ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10410

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 574 del 11/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: GERMANA' ANTONINO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 11/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGANO ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 11/10/2021
MINARDO ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 11/10/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 11/10/2021
Stato iter:
04/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/02/2022
PATUANELLI STEFANO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/02/2022

CONCLUSO IL 04/02/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10410
presentato da
GERMANÀ Antonino
testo di
Lunedì 11 ottobre 2021, seduta n. 574

   GERMANÀ, ALESSANDRO PAGANO e MINARDO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il 30 settembre 2021 la direzione generale dello sviluppo rurale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha emanato il primo «decreto di approvazione degli elenchi dei progetti ammissibili e non ammissibili a finanziamento con fondi afferenti al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – Missione 2 Componente 4 (M2C4) – Investimento 4.3 – Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche»;

   da questo decreto risultano ammissibili al finanziamento 149 progetti (allegato 1), presentati da consorzi di bonifica ed enti irrigui, per un importo complessivo di investimenti pari a euro 1.620.138.829,24; inoltre, viene riportato l'elenco dei progetti definitivi ammissibili a finanziamento che rispettano i criteri di ammissibilità e selezione e che saranno ammessi a finanziamento a valere sui fondi del Pnrr solo se, al termine della verifica dei progetti esecutivi ammissibili, risultino risorse disponibili (allegato 2) con 10 progetti dal valore di euro 88.854.225,02 e infine l'elenco progetti non ammissibili al finanziamento, per un totale di 90 progetti dal valore complessivo di euro 962.930.511,76;

   i consorzi di bonifica della Sicilia hanno presentato progetti definitivi per il miglioramento della gestione delle risorse idriche destinate all'agricoltura – come da elenco caricato nella piattaforma Dania (Database nazionale degli investimenti per l'irrigazione e l'ambiente) la cui implementazione è in capo agli enti irrigui e alle regioni/pubbliche amministrazioni, è gestita dal Crea-Pb, ed è finalizzata alla raccolta e condivisione di informazioni relative a interventi infrastrutturali e alle relative proposte progettuali validate dalle rispettive regioni/pubbliche amministrazioni di appartenenza – che risultano inseriti nell'allegato 3 ovvero tra i progetti non ammissibili al finanziamento;

   nonostante il Pnrr preveda che buona parte delle risorse siano destinate alle regioni del Sud, e la Sicilia sia la zona più siccitosa d'Italia, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha escluso i consorzi di bonifica siciliani dai finanziamenti, adducendo, a quanto risulta all'interrogante, la motivazione che non ci siano le condizioni di finanziabilità con le risorse afferenti al Pnrr, nonostante i progetti presentati siano esecutivi, come previsto dai criteri di selezione; basta il mancato rispetto di uno solo dei 23 criteri per essere esclusi;

   notoriamente l'irrigazione è più necessaria e fondamentale dove le precipitazioni sono scarse e la Sicilia è una terra dove la siccità la fa da padrona e che si contraddistingue per le alte temperature e la desertificazione;

   i progetti presentati dalla regione Sicilia sono investimenti considerevoli – circa 360 milioni di euro – con i quali sarebbe stato possibile affrontare in modo strutturale il problema delle emergenze agricole legate ai cambiamenti climatici e per la regione Sicilia si sarebbe trattato di un contributo fondamentale per avviare il rilancio dell'economia dell'isola, in un'ottica di miglioramento della sostenibilità dei processi produttivi –:

   se non ravvisi la necessità di avviare un dialogo con la regione Sicilia per chiarire le motivazioni per le quali i progetti presentati dalla stessa siano stati esclusi da quelli ammissibili al finanziamento con fondi afferenti al Pnrr, nonché per valutare le esigenze e le necessità specifiche delle infrastrutture della Sicilia e individuare, quindi, criteri di valutazione più congrui alle caratteristiche della regione, in quanto questi rilevanti investimenti avrebbero potuto permettere di eseguire quei lavori utili per non far rimanere indietro la regione rispetto al resto d'Italia, con gravi danni per l'agricoltura e per l'intera economia dell'isola.
(4-10410)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 4 febbraio 2022
nell'allegato B della seduta n. 633
4-10410
presentata da
GERMANÀ Antonino

