ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10273

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 567 del 20/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/09/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/09/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/09/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/09/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10273
presentato da
ASCARI Stefania
testo di
Lunedì 20 settembre 2021, seduta n. 567

   ASCARI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'interno, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:

   a inizio febbraio 2021, l'Agenzia italiana del farmaco aveva dichiarato che tutte le persone presenti sul territorio italiano dovessero essere vaccinate, indipendentemente dal possesso o meno di documenti di identità, permesso di soggiorno, tessera sanitaria o codice fiscale (https://www.redattoresociale.it);

   alcune regioni hanno così aperto le prenotazioni del vaccino anti Covid-19 alle persone immigrate irregolari, senza documenti e non iscritte al servizio sanitario tramite il codice Stp (Straniero temporaneamente presente) che viene rilasciato dalle aziende sanitarie ai cittadini extra-Unione europea temporaneamente presenti in Italia, e che dà diritto all'assistenza sanitaria. Altre regioni prevedono il rilascio anche dei codici Eni (Europeo non iscritto), Psu (Permesso di soggiorno umanitario) e la registrazione con i propri dati, in altre invece si accede solo con Spid, tessera sanitaria, e codice fiscale;

   pare però sussistano diverse criticità sia nell'accesso al sistema di prenotazione del vaccino, che nel rilascio del cosiddetto green pass a chi ha già fatto il vaccino. In particolare, alcuni non riescono a prenotarsi per problemi linguistici o non hanno gli strumenti per accedere al portale e altri, invece, che si sono vaccinati, non riescono a scaricare la certificazione verde dal sito del Ministero della salute. Il sistema informatico, al quale si accede con il link che ogni vaccinato riceve tramite sms o via e-mail, non riconosce il codice Stp per gli Stranieri temporaneamente presenti, che viene dato agli irregolari per accedere alle prestazioni sanitarie;

   ad incorrere in queste difficoltà si stima siano più di 700 mila persone: ci sono 500 mila migranti irregolari (stima Ismu 2020), alcune decine di migliaia di cittadini comunitari non residenti che lavorano saltuariamente e sono in condizioni di fragilità sociale, circa 55 mila persone senza dimora, oltre ai minori stranieri non accompagnati e 220 mila migranti che, nel 2020, hanno fatto domanda di regolarizzazione;

   non ci si può dimenticare che molti stranieri irregolari lavorano, anche se purtroppo in nero, e sono parte integrante della nostra società. Alcuni vivono in questa condizione perché magari hanno perso un lavoro in regola;

   molte associazioni del mondo del volontariato hanno posto, più volte, siffatta problematica all'attenzione delle istituzioni, ma la situazione, allo stato attuale, non pare ancora essere stata risolta come ribadisce la stessa Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) che propone una tessera «TPC» (Tessera prevenzione Covid) per i migranti, per superare le barriere burocratiche oggi esistenti (https://www.lentepubblica.it);

   bisognerebbe, inoltre, creare percorsi ordinari attraverso i portali regionali e percorsi specifici e personalizzati con l'aiuto dei servizi sociali dei comuni, del Terzo settore e del privato sociale;

   diversi studi e rapporti hanno mostrato come la pandemia abbia reso ancora più difficili le condizioni di vita delle persone migranti;

   da tempo, l'Organizzazione mondiale della sanità e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie rimarcano l'importanza di garantire l'accesso alle vaccinazioni anche a rifugiati, richiedenti asilo e migranti irregolari, come parte integrante dei servizi di assistenza sanitaria forniti ai migranti al loro arrivo;

   già prima della pandemia, il Piano nazionale della prevenzione vaccinale si proponeva di «contrastare le disuguaglianze promuovendo interventi vaccinali nei gruppi di popolazioni marginalizzati o particolarmente vulnerabili». Tra questi erano inclusi «gli immigrati, soprattutto se irregolari, e i rifugiati, ma anche le diverse etnie di popolazioni nomadi e i “soggetti senza fissa dimora”»;

   ora, escludere queste categorie a rischio dalla vaccinazione anti-Covid si porrebbe in contrasto sia con le prescrizioni delle organizzazioni sanitarie internazionali, sia con gli obiettivi dei precedenti piani vaccinali italiani;

   la vaccinazione è un diritto di tutti, in un Paese dove la Costituzione riconosce la salute come un diritto fondamentale dell'individuo. Vaccinare i migranti, regolari e non, rappresenta sia una questione di equità che una questione afferente alla tutela della salute collettiva. Tra l'altro, lasciare indietro i più vulnerabili ed emarginati offrirebbe a Sars-CoV-2 un lasciapassare per continuare a circolare non solo tra le comunità meno protette, ma nell'intera società –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra esposti, e quali iniziative ritenga opportuno adottare – anche in raccordo con le singole regioni – per provvedere, con urgenza, ad aprire la vaccinazione nei confronti degli immigrati irregolari, che hanno delle difficoltà a vaccinarsi così come sopra descritto in premessa, secondo i medesimi criteri applicati alla popolazione regolarmente residente, affinché tutti coloro che si trovano, anche temporaneamente, sul territorio nazionale, possano accedere in condizioni di eguaglianza al vaccino anti-Covid;

   quali iniziative intenda adottare per risolvere le problematiche di cui in premessa relative al rilascio del green pass per chi si è già vaccinato.
(4-10273)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione delle malattie

migrazione illegale

vaccino