ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10259

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 566 del 17/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: ZUCCONI RICCARDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/09/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/09/2021
Stato iter:
17/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2021
TODDE ALESSANDRA VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/12/2021

CONCLUSO IL 17/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10259
presentato da
ZUCCONI Riccardo
testo di
Venerdì 17 settembre 2021, seduta n. 566

   ZUCCONI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   lo stabilimento Sanac di Massa nasce nel 1972 all'interno del polo industriale di Massa-Carrara, posizione strategica grazie alla vicinanza sia delle cave di dolomite e del porto di Marina di Carrara sia dei poli siderurgici di Piombino e di Genova-Coregliano;

   questo stabilimento è uno delle quattro unità produttive del Gruppo Sanac S.p.a, unitamente alla sede di Gattinara (VC), Grogastu (CA) e Vado Ligure (SV);

   come altri stabilimenti Sanac anche quello di Massa divenne di proprietà del Gruppo Riva nel 1995, in concomitanza con l'acquisto della società Ilva spa di cui Sanac faceva parte;

   l'impianto di Massa risulta strategicamente importante poiché è l'unico degli stabilimenti Sanac a produrre refrattari per il sistema di spillaggio a «cassetto» per siviera, un sistema brevettato e completamente progettato nello stesso stabilimento di Massa, oltre a essere l'unico a offrire assistenza tecnica per tale sistema;

   tra i più grandi produttori ed esportatori europei di prodotti refrattari silico-alluminosi e magnesitici resin bonded, formati e non formati (masse a spruzzo, pestellabili, e altro) per l'industria siderurgica, il sito di Massa produce anche formati speciali per convertitore, forno elettrico e siviera, (quali tappi porosi e blocchi di bussaggio) progettati secondo le esigenze del cliente;

   attualmente il Gruppo Sanac Spa conta al suo interno 335 dipendenti, di cui 103 solo nello stabilimento di Massa;

   in ragione delle notevoli problematiche, anche giudiziarie, del Gruppo Riva e dell'impianto di Taranto, Sanac Spa ha subito un importante calo di ordini ed è entrata in amministrazione controllata Sai marzo 2015 e gestita da commissari;

   a seguito di un bando di gara pubblica e di un decreto del Ministero dello sviluppo economico, nel marzo 2019 Sanac Spa è stata aggiudicata ad ArcelorMittal (poi Acciaierie d'Italia - ADI), ma tale iniziativa imprenditoriale non ha avuto alcuno sviluppo concreto;

   dopo circa 30 mesi, infatti, Acciaierie d'Italia non ha ancora provveduto a firmare il contratto per l'acquisizione della società. Nel corso dei mesi Acciaierie d'Italia ha sempre chiesto di prorogare la firma del contratto senza mai arrivare alla definizione dello stesso. Il 30 settembre prossimo, però, scadrà la fideiussione e il termine ultimo per l'acquisizione della società;

   la mancata definizione dell'acquisto di Sanac Spa comporterebbe l'apertura di un nuovo bando di gara, lasciando nello sconcerto e nell'incertezza un'azienda e i tanti operai che ci lavorano;

   a rendere ancora più paradossale l'intera situazione, vi è il fatto che dallo scorso giugno Sanac SpA non riceve più ordini di materiale refrattario da parte di Acciaierie d'Italia, che rappresenta circa il 60 per cento della produzione. Questo sembra accadere in quanto ADI si sta approvvigionando da competitor stranieri. Tutto ciò è inaccettabile se si considera che la stessa Acciaierie d'Italia è compartecipata da Invitalia, dunque dallo Stato italiano –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare per garantire un futuro industriale a Sanac SpA e scongiurare il ricorso alla cassa integrazione per i 335 lavoratori (103 solo a Massa) a partire dal mese di ottobre 2021.
(4-10259)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 17 dicembre 2021
nell'allegato B della seduta n. 617
4-10259
presentata da
ZUCCONI Riccardo

