. 1.108 procedimenti ai sensi degli articoli 314 e 315 del codice di procedura penale, di cui 143 a Napoli, 137 a Roma, 106 a Catanzaro e 101 a Reggio Calabria. Il numero dei procedimenti esauriti nel corso dell'anno 2020 è risultato di 935, inferiore rispetto al numero delle nuove iscrizioni. Tra i procedimenti definiti prevalgono nettamente le pronunce di rigetto (77 per cento) rispetto a quelle di accoglimento (23 per cento); si segnala, in controtendenza, il dato di Caltanissetta (88 per cento di accoglimenti su un numero complessivo di 8 procedimenti definiti), di Salerno (60 per cento di accoglimenti su un numero complessivo di 10 procedimenti definiti) e di Catanzaro (55 per cento di accoglimenti su 58 procedimenti definiti). Si sottolinea che la relazione al Parlamento riporta esclusivamente il dato delle domande accolte in quanto questo costituisce, ai fini della valutazione complessiva del fenomeno, il dato di interesse che ha ripercussioni anche patrimoniali, determinando la relativa spesa, dato in relazione al quale la pronuncia di rigetto risulta del tutto indifferente. Ed invero l'articolo 1 comma trentasettesimo della legge del 23 giugno 2017 n. 103 prevede che l'informativa debba riguardare «...i dati relativi alle sentenze di riconoscimento del diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, pronunciate nell'anno precedente, con specificazione delle ragioni di accoglimento delle domande e dell'entità delle riparazioni...».
  Nell'anno 2018 il numero di procedimenti iscritti ai sensi degli articoli 314 e 315 del codice di procedura penale era pari a 1.728 e il numero di quelli definiti a 1.935, di cui 879 accolti, 977 rigettati e 79 definiti in altro modo; nell'anno 2019 il numero di procedimenti iscritti ai sensi degli articoli 314 e 315 del codice di procedura penale era pari a 1.331 e il numero di quelli definiti a 1.445, di cui 666 accolti, 697 rigettati e 82 definiti in altro modo.
  Per quanto infine concerne i dati statistici relativi ai procedimenti definiti dalle sezioni dibattimento riguardanti i reati contro la pubblica amministrazione e le sentenze di appello di conferma o riforma delle sentenze di I grado si rimanda integralmente alla lettura dei prospetti contenuti nella nota redatta in data 15 ottobre 2021 dalla direzione generale di statistica del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi di questo Dicastero, apparendo in ogni caso utile sottolineare che le corti di appello riformavano le sentenze di primo grado nella misura del 36,3 per cento dell'anno 2018, del 34,4 per cento nell'anno 2019 e del 33,4 per cento nell'anno 2020; le Corti di assise di appello riformavano le sentenze di primo grado nella misura del 59,5 per cento nell'anno 2018, del 60,0 per cento nell'anno 2019 e del 61,5 per cento nell'anno 2020; e le sezioni per i minorenni delle Corti di appello riformavano le sentenze di primo grado nella misura del 39,1 per cento nell'anno 2018, del 38,3 per cento nell'anno 2019 e del 35,0 per cento nell'anno 2020. Inoltre, per quanto concerne l'esito dei procedimenti penali relativi ai reati contro la pubblica amministrazione, le sentenze di condanna emesse in primo grado nell'anno 2018 erano ricomprese tra il 63,5 per cento con riferimento al reato di istigazione alla corruzione e il 5,9 con riferimento al reato di corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio mentre le sentenze di assoluzione erano ricomprese tra il 47,9 per cento con riferimento al reato di abuso di ufficio e il 7,7 per cento con riferimento al reato di corruzione in atti giudiziari.

La Ministra della giustizia: Marta Cartabia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

danno