ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09894

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 546 del 23/07/2021
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/02359
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/07/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 23/07/2021
Stato iter:
22/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/10/2021
GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E MOBILITA' SOSTENIBILI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/10/2021

CONCLUSO IL 22/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09894
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Venerdì 23 luglio 2021, seduta n. 546

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   il 3 ottobre 2020, dopo la nottata di maltempo straordinario che si è abbattuta sul Piemonte e, in particolare, nelle province di Cuneo, Biella, Vercelli, Novara e Verbania, alle ore 13,40, crollava il ponte di Romagnano Sesia;

   l'infrastruttura collegava le 3 province del nord Piemonte, con un traffico superiore ai 20 mila passaggi al giorno e solo per un puro caso non ci sono state vittime;

   il crollo del ponte è stato il simbolo plastico del dramma dell'alluvione piemontese dell'ottobre 2020;

   solo grazie all'intervento urgente della provincia di Novara, competente pro tempore sul tratto stradale, si è intervenuti per il ripristino e la messa in sicurezza dell'alveo del fiume per evitare nuovi rischi anche per la popolazione;

   solo dietro la continua sollecitazione dal territorio, Anas e Ministero sono arrivati al perfezionamento delle documentazioni necessarie per la costruzione e la progettazione esecutiva dell'opera in tempi molto rapidi;

   a fine marzo 2021 sono partiti i lavori che si comporranno di due momenti distinti, ossia la realizzazione del ponte provvisorio, i cui tempi previsti e comunicati da Anas dovevano essere di 140 giorni, e la realizzazione del ponte definitivo per il quale ci vorranno quasi tre anni;

   i lavori per il ponte provvisorio si sono completamente bloccati per quasi tre mesi e che già dal mese di maggio regione, sindaci del territorio, le due province di Vercelli e Novara e Confindustria Novara-Vercelli-Valsesia denunciavano come non vi fossero tangibili progressi e l'area fosse rimasta desolatamente abbandonata da ogni attività e solo cintata con le reti da cantiere;

   anche il Codacons è intervenuto sul caso del ponte di Romagnano, evidenziando il danno enorme per il territorio piemontese per ogni giorno di ritardo e presentando un esposto alla Corte dei conti per fare chiarezza sulla vicenda e affinché si accertino eventuali responsabilità;

   dietro le tante sollecitazioni delle autonomie locali e dei cittadini, nella seconda metà del mese di giugno 2021 sono finalmente ripresi i lavori di realizzazione del ponte provvisorio e Anas, in un comunicato del 18 giugno, dichiarava che era pervenuto il collaudo del Genio militare in esito alla bonifica di ordigni bellici sulla sponda di Romagnano e le squadre dell'impresa esecutrice CO.GE. FA s.p.a. hanno potuto riavviare gli interventi di movimento terra, quelli di deviazione temporanea del percorso del fiume per consentire l'avanzamento della bonifica bellica sulla sponda di Gattinara e quelli di realizzazione delle opere di fondazione della spalla e della pila lato Romagnano su cui poggerà ponte provvisorio;

   nel medesimo comunicato, Anas ammette che le criticità emerse prima di Pasqua hanno determinato la necessità di rimodulare il cronoprogramma dei lavori e che il completamento dei lavori del ponte provvisorio è «fissato per il mese di ottobre» e che «saranno studiate con l'impresa esecutrice modalità di cantiere per contrarre le attività»;

   occorre porre rimedio con assoluta urgenza al ritardo accumulato e intervenire sulle nuove tempistiche, assolutamente inaccettabili –:

   cosa intenda fare il Governo per recuperare il tempo perso e quali iniziative intenda assumere per contrarre le nuove tempistiche del piano.
(4-09894)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 ottobre 2021
nell'allegato B della seduta n. 580
4-09894
presentata da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo parlamentare in esame l'interrogante chiede quali iniziative questo Ministero intenda assumere per rimodulare il cronoprogramma dei lavori del ponte provvisorio sul fiume Sesia al fine di velocizzare gli interventi di ricostruzione.
  Al riguardo, sulla base delle informazioni fornite dalla direzione generale per le strade e le autostrade, l'alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti concessori autostradali e dalla società Anas, si rappresenta quanto segue.
  Come è noto, nel mese di marzo 2021, durante le operazioni di bonifica bellica dell'area di cantiere per la costruzione del ponte provvisorio, sono state rilevate elevate concentrazioni di ferrite, che hanno interferito con la strumentazione in uso al personale tecnico e hanno reso necessario ottenere l'autorizzazione dell'autorità militare per procedere con una metodologia d'intervento non ordinaria.
  Tali criticità tecniche, del tutto imprevedibili all'epoca della consegna dei lavori, hanno determinato il differimento delle attività con conseguente rimodulazione del cronoprogramma.
  Per accelerare le operazioni di bonifica, l'impresa esecutrice dei lavori ha formalizzato uno specifico contratto con l'impresa specializzata; tali attività sono quindi riprese il 19 maggio 2021.
  Successivamente, il Genio militare ha collaudato la bonifica effettuata; i lavori di costruzione del ponte provvisorio sono quindi ripresi e si concluderanno ad ottobre 2021.
  Infine, Anas ha riferito di aviere in corso interlocuzioni con l'impresa affidataria per valutare le possibili soluzioni idonee a ridurre le tempistiche dei lavori e andare così incontro alle esigenze di mobilità del territorio.

Il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili: Enrico Giovannini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

corso d'acqua

autonomia

sicurezza stradale