ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10203

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 563 del 13/09/2021
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/02439
Firmatari
Primo firmatario: CAPPELLACCI UGO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/09/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/09/2021
Stato iter:
28/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/10/2021
ASCANI ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/10/2021

CONCLUSO IL 28/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10203
presentato da
CAPPELLACCI Ugo
testo di
Lunedì 13 settembre 2021, seduta n. 563

   CAPPELLACCI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 19 giugno 2019 ha definito il calendario nazionale che individua le scadenze della tabella di marcia ai fini dell'attuazione degli obiettivi della decisione (UE) 2017/899, ai sensi dell'articolo 1, comma 1032, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificato dall'articolo 1, comma 1106, della legge 30 dicembre 2018, n. 145;

   in particolare, tale decreto ha indicato 4 aree geografiche, con al loro interno 4 aree ristrette per il rilascio dei CH 50 – 53, nonché le corrispondenti fasi temporali per le operazioni tecniche nel periodo transitorio individuato dal gennaio 2020 al giugno 2022. Il decreto ha altresì disposto la tempistica e le modalità della dismissione della codifica DVBT/MPEG2 in favore della codifica DVBT-2/HEVC previa fase transitoria MPEG-4 su standard DVBT a partire dal mese di settembre 2021 per alcune aree e l'attivazione finale dello standard DVBT-2 a livello nazionale entro giugno 2022;

   tuttavia, la situazione di emergenza causata dalla pandemia del COVID-19 ha determinato un rallentamento nella distribuzione degli apparecchi televisivi adeguati ai nuovi standard;

   alla luce di tale condizione, il Ministero dello sviluppo economico ha espresso la volontà di rivedere le scadenze della tabella di marcia indicata nel decreto del 19 giugno 2019 e ha formulato un'ipotesi che, mentre dispone una proroga per le altre aree, anticiperebbe la calendarizzazione della sola Sardegna agli ultimi mesi del 2021 in luogo della data originariamente prevista quale termine ultimo il 31 marzo 2022;

   occorre, invece, tenere conto che se le ragioni legate alla distribuzione dei nuovi apparecchi di ricezione sono valide per le regioni delle aree 2, 3 e 4 e per le altre dell'area 1, permangono anche e soprattutto per la Sardegna la quale attraversa, inoltre, un complesso momento di difficoltà economica. L'anticipo delle scadenze rischia, pertanto, di aggravare le difficoltà economiche delle emittenti locali dell'isola che subirebbero un incremento improvviso dei costi non pianificato, derivante dal fatto di non poter utilizzare già dalla fine dell'anno e non da marzo le proprie apparecchiature per le trasmissioni. Inoltre, l'improvviso e accelerato cambiamento della codifica trasmissiva danneggerebbe gli utenti finali ovvero i cittadini sardi che, rispetto ai connazionali di altre parti d'Italia, dovrebbero provvedere alla sostituzione degli apparati televisivi non idonei alla ricezione con conseguente diminuzione degli ascolti e degli introiti pubblicitari per le stesse emittenti televisive locali;

   anche una delle principali associazioni di categoria Aeranti Corallo in data 27 luglio 2021 ha espresso al Ministero dello sviluppo economico la necessità di fissare la transizione in tutte le 19 aree tecniche, compresa la Sardegna, previste dal Piano nazionale di assegnazione delle frequenze (Pnaf) dal 1° aprile 2022 per essere completate a giugno 2022 e senza passaggi intermedi all'MPEG 4 di cui invece all'anticipo della roadmap di novembre 2021 per la Sardegna –:

   se, alla luce delle considerazioni sopra esposte e della grave crisi economica che incide anche sul settore delle emittenti televisive, non ritenga opportuno mantenere, per quanto riguarda la Sardegna, le scadenze indicate nel decreto del Ministro dello sviluppo economico del 19 giugno 2019.
(4-10203)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 ottobre 2021
nell'allegato B della seduta n. 584
4-10203
presentata da
CAPPELLACCI Ugo

