ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10229

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 564 del 14/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 14/09/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 14/09/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10229
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Martedì 14 settembre 2021, seduta n. 564

   CIRIELLI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   veniva originariamente chiamata menaide la barca che in passato solcava il Mediterraneo nei mesi primaverili, a pesca di alici, montava la menaica, una rete a maglia unica tramandata fin dai tempi dell'antica Grecia, che, pian piano, ha finito con l'identificare la barca stessa;

   dopo aver servito generazioni di pescatori per secoli, qualche decennio fa, con l'avvento dell'industrializzazione, la menaica (tanto la barca quanto la rete) è stata semi abbandonata, fatta eccezione per una piccola «bolla» di resistenza nel Cilento, a Marina di Pisciotta;

   di recente, il Codacons Cilento, attraverso una lettera indirizzata al Ministro interrogato e al Presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ha denunciato il rischio di estinzione della Menaica, fonte di sostentamento del territorio cilentano;

   in particolare, è stato evidenziato che molte imbarcazioni sono ferme in quanto la rete «menaica» viene erroneamente equiparata alla «ferrettara» e, per tale ragione, i pescatori devono essere in possesso della relativa autorizzazione;

   tuttavia, come sostenuto dai pescatori e dal Codacons vi è una sostanziale differenza tra i due tipi di rete da pesca e tra le modalità con cui vengono utilizzate;

   nel caso della «ferrettara», la pesca è consentita entro le tre miglia dalla costa a condizione che la rete non superi i 2,5 chilometri e la maglia che la compone non superi i 100 millimetri di apertura; si tratta di una pratica che, se utilizzata in maniera errata, potrebbe provocare la cattura accidentale di pesci appartenenti a specie protette come le tartarughe marine e i delfini che, intrappolati nelle maglie della rete, morirebbero per sfinimento;

   diversa invece è la rete «menaica» il cui utilizzo non comporterebbe rischi per le specie animali protette, la rete infatti è lunga al massimo 500 metri, alta 10 metri e con maglie da 11 millimetri; le predette caratteristiche della rete in parola permetterebbero, dunque, di lasciar passare gli esemplari di alici non adulti non trattenendo i pesci di pezzatura maggiore, che possono bucare con facilità la rete;

   la pesca con la menaica, oltre ad essere un costume radicato nella cultura cilentana, rappresenta anche una importante fonte di sostentamento per le famiglie di pescatori che ancora la praticano, inoltre le alici di Menaica, presidio Slow Food dal 2001, rappresentano una eccellenza campana conosciuta in Italia e all'estero;

   appare, dunque, opportuno porre in essere ogni azione utile a riconoscere la specificità della rete «menaica» rispetto alla «ferrettara» al fine di preservare una tradizione plurisecolare e a garantire un prodotto italiano di qualità –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare al fine di qualificare la specificità della rete «menaica» rispetto alla «ferrettara»;

   se non intenda valutare l'opportunità di adottare iniziative per prevedere una deroga che garantisca ai pescatori impegnati in questo particolare tipo di pesca di continuare a pescare un prodotto tradizionale conosciuto in Italia e all'estero come le alici di Menaica.
(4-10229)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cattura accessoria

specie protetta

cattura di pesce