ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10171

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 560 del 08/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: CAPITANIO MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 07/09/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/09/2021
Attuale delegato a rispondere: INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE delegato in data 14/09/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10171
presentato da
CAPITANIO Massimiliano
testo di
Mercoledì 8 settembre 2021, seduta n. 560

   CAPITANIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale. — Per sapere – premesso che:

   la proposta di regolamento sui servizi digitali (Digital Services Act: proposta di regolamento COM (2020)825 sul mercato unico dei servizi digitali che modifica la direttiva 2000/31/CE) rappresenta una delle misure chiave nell'ambito della Strategia europea per il digitale. L'iniziativa è stata presentata simultaneamente alla cosiddetta legge sui mercati digitali, nell'ottica di una revisione complessiva del corpus regolativo di matrice europea, che mira, da un lato, ad accrescere e armonizzare le responsabilità delle piattaforme online e dei fornitori di servizi d'informazione, rafforzando anche il controllo sulle politiche di contenuto delle piattaforme nell'Unione europea e, dall'altro, a introdurre regole per assicurare l'equità e la contendibilità dei mercati digitali;

   il Digital Services Act costituisce una grande occasione per rafforzare le azioni e gli strumenti di tutela dei contenuti audiovisivi sul web, oggi ancora più determinanti per sostenere la fase di ripartenza del settore stesso dopo la pandemia e porre così le basi per lo sviluppo di un ecosistema digitale trasparente e realmente competitivo per tutte le aziende che vi operano;

   secondo gli ultimi dati relativi alla pirateria in Italia (ricerca FAPAV-Ipsos), si stima che gli atti di pirateria durante il lockdown del 2020 siano stati 243 milioni contro i 69 milioni di un bimestre medio riferito al 2019. Se il fenomeno della pirateria dei contenuti da sempre rappresenta per l'industria e per il sistema Paese un danno rilevante che contrae investimenti e causa perdite di posti di lavoro, nell'ultimo anno/sono aumentati in modo esponenziale tutti i reati di carattere informatico così come le frodi online: in questa direzione è cresciuto anche il fenomeno dei domini ingannevoli;

   l'articolo 5 della direttiva cosiddetta E-Commerce stabilisce i requisiti generali di informazione che i fornitori di servizi devono rendere facilmente disponibili, direttamente e permanentemente accessibili ai destinatari dei loro servizi e alle autorità competenti. Tali informazioni includono il nome del fornitore di servizi, l'indirizzo fisico presso il quale è stabilita la sede legale delle attività e i dati di contatto del fornitore stesso, incluso l'indirizzo e-mail, così da poter essere contattati rapidamente e stabilire una comunicazione in modo diretto ed efficace. Ma, in base alla legislazione attualmente vigente, non sono previste sanzioni per chi non ottempera agli obblighi previsti;

   nel Digital Services Act è contenuto lo strumento del Kybc – Know Your Business Customer – che, attraverso un reale tracciamento alla fonte di informazioni utili ad identificare il business del richiedente ed evitando il proliferare di gruppi criminali che lucrano violando la legge, risulta efficace per combattere l'anonimato di chi opera illegalmente sul web, e che dovrebbe essere esteso a tutti gli intermediari, e non solo verso chi opera sui market place online come invece proposto nell'articolo 22 dalla Commissione europea;

   la commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera, nel parere reso il 23 giugno 2021 in sede di esame della proposta di regolamento relativo a un mercato unico dei servizi digitali (legge sui servizi digitali) (COM(2020) 825 final), ha sottolineato come «appare opportuno garantire la tutela del consumatore e della proprietà intellettuale secondo il principio know your business customer già riconosciuto dal Parlamento europeo» –:

   se il Governo ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza per estendere gli obblighi del protocollo Kybc di cui in premessa all'intera gamma di servizi che rendono operativa l'attività di un sito come previsto dall'articolo 5 della direttiva cosiddetta E-commerce ed in caso positivo quale sia la posizione assunta dal Governo in seno al Consiglio dell'Unione europea, nonché quali siano i risultati del tavolo di coordinamento informale tra soggetti rilevanti nel mercato istituito presso il Ministero per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale.
(4-10171)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

societa' di servizi

prestazione di servizi

mercato dei servizi