  Risposta. — In merito all'investimento 4.3 «Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche», con una dotazione di 880 milioni di euro, ricordo che i criteri di ammissibilità per ottenere il finanziamento con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sono 23.
  Per essere ammessi, i progetti devono soddisfare tutti i 23 criteri previsti, nessuno escluso. Pertanto, se anche un solo criterio non è soddisfatto, il progetto non può essere ammesso al finanziamento europeo.
  Per l'individuazione delle tipologie e delle caratteristiche degli interventi da finanziare, è stato necessario rispettare tutte le limitazioni e le direttive imposte agli Stati membri dalla Commissione europea e contenute nel Pnrr, con specifico riguardo alla tempistica di realizzazione e gli aspetti di tutela ambientale.
  Il Pnrr quindi, si configura come uno strumento finanziario da gestire differentemente dagli strumenti nazionali, nel rispetto degli obblighi che il fondo impone.
  Ai fini dell'individuazione degli interventi da finanziare sono stati adottati una serie di criteri tecnici, tali da consentire di effettuare una selezione di investimenti che supportino anche il perseguimento degli obiettivi della direttiva quadro acque (Dqa), individuabili sulla base delle informazioni catalogate in DANIA, la banca dati finanziata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e gestita dal Crea, definendo:

   criteri di ammissibilità, senza i quali non è possibile accedere alla selezione;

   criteri di selezione, per poter effettuare un ordinamento tra i progetti in caso di richiesta superiore al budget disponibile o come soglie minime per accedere al finanziamento.

  Tali criteri sono stati individuati tenendo presente:

   la pertinenza del progetto con le azioni finanziate dall'intervento;

   il livello di cantierabilità e la tempistica di realizzazione dei progetti coerente con i tempi del Pnrr, l'avanzamento progettuale dell'intervento, preferendo progetti esecutivi e con tempi di realizzazione compatibili con il Pnrr stesso;

   la strategicità regionale dell'intervento, ossia l'importanza dello stesso secondo le Autorità regionali, preferendo quelli ritenuti di maggiore strategicità territoriale;

   l'adempienza agli obblighi di quantificazione e monitoraggio dei volumi irrigui;

   l'efficacia di progetto nel raggiungimento dei target;

   l'incidenza sugli obiettivi ambientali di cui alle linee guida per la compilazione del Pnrr e al testo del regolamento comunitario sulla tassonomia delle attività eco-compatibili.

  Nella stesura dei criteri è stato seguito un iter partecipativo che ha coinvolto tutti i potenziali concorrenti e le regioni di appartenenza, volto alla condivisione della procedura adottata da questo Dicastero.
  A tal fine, il 23 giugno 2021, su iniziativa del Ministero, è stato organizzato uno specifico incontro divulgativo volto a far conoscere a tutti i soggetti beneficiari le modalità di utilizzo delle risorse destinate al finanziamento degli investimenti nel settore delle infrastrutture irrigue messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
  Successivamente, con comunicazione del 25 giugno 2021, i criteri di scelta proposti sono stati trasmessi alle regioni e province autonome per la preventiva condivisione, cui ha fatto seguito, in data 23 settembre 2021, l'approvazione in Conferenza Stato regioni dal tavolo tecnico e la relativa pubblicazione sul sito istituzionale.
  Recepite le pertinenti osservazioni delle regioni e province autonome, nel rispetto del
timing fissato nel Pnrr i criteri sono stati adottati con decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali n. 299915 del 30 giugno 2021, termine essenziale entro il quale era prevista l'adozione degli stessi da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
  Nella valutazione dell'ammissibilità dei progetti candidati dagli enti irrigui, al fine di evitare ogni tipo di difficoltà e di facilitare le procedure di implementazione delle informazioni nella banca dati DANIA, sono stati forniti tutti i chiarimenti richiesti mediante la costituzione di un apposito servizio «
Help desk» e la pubblicazione di 118 Faq sui siti istituzionali del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Crea.
  In particolare, per la regione Sicilia, alla data del 25 settembre 2021 risultavano caricati nella banca dati DANIA 61 progetti, di cui solo 32 progetti candidati da enti della regione siciliana su fondi del Pnrr, uno di questi ultimi peraltro già «
Finanziato», secondo l'informazione resa dallo stesso ente, per un importo progettuale totale di 422.752.170,66 euro.
  Con riferimento poi al mancato inserimento dei progetti della regione siciliana nell'elenco dei progetti ammissibili, preciso che nessuno dei 31 progetti di investimento presentati dai consorzi di bonifica della regione siciliana ha rispettato tutti i criteri previsti per la selezione dei progetti irrigui sul Pnrr.
  Riporto nel dettaglio le motivazioni di rigetto dei 31 progetti presentati da enti siciliani:

