ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10162

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 560 del 08/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: ALBANO LUCIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 06/09/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 07/09/2021
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 07/09/2021
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 07/09/2021
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 07/09/2021
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 08/09/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 07/09/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10162
presentato da
ALBANO Lucia
testo di
Mercoledì 8 settembre 2021, seduta n. 560

   ALBANO, BUCALO, CIABURRO, FRASSINETTI, PRISCO e FERRO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di marzo 2020, a causa del lockdown e della pandemia, il decreto «Cura Italia» ha sancito il fermo della notifica degli atti, delle procedure di riscossione nonché dei pagamenti delle cartelle e delle rateizzazioni; il «congelamento» dell'attività di riscossione è stato ultimamente prorogato fino al 31 agosto dal decreto «sostegni bis»;

   da mercoledì 1o settembre è ripreso l'invio delle caselle di pagamento e il recupero coattivo delle somme. La ripartenza delle operazioni di recupero, inoltre, riguarda anche le somme dovute ai comuni e agli enti locali per le ingiunzioni già notificate. È impossibile fare stime sul numero di atti: si parla di un numero di cartelle che va da 20 fino a 60 milioni, con invii che saranno scaglionati a partire dagli atti più arretrati, riferiti prevalentemente ai ruoli che gli enti creditori hanno affidato all'agente della riscossione a marzo 2020 e che sono a rischio di prescrizione;

   si tratta di un ammontare di arretrati comprensivi di sanzioni e interessi, che sono rimasti in sospeso a causa del Covid-19 e che stanno per travolgere e sconvolgere tante famiglie e imprese. Ad aggravare la situazione è il fatto che il termine del periodo di moratoria comporti contestualmente la ripresa delle verifiche da parte delle pubbliche amministrazioni quando un ente pubblico deve pagare somme maggiori di cinquemila euro, è tenuto a controllare se il beneficiario ha morosità di almeno cinquemila euro e, se è così, deve sospendere il pagamento in attesa che l'agente di riscossione pignori le somme;

   la situazione, dunque, crea preoccupazione generale in un momento così delicato, di profonda crisi e difficoltà economica che continua a colpire l'intera Nazione –:

   quali iniziative urgenti di competenza intenda adottare in merito per evitare il rischio di chiusura di molte attività che oggi necessitano di liquidità e che chiedono aiuti allo Stato per sopravvivere e per sostenere le moltissime famiglie ormai ridotte al limite della povertà.
(4-10162)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cessazione dei pagamenti

ente pubblico

aiuto sociale