ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10546

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 583 del 27/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: GIACHETTI ROBERTO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 26/10/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 26/10/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10546
presentato da
GIACHETTI Roberto
testo di
Mercoledì 27 ottobre 2021, seduta n. 583

   GIACHETTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, convertito, con modificazioni dalla legge 25 giugno 2020, n. 70, ha disposto (con l'articolo 5, comma 1-bis) che: «A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, in relazione all'accresciuta esigenza di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti pubblici di carattere strategico, l'ufficio di cui all'articolo 162, comma 5, del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, assume la denominazione di Sezione centrale per il controllo dei contratti secretati e svolge, oltre alle funzioni ivi previste, anche il controllo preventivo di cui all'articolo 42, comma 3-bis, del regolamento di cui 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 novembre 2015, n. 5. (...) Con riferimento a quanto previsto dall'articolo 162, comma 5, secondo periodo, del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, la relazione è trasmessa al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica»;

   come riportato da diversi articoli di stampa nei giorni scorsi il Copasir ha approvato la «Relazione sulla disciplina per l'utilizzo di contratti secretati, anche con riferimento al noleggio dei diversi sistemi di intercettazione»;

   secondo i dati della relazione al Copasir sull'attività di controllo esercitata dalla Corte dei conti nel 2020 (131 atti esaminati, 100 registrati, per lo più del Ministero della difesa), il Comitato ha evidenziato «l'incompletezza delle informazioni rese da talune amministrazioni ed enti che denotano un quadro contrassegnato da lacune e carenze»;

   in particolare si rileva che, «a fronte della presumibile ponderosa attività delle procure anche in merito all'impiego di sistemi di intercettazione che vede l'ordinamento italiano tra i maggiori utilizzatori di tali strumenti, per il Ministero della giustizia sono stati registrati solo 6 atti (compresi 4 giacenti), di cui 4 riferiti al noleggio di sistemi di intercettazione per una sola sede di tribunale, a fronte di 140 tribunali sul territorio italiano»;

   dal 2018 le spese di intercettazione sono state inserite tra le spese di giustizia disciplinate dal testo unico del 2002; le attività di intercettazione sono dunque affidate a un soggetto privato con un conferimento d'incarico da parte del pubblico ministero e il relativo costo è considerato come una spesa di giustizia; tale affidamento è sottratto all'obbligo di controllo della Corte dei conti;

   la Ministra interrogata, in audizione al Copasir, ha segnalato l'esistenza di una sentenza della Cassazione che di fatto ha equiparato i contratti per le intercettazioni a quelli di una qualsiasi fornitura e ha rilevato che tale impostazione è in netto contrasto con le direttive europee del 2011, tant'è che la Commissione europea ha messo in mora l'Italia per non aver ottemperato «agli obblighi basati sull'assimilazione dei contratti per le intercettazioni a transazioni commerciali». Inoltre «l'esclusione di tali transazioni» impedisce alle società di noleggio «di esercitare i diritti previsti dalla direttiva stessa»;

   da tale scenario emergerebbero serie criticità e dubbi in tema di tutela informatica e sulla protezione e conservazione dei dati acquisiti con l'attività di intercettazione e captazione, in considerazione anche di quanto emerso nel corso delle inchieste Hacking team e Exodus –:

   se il Ministro interrogato, per quanto di competenza, intenda adottare con urgenza iniziative, anche a carattere normativo, volte a superare le criticità evidenziate, con particolare riferimento alla disciplina dell'affidamento del servizio di intercettazione, garantendo un controllo effettivo sui contratti stipulati;

   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare al fine di assicurare la compatibilità della normativa dell'ordinamento interno con la disciplina comunitaria in tema di affidamento del servizio di intercettazione, adeguandola ai parametri europei di protezione dei diritti fondamentali, con particolare riguardo alla privacy.
(4-10546)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione delle comunicazioni

contratto

direttiva comunitaria