Legislatura: 18Seduta di annuncio: 560 del 08/09/2021
Primo firmatario: TASSO ANTONIO
Gruppo: MISTO-MAIE-PSI-FACCIAMOECO
Data firma: 08/09/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BORGHESE MARIO ALEJANDRO MISTO-MAIE-PSI-FACCIAMOECO 08/09/2021 LONGO FAUSTO MISTO-MAIE-PSI-FACCIAMOECO 08/09/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/09/2021
TASSO, BORGHESE e LONGO. — Al Ministro della salute, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
«Ci sono le condizioni per costruire il “Patto di Roma” volto a rafforzare i sistemi sanitari nazionali e a garantire i vaccini anche nei Paesi più fragili», ha annunciato il Ministro della salute Speranza nel punto stampa a margine dei lavori della prima giornata del G20 della salute a Roma. «L'impegno a cui stiamo lavorando è quello di costruire le condizioni affinché il vaccino sia un diritto di tutti e non un privilegio di pochi (...). Questa è una sfida che tutti i Paesi presenti condividono»;
l'Italia è stata tra i primi Paesi a pronunciarsi sull'obbligo per i vaccini, tant'è che il Ministro rincara la dose sostenendo: «Se la difesa del diritto alla salute e la necessità di evitare nuove privazioni della libertà ci dovessero portare a questa soluzione, certo non ci spaventeremo e non ci fermeremo»;
il Covid-19 ha fatto emergere le carenze dei sistemi sanitari; esso ha al tempo stesso insegnato come ricerca scientifica, collaborazione internazionale e partnership pubblico-privato riescano a produrre risultati eccezionali, fra i quali la creazione di vaccini sicuri ed efficaci nel giro di pochi mesi;
il G20 di Roma è stata un'occasione unica per rafforzare le relazioni internazionali e rilanciare i valori universalistici della salute: si sono messe a punto strategie per realizzare una maggiore resilienza, per migliorare i sistemi sanitari su scala globale, nazionale e locale a partire dalle cure primarie e per investire importanti risorse nella salute e nel benessere;
durante i lavori del G20 i Ministri della salute si sono particolarmente soffermati sul tema dell'individuazione delle migliori strategie globali possibili per sostenere lo sviluppo e l'equo accesso a vaccini, medicinali e diagnostica;
poiché l'emergenza sanitaria non sarà esaurita finché non ne saremo fuori tutti, si è discusso anche di come assicurare l'accesso più largo possibile ai vaccini da parte della popolazione mondiale, a partire dai meccanismi di collaborazione esistenti;
non tutti i Paesi hanno avuto l'opportunità di potersi fornire di vaccini come AstraZeneca, Moderna, Pfizer e Janssen – approvati da Ema – tant'è che di vaccini ne esistono diversi come: Nanoge, Sanofi/GSK, Beijing Institute of Biological Products, Gamaleya Research Institute, Sinovac, Vector Institute, CanSino Biologicals, Bharat Biotech, Curevac e Novavax;
moltissimi italiani residenti all'estero – nel 2020 hanno raggiunto i 5,5 milioni gli iscritti all'Aire, cioè il 9,1 per cento della popolazione residente in Italia – si sono vaccinati con prodotti non riconosciuti dall'Ema, ma riconosciuti dalle autorità sanitarie degli altri Stati; questi, in una situazione divenuta paradossale, non hanno nessuna possibilità, seppur vaccinati, di ottenere il green pass per rientrare in Italia –:
se i Ministri interrogati non ritengano, proprio per dar seguito ai buoni propositi e ai principi ispiratori del G20 della salute, adottare con urgenza tutte le iniziative necessarie affinché anche a coloro che siano stati vaccinati all'estero con prodotti non riconosciuti dall'Ema sia rilasciato apposito green pass.
(4-10166)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):vaccino
aiuto allo sviluppo
sistema sanitario