  Risposta. — L'atto in parola riguarda la situazione occupazionale e produttiva dell'impresa Sanac, in amministrazione straordinaria, e in particolare la situazione dello stabilimento di Massa. A riguardo, sentita anche la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare si evidenziano i principali momenti che hanno interessato la vicenda.
  Arcelor Mittal Italy Holding S.r.l. (Amih) ha presentato in data 5 dicembre 2018 un'offerta vincolante che, all'esito del procedimento di gara, ha determinato l'aggiudicazione dei complessi aziendali di Sanac alla stessa Amih, previo decreto autorizzativo assunto dal Mise in data 12 marzo 2019. Successivamente, con lettera del 21 marzo 2019 i Commissari Straordinari hanno comunicato tale assegnazione ad Amih invitando quest'ultima a formalizzare il contratto di cessione secondo il modello allegato all'offerta vincolante.
  Per circa due anni Amih ha chiesto di rinviare la data di sottoscrizione del contratto di cessione adducendo ragioni organizzative, prorogando le garanzie prestate e dichiarando espressamente di mantenere fermi i termini e le condizioni di acquisto di cui all'offerta vincolante.
  Al fine di assicurare il buon esito dell'operazione, i commissari straordinari hanno di volta in volta acconsentito a tali richieste di proroga.
  In data 25 giugno 2021, Sanac in AS ha invitato Amih ad indicare due o più date per la stipula del contratto di cessione entro il termine del 30 giugno 2021.
  In data 21 luglio 2021, i commissari straordinari – preso atto dell'inadempimento di Amih agli obblighi assunti con l'offerta vincolante – hanno provveduto a escutere la fideiussione (prestata da Bnl per euro 1.000.000,00) posta a garanzia degli obblighi assunti con l'offerta vincolante.
  Successivamente, Amih ha informato la Bnl e Sanac dell'avvio di trattative per addivenire a una composizione bonaria della controversia.
  In data 31 luglio 2021, le parti hanno sottoscritto un accordo, di cui la Bnl ha espressamente preso atto, e per effetto del quale:
  il pagamento dell'importo di euro 1.000.000,00 veniva sospeso fino al 30 settembre 2021, per dar modo alle parti di verificare la possibilità di raggiungere, entro tale data, un accordo transattivo sulla lite insorta a seguito della mancata stipula del contratto di cessione;
  in caso di mancato raggiungimento di un accordo transattivo entro il predetto termine, la Bnl avrebbe provveduto al pagamento del suddetto importo.
  A tal proposito, i commissari straordinari hanno riferito che non è stato possibile, nonostante le interlocuzioni intercorse, raggiungere alcun accordo con Amih in merito al perfezionamento dell'acquisizione dei complessi aziendali.
  Allo scopo di non pregiudicare la possibilità di attuare il programma di cessione – considerati anche i tempi non brevi e le incertezze di qualunque iniziativa giudiziaria – i commissari straordinari hanno riferito di aver dunque presentato istanza al comitato di sorveglianza per l'acquisizione del parere relativamente all'avvio di una nuova procedura competitiva per la cessione dei complessi aziendali di Sanac, ai fini del rilascio dell'autorizzazione di competenza del Ministero.
  Al contempo, i commissari straordinari si sono riservati ogni azione nei confronti di Amih anche in base a quello che sarà l'esito della nuova procedura competitiva che sarà espletata.
  All'esito di quanto verificatosi, Bnl, nel frattempo, ha provveduto al pagamento dell'importo di Euro 1.000.000,00 oggetto di escussione.
  Quanto invece ad Acciaierie d'Italia (da ora anche Adi), si informa che tale società, dal gennaio 2020 sino ad aprile 2021, ha effettuato pagamenti con cadenza periodica, in modo non correlato ai decreti ingiuntivi che le sono stati via via notificati.
  Per effetto di tali pagamenti – che, secondo quanto comunicato dai Commissari, sono stati parziali, irregolari e sempre tardivi rispetto alle scadenze naturali – Sanac ha potuto comunque far fronte alle proprie esigenze di cassa, seppure con molte difficoltà.
  Tuttavia, a partire dalla metà di aprile 2021, Adi ha interrotto i pagamenti. Sanac, d'altro canto, ha continuato regolarmente a consegnare i prodotti refrattari ad Adi onorando i propri impegni contrattuali.
  Al suddetto quadro va aggiunto che, in data 29 giugno 2021, la stessa si è vista costretta a presentare un ricorso ex articolo 700 del codice di procedura civile nei confronti di Adi presso il tribunale di Milano, in quanto la propria situazione finanziaria si era notevolmente aggravata, sempre in ragione degli ingiustificati inadempimenti dell'Adi ai propri obblighi di pagamento.
  In data 8 luglio 2021 si è tenuta l'udienza del ricorso ex articolo 700 del codice di procedura civile davanti al giudice del tribunale di Milano.
  Successivamente, Adi ha provveduto a effettuare pagamenti per un totale di circa 21 milioni di euro e, al momento, secondo quanto rappresentato, la situazione della liquidità di cassa di Sanac si è sostanzialmente assestata.
  Malgrado ciò, resterebbero ancora da incassare consistenti somme relative a fatture già scadute, con un dato pari a circa 4,5 milioni di euro al 20 settembre 2021, ed in sensibile crescita; in relazione a ciò Sanac, dopo aver effettuato i dovuti solleciti, provvederà, se necessario, a nuove azioni esecutive nei confronti di Adi.
  Per quanto riguarda gli aspetti di tipo operativo, a partire dalla metà del mese di giugno 2021, si è registrata la mancata ricezione di nuovi ordini. A fronte di tale preoccupante situazione, l'attività dei quattro stabilimenti della società potrebbe subire una consistente riduzione già dalla prima settimana di novembre (con possibile ricorso agli ammortizzatori sociali nei confronti del personale).
  Da ultimo, nei giorni scorsi informalmente i commissari straordinari hanno comunicato di aver dato mandato ai legali che assistono la Società di avviare delle iniziative nei confronti di Adi per far perseguire gli illeciti contrattuali ed extracontrattuali che si sono verificati.
  In conclusione, si rappresenta il mio impegno, per quanto di competenza, a continuare a monitorare la vicenda in oggetto, al fine di garantire a Sanac una continuità produttiva e la tutela dei lavoratori coinvolti.
  

La Viceministra dello sviluppo economico: Alessandra Todde.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto

materiali refrattari

industria siderurgica