Legislatura: 18Seduta di annuncio: 570 del 23/09/2021
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/09/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 23/09/2021
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/09/2021 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/09/2021 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 29/09/2021
CIABURRO e CARETTA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
come denunciato da alcune associazioni di rappresentanza di categoria, l'arresto dei flussi commerciali internazionali a causa della crisi pandemica da Covid-19 ha incrementato il valore ed i flussi relativi ai prodotti «Italian sounding» e legati a falsificazioni di prodotti Made in Italy a oltre 100 miliardi di euro;
nel contesto pandemico, infatti, i produttori di falsi Made in Italy, da quelli appartenenti ai Paesi più ricchi a quelli emergenti, hanno approfittato della crisi per sostituire i prodotti italiani, assenti negli scaffali di molti Paesi durante la pandemia, con prodotti falsificati a basso costo;
sempre secondo i predetti dati, la diffusione di questi prodotti è tale che almeno l'85 per cento degli italiani che hanno fatto almeno una vacanza all'estero si sono imbattuti in un prodotto alimentare falsificato;
i prodotti così falsificati sono innumerevoli, da Australia a Brasile, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Messico, Stati Uniti, Sudafrica, con nomi come «Tortellonis», «Caccio Cavalo», «Reggianito» ed altre inqualificabili amenità;
il risultato finale è che più di due prodotti agroalimentari italiani su tre, nel mondo, sono falsi senza alcun legame economico o produttivo con il nostro Paese, e proprio in tal senso la lotta al falso Made in Italy può portare, si stima, fino a 300.000 nuovi posti di lavoro e relativo indotto;
un esempio classico sono i ristoranti «italiani» all'estero, dove spesso e volentieri sono serviti ingredienti e prodotti falsificati;
proprio in tal senso, il contributo della produzione agroalimentare Made in Italy a denominazione di origine alle esportazioni e alla crescita del Paese potrebbe essere nettamente superiore se dagli accordi commerciali internazionali emergessero forti strumenti a contrasto della contraffazione internazionale –:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali strategie ed iniziative, anche alla luce di quanto esposto in premessa, intenda intraprendere per arrestare e stroncare il fenomeno dell'Italian Sounding, anche promuovendo l'istituzione di tavoli di lavoro europei ed internazionali e adottando iniziative di competenza per prevedere apposite clausole nei trattati di scambio internazionale anche in fase di negoziazione.
(4-10303)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):traffico illecito
denominazione di origine
produzione nazionale