ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10490

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 579 del 21/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: PETTARIN GUIDO GERMANO
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 21/10/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/10/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/10/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/10/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10490
presentato da
PETTARIN Guido Germano
testo di
Giovedì 21 ottobre 2021, seduta n. 579

   PETTARIN. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la comunità linguistica friulanofona fa riferimento a una lingua retoromanza appartenente al ceppo ladino del quale costituisce la diramazione più numerosa in assoluto nel Friuli geografico e storico;

   secondo stime attendibili del Ministero dell'interno si contano circa 600.000 cittadini friulanofoni;

   tutti gli atti normativi di tutela linguistica del Consiglio d'Europa di Strasburgo si applicano anche alla tutela della minoranza linguistica friulana (Sentenza della Corte costituzionale n. 215 del 2013);

   alla minoranza friulana non vengono riconosciuti i medesimi diritti di cui già godono i francesi della Valle D'Aosta, i tedeschi e ladini del Tirolo, gli sloveni del Friuli Venezia Giulia;

   non ha alcun fondamento normativo l'idea di chi afferma che i friulani non siano una minoranza nazionale come quelle soprannominate, ma solamente una minoranza linguistica storica;

   la Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali, adottata dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa a Strasburgo il 1° febbraio 1995 sottoscritta e ratificata anche dall'Italia (legge n. 302 del 1997), ha equiparato il termine giuridico «minoranza nazionale» e quello di «minoranza linguistica»;

   il 29 aprile 2021 è scaduta e prorogata per 6 mesi la convenzione integrata tra Presidenza del Consiglio dei ministri e Rai per la trasmissione di programmi radiotelevisivi in lingua friulana che ha stabilito risorse aggiuntive rispetto al passato per un totale di 750 mila euro annui. Ma la programmazione televisiva Rai in lingua friulana, negli ultimi mesi; è stata particolarmente limitata, comprendendo per lo più la trasmissione di repliche, e solo recentemente si è avuta notizia di una produzione originale nuova in lavorazione. Né sono stati stipulati contratti per l'assunzione di personale dedicato, nonostante le richieste in tal senso formulate dai sindacati all'azienda;

   a titolo esemplificativo, il divario tra ladini e friulani, nello spazio concesso all'interno della programmazione televisiva della Rai, è enorme: a fronte del numero di cittadini di minoranza ladina (40.000) e di quella friulana (600.000), i primi possono usufruire di 366 ore annuali di trasmissioni radiofoniche contro 107 ore dei friulani, e ben 123 ore annuali di trasmissioni televisive contro solo 16. I ladini hanno notiziari nella loro lingua e i friulani no. Ed esiste una Rai Ladinia con 10 giornalisti, cosa che ai friulani è concesso solo sognare;

   la comunità linguistica friulanofona non si accontenta più delle briciole. Il friulano ha la stessa dignità delle altre lingue minoritarie presenti nel servizio pubblico radiotelevisivo, dignità riconosciuta dalla Costituzione italiana, dalle leggi statali ed europee. È tempo che la minoranza linguistica friulana veda riconosciuti i suoi diritti, in particolare all'informazione radiofonica e televisiva nella sua lingua. È una questione di giustizia e una battaglia di civiltà –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per garantire alla minoranza linguistica friulana le medesime tutele già assicurate alle altre minoranze linguistiche presenti sul territorio nazionale nel quadro del contratto di servizio con la RAI;

   se il Governo intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, in relazione agli atti convenzionali con la Rai in materia di minoranze linguistiche, affinché l'azienda assicuri l'adeguamento del servizio pubblico alle stanze delle minoranze linguistiche presenti nella regione Friuli Venezia Giulia, in relazione a quanto rappresentato in premessa, a tal fine destinando anche apposite risorse strumentali e finanziarie.
(4-10490)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

minoranza nazionale

lingua minoritaria

protezione delle minoranze