ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09673

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 533 del 30/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: VIANELLO GIOVANNI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09673
presentato da
VIANELLO Giovanni
testo di
Mercoledì 30 giugno 2021, seduta n. 533

   VIANELLO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della transizione ecologica, al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la proposta di decisione adottata dalla Commissione europea il 22 giugno 2021 relativa al Piano per la ripresa e la resilienza, cui seguirà l'approvazione del Consiglio, consentirà all'Italia l'erogazione di 191,5 miliardi di euro di finanziamento; il suindicato piano ha previsto 23,78 miliardi di euro per la misura relativa a «Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile» nell'ambito d'intervento «3. Promuovere la produzione, la distribuzione e gli usi finali dell'idrogeno», a cui sono dedicati 3,19 miliardi di euro e più specificamente per l'investimento «3.2: Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate» del valore complessivo di 2 miliardi di euro;

   il sito siderurgico tarantino ex Ilva - secondo quanto stabilito dal Piano ambientale determinato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 2017 - fino alla scadenza dell'autorizzazione integrata ambientale prevista nell'agosto 2023, deve realizzare una produzione non superiore a 6 milioni di tonnellate all'anno, trattandosi di una produzione a ciclo integrato attraverso un'area a caldo che impiega, tra l'altro, ingenti quantitativi di carbone;

   da fonti stampa del 22 dicembre 2020 della rivista on-line StartMagazine si evince che i nuovi investimenti, attraverso l'utilizzo di Afo5, Afo 4 e di un forno elettrico, realizzeranno 8 milioni di produzione di acciaio;

   sul punto la Commissione europea ha invece evidenziato, nel testo di proposta adottato, che la misura «Investimento 3.2 - Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate» riguardante l'introduzione dell'idrogeno per de-carbonizzare il processo produttivo dell'acciaio, dovrà sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile (direttiva europea - 2018/2021) o dall'energia elettrica di rete;

   infatti, almeno quattrocento milioni di euro devono essere destinati a sostenere sviluppi industriali che consentano di sostituire il 90 per cento dell'uso di metano e combustibili fossili in un processo industriale con idrogeno elettrolitico prodotto a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva europea 2018/2001 0 dall'energia elettrica di rete;

   a differenza delle previsioni del Governo italiano, nessun fondo europeo sarà destinato per altiforni a carbone o forni elettrici o Dri alimentati a metano; ne deriverebbe, pertanto, che i finanziamenti previsti per i settori hard-to-abate risultano ridimensionati ad almeno 400 milioni di euro, anziché i 2 miliardi previsti;

   va considerato altresì il grave impatto sanitario causato dalle emissioni provocate dalla produzione dello stabilimento siderurgico di Taranto, anche dalle previste 6 milioni di tonnellate annue di acciaio, certificato dal «Rapporto di valutazione di danno sanitario ai sensi del decreto direttoriale n. 188 del 27 maggio 2019» realizzato da Arpa Puglia, Asl Taranto e Agenzia regionale Aress nel maggio 2021, ed elaborato sulla base dei criteri metodologici previsti dalla legge della regione Puglia n. 24 del 2012, in sede di riesame dell'Aia –:

   se quanto esposto corrisponda al vero;

   se i Ministri interrogati per quanto di competenza, intendano fornire informazioni sui fondi stralciati dalla Commissione dal Pnrr in merito al settori hard-to-abate e soprattutto in relazione all'ex Ilva e, più in generale, se intendano fornire informazioni su tutti gli interventi economici previsti dal Governo e da Invitalia (o dirette controllate) per l'ex Ilva e chiarire se, in base a quanto emerso dal rapporto di valutazione di danno sanitario di maggio 2021, sia opportuno chiudere l'area a caldo, al fine di salvaguardare la salute e l'ambiente.
(4-09673)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

energia rinnovabile

direttiva comunitaria

norma europea