ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10370

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 573 del 06/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 05/10/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 05/10/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10370
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Mercoledì 6 ottobre 2021, seduta n. 573

   CIRIELLI. — Al Ministro della difesa, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   Matteo Vanzan era un caporale del Lagunari, gruppo militare specializzato nel combattimento terrestre e nella condotta di operazioni anfibie e azioni anfibie autonome;

   nel quadro della lotta internazionale al terrorismo, nel marzo 2003, una coalizione guidata dagli Stati Uniti aveva intrapreso l'operazione «Iraqui Freedom» (Oif) in Iraq per il rovesciamento del regime di Saddam Hussein;

   a seguito della sconfitta delle forze irachene, il 1° maggio 2003 iniziò la fase «post conflitto» che si poneva come obiettivo la creazione delle condizioni indispensabili allo sviluppo politico, sociale ed economico del Paese;

   in tale contesto l'Italia con finalità di peacekeeping (mantenimento e salvaguardia della pace) e ricostruzione dell'Iraq dal 15 luglio del 2003 sino al 1° dicembre 2006 autorizzò l'operazione denominata «Antica Babilonia», inviando un proprio contingente militare interforze dislocato nel sud del Paese, con base principale a Nassiriya, sotto la guida inglese;

   Antica Babilonia ha visto l'avvicendarsi di circa 30 mila soldati italiani schierati nella provincia del Dhi Quar, e tra di essi c'era il caporale Vanzan che perse la vita il 17 maggio del 2004 mentre difendeva la base italiana «Libeccio» dall'attacco di un gruppo terroristico sciita;

   lo Stato ha conferito al giovane militare una promozione postuma (a caporal maggiore) e la croce d'onore, onorificenza riservata alle vittime di atti di terrorismo o degli atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all'estero;

   Vanzan aveva solo 22 anni quando perse la vita per servire la propria Nazione e, ad oggi, a 17 anni da quei tragici eventi, l'Inps ha negato ai familiari della vittima il Trattamento di fine servizio (Tfs), equivalente del Tfr per i dipendenti pubblici/privati, poiché quando Matteo partì da Camponogara, nel Veneziano, per andare in missione di pace in Iraq, era un «volontario in ferma breve»;

   l'Ente pubblico di previdenza sociale, in particolare, come riporta Tgcom24, è convinto che «il militare, volontario in ferma breve all'epoca del decesso, non possa essere considerato titolare di un rapporto di impiego e non abbia perciò titolo all'erogazione del Tfs»;

   la famiglia si è rivolta al Tribunale amministrativo regionale, per chiedere la condanna dell'ente al pagamento dell'emolumento;

   in altri termini, se da un lato ai militari in ferma breve, oggi sostituiti dai volontari in ferma prefissata, sono riconosciuti i contributi previdenziali come a qualsiasi lavoratore, benché precario, dall'altro, per i medesimi, non sembrerebbe prevista l'elargizione del trattamento di fine rapporto (o servizio);

   il fondamento dell'indirizzo sopra riportato, invero, è da individuarsi nella circolare Inps n. 96 del 4 agosto 2014 che, relativamente alla valorizzazione del servizio ai fini della buonuscita tramite riscatto oneroso, ribadisce che l'articolo 1, comma 3, del decreto del presidente della Repubblica 29 dicembre 1973 n. 1032 prevede il diritto alla buonuscita dei militari delle forze armate e dei corpi di polizia in servizio permanente o continuativo, mentre i periodi precedenti al servizio permanente possono essere valorizzati ai fini dell'indennità di buonuscita tramite riscatto oneroso a carico dell'iscritto dopo il passaggio nei ruoli (articolo 1909 del decreto legislativo 15 marzo 2010 n. 66);

   appare assolutamente inaccettabile che lo Stato consenta una tale sperequazione mortificando le legittime aspettative dei genitori di Matteo Vanzan, già privati della vita del figlio, morto in missione per servire la Nazione;

   occorre intervenire per colmare un vulnus legislativo che si trascina da anni, garantendo – sempre e al di là del passaggio nel ruolo permanente – ai militari in ferma prefissata, impegnati oggi, in maniera ancor più rilevante, in missioni strategiche come ad esempio «Operazione strade sicure», una indennità di buona uscita da equipararsi al Tfs riconosciuto ai militari in ruolo permanente –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, e considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare, anche a carattere normativo, al fine di prevedere il riconoscimento di una indennità di buona uscita per i volontari in ferma prefissata che non siano transitati al ruolo permanente anche in considerazione dei più recenti impegni dei militari in parola sia nell'«Operazione strade sicure» che nelle missioni internazionali.
(4-10370)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

personale militare

gruppo religioso