   per 27 progetti non è stata inserita la data della verifica del progetto (criterio A16);

   per 25 progetti non è stata inserita l'area efficientata dall'intervento (criterio A8);

   per 24 progetti non è stata inserita la verifica del progetto (criterio A15);

   per 23 progetti non sono stati inseriti i valori dei misuratori (criterio A7);

   per 19 progetti non si è indicato lo stato relativo al procedimento della Via, mentre per un altro è stato inserito il valore «Parere da acquisire entro 6 mesi» (criterio A20);

   per 19 progetti l'indicazione sulle autorizzazioni del progetto era errata oppure assente (criterio A21: campo vuoto per 14 progetti; valorizzato con la voce «Da acquisire o da rinnovare entro 2 anni» per 4 progetti; valorizzato con la voce «Non acquisite» per un progetto);

   per 18 progetti non è stata indicata la verifica del Cta (criteri A13 e A14);

   per 12 progetti non è stata indicata la durata dei lavori, mentre per altri 5 tale durata era superiore ai 30 mesi (criterio A12);

   per 12 progetti non è stata indicata la data di progettazione, mentre per altri 2 progetti tale data era antecedente al 2016 (criterio A11);

   per 14 progetti non è stato indicato l'anno ultimo di aggiornamento dei prezzi (criterio A19);

   per 13 progetti non è stato indicato lo stato della concessione di derivazione (criterio A17);

   per 3 progetti è stata inserita come tipologia intervento «manutenzione straordinaria», mentre per un altro progetto è stato inserito «nuova opera» (criterio A5);

   per 3 progetti è stato indicato «altro» come scopo specifico prevalente, mentre per un altro non è stato indicato alcuno scopo (criterio A6);

   3 progetti avevano come livello progettuale «progetto di fattibilità» (criterio A10);

   per 2 progetti l'importo dell'intervento era inferiore alla soglia dei 2 milioni di euro (criterio A3);

   per 2 progetti la finalità dell'intervento era «ambiente» (criterio A4);

   per 2 progetti la nuova superficie irrigata era maggiore di zero (criterio A9);

   infine, per 2 progetti non era stata indicata la priorità di intervento regionale (criterio A23).

.

  Da ultimo informo che, in data 14 ottobre 2021, si è tenuto un incontro con l'assessore all'agricoltura della regione siciliana, avente ad oggetto lo specifico tema dei progetti siciliani e la possibilità di finanziare alcuni dei progetti proposti, sempreché, all'esito della verifica e accertamento degli elaborati progettuali, si riscontri la rispondenza degli stessi ai criteri di ammissibilità e selezione adottati da questa Amministrazione.
  Tale possibilità potrà essere concretamente valutata alla luce della sopravvenuta disposizione legislativa di cui all'articolo 6-
bis della legge n. 108 del 29 luglio 2021 – introdotta in sede di conversione del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, recante «Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure», che dispone, quale preciso adempimento delle amministrazioni, quello di garantire che «...in sede di definizione delle procedure di attuazione degli interventi del Pnrr almeno il 40 per cento delle risorse allocabili territorialmente, anche attraverso bandi, indipendentemente dalla fonte finanziaria di provenienza, sia destinato alle regioni del Mezzogiorno».
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali: Stefano Patuanelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione regionale

piano di finanziamento

rilancio economico