ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09886

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 546 del 23/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2021
MURONI ROSSELLA MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI 23/07/2021
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2021
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/07/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09886
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Venerdì 23 luglio 2021, seduta n. 546

   QUARTAPELLE PROCOPIO, CIAMPI, MURONI, CARNEVALI e MARTINCIGLIO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la direttiva 2006/112/CE, che disciplina il sistema comune sul valore aggiunto, all'articolo 98 consente agli Stati Membri di applicare un'aliquota ridotta sulla cessione dei beni elencati nell'Allegato III, che al punto 3 comprende anche i «prodotti utilizzati per fine di protezione dell'igiene femminile». Molti Paesi europei hanno recepito tale direttiva come un'opportunità provvedendo alla riduzione dell'aliquota applicata agli assorbenti igienici femminili (in Spagna l'Iva sugli assorbenti è stata ridotta al 10 per cento; in Francia al 5,9 per cento nel 2015; il Belgio e Portogallo al 6 per cento; in Germania è stata abbassata al 7 per cento, nel 2020);

   in Italia, invece, le donne continuano a pagare una tassazione elevata sugli assorbenti igienici femminili. Il Testo unico IVA (decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972) difatti prevede per questi prodotti un'aliquota del 22 per cento, mentre un'aliquota ridotta al 5 per cento è stata introdotta dall'articolo 32-ter del decreto-legge cosiddetto «Fiscale» n. 124 del 2019 (legge n. 157 del 2019) per i «prodotti per la protezione dell'igiene femminile compostabili secondo la norma UNI EN 13432: 2002 o lavabili» e alle «coppette mestruali»;

   tuttavia, la maggior parte delle donne italiane preferisce acquistare assorbenti monouso continuando a pagare la tassazione piena. Questa si traduce in una forma di violenza economica nei confronti delle donne, obbligate a pagare un'imposta pari a quella applicata ai beni di lusso, per la sola ragione di esser donne;

   la riduzione dal 22 per cento al 5 per cento dell'aliquota applicabile a tutti i prodotti di protezione dell'igiene femminile sembrerebbe infattibile poiché richiederebbe una copertura finanziaria inizialmente stimata dalla Ragioneria generale dello Stato (Mef) in 300 milioni di euro. Secondo i dati della società di ricerca e analisi Nielsen, raccolti in collaborazione con «WeWorld» e confermati in sostanza anche da Istat, invece, la copertura finanziaria necessaria a permettere una riduzione dal 22 per cento al 5 per cento ammonterebbe a circa 72 milioni di euro. Tali stime sono state di recente riviste dalla Ragioneria generale dello Stato, secondo cui il gettito necessario per abbassare l'aliquota Iva dal 22 al 10 per cento è pari a 90 milioni di euro;

   la necessità di ridurre le aliquote si evince anche dall'«Indagine conoscitiva sulla riforma dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario», ed in particolare dal documento conclusivo approvato dalla Commissione Finanze il 30 giugno 2021, secondo cui è «opportuno che l'annunciato disegno di legge in materia fiscale contenga una specifica delega a Governo per la ridefinizione della disciplina Iva ai fini di una sua opportuna semplificazione e di possibile riduzione dell'aliquota ordinaria attualmente applicata»;

   si tratta di una discriminazione inaccettabile, soprattutto se si considera la situazione economica che attraversa il nostro Paese causata dalla pandemia e che ha colpito soprattutto le donne. Essendo un'esigenza molto sentita alcuni comuni e università si sono attivati per distribuire gratuitamente o a prezzi calmierati assorbenti nelle scuole o negli atenei. Inoltre, l'abbassamento dell'aliquota sui prodotti d'igiene femminile sarebbe una misura pienamente in linea con gli obbiettivi del Pnrr in cui la parità di genere è una delle «priorità principali» in tema di inclusione sociale –:

   in che modo il Governo intenda considerare la possibilità di ridurre l'aliquota applicata ai prodotti utilizzati per fine di protezione dell'igiene femminile nell'ambito della predisposizione della delega sulla riforma fiscale che l'Esecutivo si è impegnato a presentare entro il 31 luglio 2021.
(4-09886)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detrazione fiscale

riforma fiscale

integrazione sociale