ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09757

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 536 del 07/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: SAPIA FRANCESCO
Gruppo: MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Data firma: 07/07/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/07/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/07/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 08/07/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09757
presentato da
SAPIA Francesco
testo di
Mercoledì 7 luglio 2021, seduta n. 536

   SAPIA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per il sud e la coesione territoriale. — Per sapere – premesso che:

   in un articolo – del 3 maggio 2021 su vita.it – Stefano Consiglio, presidente della Scuola delle Scienze umane e sociali dell'università degli studi di Napoli Federico II, con riferimento al Pnrr ha scritto: «Secondo la Commissione Europea i fondi stanziati devono essere impiegati per ridurre quello che Luca Bianchi, in un recente libro, definisce il “divario di cittadinanza” tra i cittadini meridionali rispetto a quelli del centro nord. Uno dei pilastri del piano, secondo la Commissione Europea, deve essere, infatti, la coesione sociale e territoriale. Ciò significa che nella costruzione del Recovery plan l'Italia deve spiegare come il piano sarà in grado di alleviare la crisi e come si pensa di promuovere la coesione e la risoluzione degli squilibri territoriali»;

   ivi si osserva, per esempio, che «nel periodo 2014-2017 la spesa sanitaria pro capite – ivi si riporta – è stata di 1.581 euro nel Mezzogiorno, contro i 1.900 euro del Centro-Nord» e che «se confrontiamo la Lombardia con 2.230 euro con la Calabria con 1.512 euro abbiamo un differenziale di spesa di oltre 700 euro pro capite, pari al 32 per cento»;

   in un comunicato stampa del 15 aprile 2021, la Ministra per il sud e la coesione territoriale, on. Mara Carfagna, ha dichiarato: «La quota Sud del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è arrivata al 40 per cento. È un valore molto superiore alla percentuale di popolazione residente e al PiL»;

   in altro comunicato, apparso sul sito internet della testata Il Messaggero, la stessa Ministra ha precisato: «Per il Sud c'è una quota di 82 miliardi di euro del Pnrr»;

   in una nota della redazione Ansa di Caltanissetta del 26 aprile 2021 si legge che il Sottosegretario alle infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, con riguardo alla quota del Pnrr riservata al Sud ha affermato: «Il tema non è quello che al Sud sono state assegnate meno risorse che al Nord, anche perché è falso: ma è avere la capacità di spendere le risorse. Chi scende in piazza per protestare chiedendo più fondi per il Mezzogiorno magari è la stessa persona che in vent'anni non è stato in grado di spendere»;

   nella succitata nota si riportano ulteriori dichiarazioni dello stesso Sottosegretario, secondo cui «oltre 90 miliardi sono per il Mezzogiorno»;

   nelle scorse settimane, il Pnrr è stato inviato alla Commissione europea, che poi l'ha valutato positivamente, al punto che il 23 giugno 2021 la Presidente Ursula Von Der Leyen, nella conferenza stampa tenuta a Roma insieme al Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, ha affermato, consegnando la relativa attestazione: «La nostra approvazione oggi è fondamento per i 191,5 miliardi del Recovery plan dell'Italia. Una volta approvato dal Consiglio nelle prossime quattro settimane, saremo pronti a erogare i primi fondi. È l'inizio di un'attuazione che sarà dura, dovremo lavorare in modo duro e la Commissione sarà accanto a voi passo passo. Un'Italia più forte rende l'Europa più forte»;

   in un editoriale in video del 6 luglio 2021, Pino Aprile, direttore della testata on line LaCnews24, ha detto che, secondo Giancarlo Viesti, professore ordinario di economia applicata all'università di Bari, al Sud sono destinati soltanto 22 miliardi di euro del Pnrr, cui potrebbero sommarsene altri 13, quindi con una forte differenza rispetto a quanto esposto dai suddetti componenti del Governo, con conseguente pregiudizio – ha sottolineato Aprile – per le prossime 3 o 4 generazioni di meridionali –:

   a quanto ammontino le risorse destinate al Sud nel Pnrr approvato dalla Commissione europea, quali ne siano i precisi dettagli e se il Governo intenda fornire tali dati nella maniera più completa e intelligibile.
(4-09757)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

utilizzazione degli aiuti

coesione economica e sociale

rilancio economico