ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10249

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 566 del 17/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: FANTINATI MATTIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/09/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 17/09/2021
Stato iter:
29/04/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2022
SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 29/04/2022

CONCLUSO IL 29/04/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10249
presentato da
FANTINATI Mattia
testo di
Venerdì 17 settembre 2021, seduta n. 566

   FANTINATI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   l'Italia ha nel tempo finanziato, nell'ambito della cooperazione internazionale, attività di assistenza umanitaria nei campi profughi saharawi;

   il Commissario Lenarčič ha dichiarato che l'Unione europea fornisce 9 milioni di euro all'anno in aiuti umanitari ai campi saharawi a Tindouf, in Algeria;

   il Fronte Polisario, l'autorità che rappresenta il popolo saharawi a livello internazionale, gestisce o fruisce di diversi fondi frutto della cooperazione internazionale e ha la responsabilità in merito alla gestione dei summenzionati campi profughi;

   ci sono state accuse di frodi nella gestione degli aiuti internazionali, e la situazione umanitaria nei campi profughi saharawi potrebbe facilitare le infiltrazioni di gruppi jihadisti attivi nell'area;

   il giornale web «ex Partibus» ha dato notizia il 3 luglio 2020 che la Commissione per lo sviluppo del Parlamento Europeo ha affrontato ufficialmente il 2 luglio, il caso della sottrazione degli aiuti umanitari destinati alle popolazioni nei campi di Tindouf, nel territorio algerino in un'audizione del Commissario Lenarčič tenutasi al Parlamento europeo a Bruxelles;

   il 7 luglio 2020, il giornale web «Notizie geopolitiche» informa che il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria, GTDA/ONU, ha pubblicato la sua posizione sulla denuncia di un oppositore della leadership polisaria, El Fadel Breica;

   il 23 luglio, il «North Africa Post» rende noto che 295 Ong attive nel campo dei diritti umani hanno inviato una lettera al Commissario Onu per i diritti umani Micheile Bachelet denunciando le condizioni nei campi saharawi;

   nel gennaio 2015, Agence France Presse/Le Monde ha ottenuto un rapporto pubblicato dall'Ufficio antifrode dell'Unione (Olaf) che ha rivelato l'appropriazione indebita «ben organizzata, lunga anni» da parte del Fronte Polisario degli aiuti umanitari designato per i profughi saharawi;

   in data 29 dicembre 2020, l'allora Vice Ministra Emanuela C. Del Re ha deliberato la concessione di un contributo di emergenza del valore di 500.000 euro al Programma alimentare mondiale (Pam) e un ulteriore contributo di 500.000 euro al Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) per attività nei campi rifugiati Saharawi in Algeria –:

   se il Ministro interrogato preveda di adottare iniziative per finanziare anche nel 2021 organizzazioni internazionali attive nei campi rifugiati saharawi e se sia a conoscenza dei meccanismi di monitoraggio posti in essere dalle organizzazioni internazionali che ricevono i finanziamenti per evitare una diversione dei fondi in favore di enti diversi da quelli finanziati.
(4-10249)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 29 aprile 2022
nell'allegato B della seduta n. 684
4-10249
presentata da
FANTINATI Mattia

  Risposta. — L'Italia segue da vicino la questione del Sahara Occidentale e presta particolare attenzione alla condizione del popolo saharawi nei campi rifugiati di Laayoune e Aswerd presso Tindouf, in Algeria. Siamo ben consapevoli delle criticità che affrontano quotidianamente i rifugiati saharawi, in un'area con un clima estremamente inospitale, dove è elevato il rischio di insicurezza alimentare e l'accesso ai servizi di base resta ancora limitato. Con tale consapevolezza, sosteniamo da anni le organizzazioni internazionali che operano a loro favore attraverso l'erogazione di circa 1 milione di euro all'anno per progetti di Unicef e Programma alimentare mondiale (Pam). Per il 2021, è stato autorizzato un contributo di 500.000 euro a favore del Pam ed approvato un contributo del medesimo ammontare per un'iniziativa di Unicef incentrata sull'istruzione e l'assistenza sanitaria di qualità a favore dei minori saharawi.
  Tale sostegno finanziario si pone in linea di continuità con quanto stanziato nel 2019 e nel 2020, principalmente a favore di attività dedicate ai settori della sicurezza alimentare, dell'istruzione e della salute. In particolare, le attività del Pam nel 2019 e 2020 si sono focalizzate sulla sicurezza alimentare, inclusa la distribuzione mensile di razioni di cibo ai rifugiati, la fornitura di merende nelle scuole e negli asili, la messa a disposizione di cibo nutriente per donne e ragazze in gravidanza e il miglioramento delle capacità in attività come la piscicoltura e l'idroponica. I programmi di Unicef sostenuti dall'Italia sono stati invece dedicati al settore dell'istruzione e della salute, tra cui il potenziamento della didattica a distanza, la fornitura di materiale didattico a tutti i bambini in età scolare, il miglioramento della copertura vaccinale dei bambini e l'organizzazione di sessioni di formazione per il personale sanitario e parasanitario impegnato nella cura dei bambini.
  Per l'attuazione delle proprie iniziative, entrambe le agenzie Onu si avvalgono di
partner esecutori, tra cui le organizzazioni della società civile (Osc) presenti sul terreno. Con riferimento alle attività di monitoraggio, per quel che riguarda Unicef le visite ai progetti di riabilitazione o ricostruzione sono effettuate insieme al personale delle organizzazioni della società civile internazionali e locali, in modo da verificare il rispetto delle linee guida. Oltre al monitoraggio condotto dal personale di Unicef a Tindouf, rappresentanti di Unicef dell'Ufficio centrale di Algeri svolgono missioni di supporto e monitoraggio nei campi profughi. A livello finanziario, le spese sostenute da Unicef vengono regolarmente riportate sul cosiddetto «Unicef Donor Portal».
  Il monitoraggio delle attività del Pam viene condotto direttamente dal personale dell'organizzazione. I beneficiari del programma vengono coinvolti e consultati durante tutto il processo di distribuzione per uno scambio di informazioni sull'efficacia dell'iniziativa e sui risultati conseguiti, anche al fine di far emergere e superare eventuali criticità. Durante la fase più acuta della pandemia, che ha portato inevitabilmente alla chiusura degli accessi ai campi tra marzo e agosto 2020, le attività di monitoraggio sono proseguite a distanza, attraverso
partner locali presenti negli accampamenti. Le spese sostenute dal Pam vengono pubblicate dall'organismo sul «WFP Annual Report» e sul «Financial Overview» relativi all'Algeria.
  

La Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Marina Sereni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Unicef

aiuto umanitario

diritti umani