Legislatura: 18Seduta di annuncio: 554 del 04/08/2021
Primo firmatario: COMENCINI VITO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 04/08/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CECCHETTI FABRIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2021 COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2021 DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2021 FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2021 PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2021 RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2021 SNIDER SILVANA LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2021 ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 04/08/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 04/08/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 22/11/2021 DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/11/2021
CONCLUSO IL 22/11/2021
COMENCINI, CECCHETTI, COIN, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, FORMENTINI, PICCHI, RIBOLLA, SNIDER e ZOFFILI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
la stampa estera ha dato notizia il 30 giugno 2021 della decisione assunta dalle autorità kosovare nei confronti di Risto Jovanovic, cittadino della Repubblica del Montenegro, arrestato due giorni prima durante la celebrazione del Vidovdan a Gazimestan, del quale è stata prorogata la detenzione di ulteriori trenta giorni in un carcere situato a Mitrovica Nord;
in occasione del Vidovdan, le Chiese ortodosse serba e bulgara ricordano ogni anno il 28 giugno il martirio di San Vito;
Jovanovic sarebbe stato accusato di aver incitato all'odio ed all'intolleranza nazionali e religiosi;
la difesa di Jovanovic ha naturalmente respinto le accuse;
stando alla sua difesa, Jovanovic si sarebbe limitato a contestare la decisione di alcuni poliziotti kosovari intenti a controllare il contenuto della borsa con la quale una suora aveva visitato un santuario a Gazimestan;
secondo i media kosovari, invece, Jovanovic avrebbe intonato canzoni provocatorie;
l'ambasciata della Repubblica del Montenegro sta assistendo Jovanovic –:
di quali elementi il Governo disponga relativamente ai fatti che hanno coinvolto Risto Jovanovic in Kosovo tra il 28 ed il 30 giugno 2021;
se il Governo non ritenga che le circostanze descritte in premessa non sostanzino una forma di repressione della libertà religiosa in Kosovo e se e quali iniziative di competenza, a carattere diplomatico, intenda assumere per promuoverne il rispetto.
(4-10033)
Risposta. — Risto Jovanovic, cittadino del Montenegro, è stato tratto in arresto il 28 giugno 2021 in Kosovo con l'accusa di «incitamento all'odio e alle intolleranze nazionali e religiose» durante le celebrazioni osservate dalla Chiesa ortodossa serba per il martirio di San Vito nella cittadina di Gazimestan. Quest'ultima, ubicata a una decina di chilometri dalla capitale Pristina, è un luogo di importanza storica per i serbi, in cui si ricorda la battaglia del Kosovo del 1389 (nota anche come «Battaglia della Piana dei Merli»), episodio di significativa rilevanza per l'identità nazionale serba.
L'arresto, operato dalla polizia kosovara, è stato convalidato dal pubblico ministero che ha chiesto la proroga della misura fino a 30 giorni, motivando la richiesta con il pericolo di fuga e specificando come la pena edittale massima per il reato ascritto preveda fino a 5 anni di carcere.
Il 21 luglio 2021 il tribunale di base di Pristina ha condannato Jovanovic a 6 mesi di reclusione, confermando le accuse di incitamento all'odio per aver intonato slogan nazionalistici. Alla pena detentiva è stata offerta l'alternativa, accettata dalla difesa, del pagamento di un'ammenda pari a 6.700 euro. Il tribunale ha altresì irrogato a Jovanovic la sanzione accessoria dei divieto di ingresso in Kosovo per 5 anni. All'udienza di condanna era presente in aula l'ambasciatore montenegrino a Pristina.
L'Italia attribuisce massima priorità alla salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali nei Balcani Occidentali. Si tratta di un aspetto centrale nel percorso di avvicinamento della regione all'Unione europea, che il nostro Paese sostiene con convinzione.
Ferma restando la nostra tradizionale posizione a tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, il caso sollevato dall'interrogante non sembra presentare elementi sufficientemente chiari e univoci che possano evocare l'opportunità di un'azione diplomatica da parte italiana, tenuto anche conto della correttezza sotto il profilo formale della procedura giudiziaria seguita dalle autorità kosovare.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Benedetto Della Vedova.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):gruppo religioso
religione
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