ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10197

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 562 del 10/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 10/09/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/09/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10197
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Venerdì 10 settembre 2021, seduta n. 562

   RAMPELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   è destinato a far discutere ancora molto il «rave party» organizzato a Valentano, la cui regia, secondo quanto riportato da fonti di stampa, sarebbe stata francese, ma dove gli errori sono stati sicuramente tutti italiani;

   il «rave party» è andato avanti indisturbato per ben cinque giorni nelle campagne del viterbese, al confine tra Toscana e Lazio; un raduno illegale, organizzato sui social, richiamando circa 10 mila persone da tutta Europa, dove il 15 agosto è morto addirittura un ragazzo di 24 anni, ma dove ci sono state anche molte denunce, la violazione delle disposizioni anti-Covid, l'abuso di sostanze alcoliche e lo spaccio di sostanze stupefacenti;

   il problema non era impedire o meno con la forza un raduno di giovanili punto non era tanto scegliere se trattare con gli organizzatori o sgombrare il campo con la forza; la questione è che a Valentano, in un'area privata vicino al Lago di Mezzano, è stata permessa la commissione di una serie di reati nella totale indifferenza delle istituzioni e sotto gli occhi attoniti di tutti gli italiani;

   sono dure le parole di Domenico Cacopardo, ex magistrato, già consigliere di Stato, che ha smentito l'idea secondo cui la Corte di cassazione avrebbe di fatto decretato «non punibile» l'organizzazione di questi eventi, definendolo un «alibi falso», perché l'evento ha comportato «la consumazione di una serie di reati» rilevabili in flagranza dalle forze dell'ordine: occupazione abusiva di terreni altrui, detenzione e spaccio di droga, danneggiamento, tortura di animali in allevamento, a cui si potrebbero aggiungere le violenze sessuali, i rumori molesti, maltrattamento di animali e ovviamente la violazione delle normative anti-COVID-19;

   nonostante ciò, nonostante fosse chiaro da subito quanto stava accadendo, nessuno è intervenuto;

   l'evento è proseguito indisturbato per giorni e giorni senza alcun controllo, sequestro e/o attività repressiva;

   alla fine, l'area è stata liberata e, ovviamente, sono scattate le indagini per ricostruire, compito non facile a posteriori, gli eventi e individuare i responsabili dei diversi reati; rimane, però, la triste immagine di uno Stato fermo a guardare;

   in piena pandemia mondiale, addirittura con l'entrata in vigore dell'obbligo per i cittadini italiani di un certificato per accedere alla maggior parte dei luoghi pubblici, è difficile comprendere come sia stato possibile che da tutta Europa siano arrivati in migliaia per occupare un'area privata e vivere nell'illegalità per giorni senza alcun controllo –:

   di quali informazioni disponga il Governo in merito ai gravi fatti esposti in premessa e quali siano le motivazioni alla base della decisione di non intervenire per interrompere immediatamente il raduno illegale, che avrebbe potuto evitare anche la morte di un ragazzo.
(4-10197)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

allevamento

traffico di stupefacenti

violenza sessuale