ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10022

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 553 del 03/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: VIVIANI LORENZO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 03/08/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 03/08/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10022
presentato da
VIVIANI Lorenzo
testo di
Martedì 3 agosto 2021, seduta n. 553

   VIVIANI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   in una nota inviata all'Ente Parco nazionale delle Cinque Terre, l'Ispra, facendo riferimento all'articolo 11, comma 4, della legge 6 dicembre 1991, n. 394, recante Legge quadro sulle aree protette, ritiene che non potrebbero essere caratterizzati come «selettivi» gli abbattimenti di cinghiali in braccata, poiché tale metodo non esclude rischi di significativi impatti alle altri componenti della biodiversità;

   in particolare, secondo l'Ispra, tale tecnica potrebbe comportare una modifica del comportamento riproduttivo e della struttura sociale e genetica delle popolazioni, un rischio di frammentazione dei gruppi e della mobilità verso zone meno disturbate e, in generale, una forma di disturbo ambientale; eppure, il cinghiale non è solo alquanto dannoso nei confronti dei campi agricoli, provocando danni stimati in più di 70 milioni di euro all'anno su scala nazionale, ma la sua presenza va proprio a discapito degli ecosistemi locali e della biodiversità, poiché è in grado di adattarsi quasi a tutti i territori e alle condizioni ecologiche più varie, alterando in numero le altre specie e causandone la progressiva sparizione;

   la caccia di selezione, volta a controllare il numero di esemplari, resta l'unico metodo contro la proliferazione incontrollata, poiché i metodi proposti da Ispra, come l'utilizzo di chiusini o gabbie-trappole per la cattura sono inadeguati e le recinzioni dei campi agricoli sono costose e alterano il paesaggio;

   la caccia collettiva, come la braccata o anche la girata, metodi proibiti secondo l'Ispra, restano gli unici metodi efficaci per la gestione e il controllo numerico del cinghiale;

   la battuta della caccia con un solo cane, come proposto da Ispra per il «Piano di gestione del cinghiale» nel Parco nazionale delle Cinque Terre, per il periodo 2021-2025, non è proprio praticabile per i cacciatori che negano qualsiasi intervento;

   la situazione diventa assai problematica non solo per gli agricoltori, ma anche per il mantenimento della biodiversità del Parco nazionale delle Cinque Terre e dei caratteristici terrazzamenti che contraddistinguono il paesaggio agricolo ligure –:

   se il Ministro interrogato intenda adottare iniziative di competenza, in relazione ai vincoli previsti dall'Ispra per la caccia al cinghiale nel Parco nazionale delle Cinque Terre, allo scopo di garantire il controllo dell'elevato numero di esemplari presenti e salvaguardare la biodiversità del Parco che presenta una ricca varietà di flora e fauna e un patrimonio paesaggistico basato sulla connotazione agricola del territorio, con caratteristici ed esclusivi terrazzamenti che lo rendono un ambiente unico nel Mediterraneo, oltre che a preservarlo dal dissesto idrogeologico.
(4-10022)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

parco nazionale

caccia

morte