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente, si rappresenta quanto segue.
  Ebbene, com'è noto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 19 giugno 2019 disciplina il calendario per il rilascio delle frequenze da parte di tutti gli operatori di rete titolari di relativi diritti d'uso in ambito nazionale e locale ai fini dell'attuazione degli obiettivi della decisione (UE) 2017/899, del 17 maggio 2017. Il citato decreto, previa audizione dei soggetti interessati (27 luglio 2021), è stato modificato dal decreto del Ministro dello sviluppo economico del 30 luglio 2021.
  In particolare, l'originario articolo 6 del decreto dei Ministro dello sviluppo economico 19 giugno 2019 prevedeva la dismissione della codifica DVBT/MPEG-2 in favore almeno della codifica MPEG-4 su
standard DVBT a partire dal primo giorno di avvio delle attività nel periodo settembre 2021 - dicembre 2021, anche sulla base di studi Auditel/FUB commissionati dal Ministero stesso, realizzati con dati allora disponibili sulla diffusione degli apparecchi di ricezione televisiva.
  A fronte dell'andamento stabile della vendita degli apparecchi riceventi, causata anche dall'emergenza sanitaria, si è ritenuto fondamentale, nell'interesse generale, garantire la ricezione da parte degli utenti, la continuità di impresa degli operatori del settore e agevolare contestualmente la migrazione tecnica di un'ampia parte della popolazione verso
standard di trasmissione avanzati.
  La
roadmap prevista dai decreto ministeriale del 19 giugno 2019 non permetteva le condizioni suddette, e per evitare rischi è stata valutata quindi la fattibilità tecnica di soluzioni alternative alle tempistiche per le operazioni tecniche di rilascio e attivazione delle frequenze, nonché per la dismissione della codifica DVBT/MPEG-2, indicate nel periodo transitorio settembre 2021-giugno 2022 nel decreto del Ministro dello sviluppo economico 19 giugno 2019 citato.
  Nel rispetto dei criteri della legge n. 205 del 2017 (e successive modifiche), l'aggiornamento del calendario di rilascio delle frequenze, disposto dal decreto del Ministro dello sviluppo economico del 19 giugno 2019 per le ragioni esposte, presuppone una riduzione delle tempistiche necessarie per il
refarming delle frequenze, con una successione temporale delle operazioni nelle aree tecniche tali da ridurre i problemi interferenziali verso l'estero, nonché le possibili interferenze interne.
  La precedente calendarizzazione prevedeva la partenza del
refarming di un considerevole numero di regioni dal 1° settembre, ma dopo un dialogo con gli operatori del settore e le associazioni di categoria, verificate le suddette compatibilità tecniche, il Ministero ha rilasciato una nuova roadmap che riorganizza il processo di refarming.
  La nuova calendarizzazione prevede lo svolgimento delle operazioni tecniche nella regione Sardegna negli ultimi due mesi del 2021 in quanto il
refarming può avvenire senza impatti interferenziali nocivi all'interno del territorio nazionale per la posizione geografica dell'area e le operazioni sono tecnicamente sostenibili, considerando le modifiche frequenziali da attuare dagli operatori di rete e lo stato di predisposizione delle stesse, alla luce della calendarizzazione originaria dal mese di gennaio 2022. La modifica delle operazioni per la Sardegna consiste infatti di un anticipo ridotto, da 12 giorni a un massimo di 45 giorni.
  Inoltre questa modifica non comporterà ai cittadini sardi particolari difficoltà tecniche per la visione dei canali.
  Le successive operazioni di
refarming sono previste di seguito, a partire da gennaio 2022 nelle regioni del Nord Italia (Area 2 e Area 3) proseguendo poi senza soluzione di continuità, dal mese di marzo 2022, con le regioni dell'Area 4, al fine di anticipare il rilascio delle frequenze a causa delle lamentate interferenze estere, terminando poi con le restanti regioni dell'Area tirrenica (Area 1) entro il termine del 30 giugno 2022, termine non superabile per rispettare i vincoli normativi dell'Unione europea (decisione (UE) 2017/899) e nazionali (legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificata dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145).
  Al fine di facilitare tali operazioni (di
refarming), di ridurre interferenze a livello nazionale e internazionale, e considerando la precedente calendarizzazione delle Regioni, è stata prevista la facoltà di effettuare per tutti gli operatori di rete in ambito locale, in tutte le quattro Aree geografiche, il rilascio della frequenza oggetto del relativo diritto d'uso, con il diritto ad acquisire il relativo indennizzo, in anticipo rispetto alle nuove scadenze, con la possibilità di presentare la domanda di rilascio, previo spegnimento degli impianti, entro 30 giorni a decorrere dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale di modifica del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 19 giugno 2019.
  Inoltre in autunno sono previste iniziative per rendere consapevoli i cittadini della necessità di dotarsi di apparecchi televisivi adeguati. In particolare è prevista una campagna di comunicazione diffusa e intensiva che fornirà tutti gli elementi informativi per i cittadini.
  La Sardegna, in quanto prima regione interessata dal riassetto frequenziale, usufruirà degli effetti positivi delle suddette attività.
  Inoltre, il
bonus TV/decoder e il bonus rottamazione, messi a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico, agevoleranno l'acquisto per tutti coloro che avranno necessità di sostituire il televisore. Secondo i dati aggiornati all'ultima settimana, sono 232.188 i bonus rottamazione tv richiesti finora dai cittadini e riconosciuti dai venditori attraverso la piattaforma telematica dell'Agenzia delle entrate per l'acquisto di televisori compatibili con il nuovo standard di trasmissione del digitale terrestre. L'ammontare dei crediti d'imposta maturati dagli esercenti, a fronte degli sconti praticati ai cittadini per il bonus rottamazione tv, è pari a circa 18 milioni di euro. Per quanto riguardo il precedente bonus tv/decoder, rimasto in vigore e cumulabile con il bonus rottamazione, le operazioni di vendita finora riconosciute sono 41.323, per un ammontare di crediti maturati pari a circa 1 milione di euro.
  La dismissione completa della codifica DVBT/MPEG-2 sarà poi definita con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del 2021, considerando gli effetti delle misure intraprese.
  L'attivazione dello
standard DVBT-2 a livello nazionale è disposta a partire dal 1° gennaio 2023, ritenendo necessario un periodo più ampio per l'implementazione a regime del nuovo standard.
La Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico: Anna Ascani.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

televisione

cittadino della Comunita'