ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10536

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 583 del 27/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: VIVIANI LORENZO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 27/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 27/10/2021
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 27/10/2021
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 27/10/2021
GERMANA' ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 27/10/2021
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 27/10/2021
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 27/10/2021
LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 27/10/2021
MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 27/10/2021
PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 27/10/2021
TARANTINO LEONARDO LEGA - SALVINI PREMIER 27/10/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 27/10/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10536
presentato da
VIVIANI Lorenzo
testo di
Mercoledì 27 ottobre 2021, seduta n. 583

   VIVIANI, GOLINELLI, BUBISUTTI, GASTALDI, GERMANÀ, LIUNI, LOLINI, LOSS, MANZATO, PATASSINI e TARANTINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il made in Italy alimentare è fondato sulla distintività dei territori, sulla biodiversità, sulle nostre eccellenze; il mercato dei cibi sintetici è in espansione e da tempo diverse multinazionali dell'industria alimentare stanno indirizzando verso questo settore importanti investimenti;

   il regolamento sui nuovi alimenti (regolamento (UE) n. 2015/2283) dispone che gli alimenti costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o colture di tessuti derivanti da animali, piante, microorganismi, funghi o alghe costituiscono una delle categorie di nuovi alimenti elencate nel regolamento;

   in seno al Parlamento europeo si è aperto un dibattito sulla modifica dell'attuale disciplina che regolamenta la denominazione di «carne», prevedendone la possibilità di impiego anche sui prodotti di origine vegetale o sintetica, in modo tale da permettere, a titolo di esempio, di chiamare «hamburger» una polpetta di soia o «salsiccia» un prodotto ottenuto da sintesi; tre italiani su quattro (75 per cento) bocciano l'arrivo sul mercato di carne sintetica ottenuta in laboratorio;

   al fine di non indurre in confusione il consumatore e per garantire che siano adeguatamente protette le produzioni di carni e derivati della carne, l'inclusione delle carni sintetiche e delle carni vegetali tra i nuovi alimenti, non può essere attuata in modo coerente senza prevedere una norma che chiarisca le modalità di etichettatura e l'espressa indicazione dell'origine sintetica o vegetale dell'alimento;

   l'Istat ha evidenziato che il settore degli allevamenti è stato colpito in modo notevole dagli effetti della pandemia anche a causa del diffondersi di numerose fake news sull'impatto degli allevamenti intensivi, accusati di essere responsabili dei problemi ambientali del nostro pianeta;

   gli allevamenti, infatti, sono sempre più accusati di essere grandi inquinatori più di ogni altra attività dell'uomo – trasporti e industria comprese – o di consumare enormi quantità di acqua. Al contrario la zootecnia è un mirabile esempio di economia circolare e di sostenibilità. Sugli allevamenti si è così aperta una sorta di «caccia alle streghe» tesa a demonizzare le produzioni animali, magari per favorire surrogati sintetici che godono di investimenti miliardari;

   secondo un recente studio McKinsey, la carne sintetica è destinata a diventare un business da 25 miliardi di dollari entro il 2030. Oggi il mondo della bistecca sintetica comprende meno di 100 start-up. Nel 2020, nonostante la pandemia, ha attirato circa 350 milioni di dollari in investimenti e dall'inizio di quest'anno è già arrivata ad altri 250 milioni. Sul settore si sono buttati alcuni tra i più grandi player internazionali del settore delle proteine animali;

   la frontiera del «cibo sintetico» si propone come l'ennesimo attacco alla filiera del made in Italy agroalimentare; si dimostra di voler cancellare le filiere agroalimentari, i nostri allevamenti, il nostro indotto, il nostro cordone ombelicale che lega la produzione agricola di eccellenza italiana alle nostre imprese di trasformazione centenarie ed ai nostri territori;

   è indispensabile affermare in tutte le sedi opportune il valore delle eccellenze agroalimentari del made in Italy, che sono l'espressione di un sistema alimentare basato sulla storia, sul rispetto della terra, sulla tutela del territorio, sul lavoro e sulle tradizioni dei nostri luoghi, che rendono unici i prodotti alimentari italiani per la loro qualità e genuinità –:

   quali iniziative intenda mettere in atto affinché venga affermata, a livello europeo, una posizione che blocchi la campagna denigratoria in atto nei confronti degli allevamenti e del consumo di carne e dei suoi derivati, a favore di un modello che invece promuove il consumo di cibi che non hanno un'origine animale ma vegetale o addirittura sintetica, al fine di tutelare, valorizzare e promuovere le eccellenze agroalimentari del made in Italy;
(4-10536)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

denominazione di origine

allevamento

prodotto agricolo