ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09660

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 532 del 29/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: POTENTI MANFREDI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 28/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 28/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09660
presentato da
POTENTI Manfredi
testo di
Martedì 29 giugno 2021, seduta n. 532

   POTENTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   ha suscitato grande clamore l'episodio del 19 maggio 2021, in cui prima dell'udienza fissata dinanzi al collegio della quarta sezione della Corte d'appello di Napoli, un avvocato chiedeva al cancelliere di prendere visione del fascicolo all'interno del quale vi rinveniva una bozza di sentenza completa di intestazione, motivazione e dispositivo di conferma, con l'indicazione – nonostante la contestualità della motivazione – del termine per il deposito delle motivazioni in giorni sessanta, del nome e cognome del presidente e del giudice estensore – priva unicamente delle firme – e della indicazione delle conclusioni non ancora rassegnate dalle parti;

   nello specifico, l'avvocato si accingeva a discutere nel merito il processo per chiedere la rinnovazione del dibattimento ed era pronto anche a depositare una memoria e per questo, ancor di più, è apparso anomalo che nel fascicolo vi fosse già una bozza della possibile decisione;

   l'episodio denota, ad avviso dell'interrogante, uno svilimento del ruolo del difensore nel processo e da gran parte dell'avvocatura arriva la richiesta di una reazione dura;

   inoltre, analogo episodio si era verificato nel mese di luglio 2020 presso la Corte d'appello di Venezia il cui presidente trasmetteva le copie autentiche dei verbali delle udienze e di ben 7 pronunce complete di motivazione e di dispositivo. Dalle indagini è emerso uno sconcertante quadro documentale che rischia di legittimare l'ipotesi che esista una sorta di prassi di precostituzione del giudizio, non solo rispetto alla camera di consiglio, ma anche alla discussione delle parti;

   secondo i rappresentanti dell'Avvocatura, ci si troverebbe in presenza di alcuni casi in cui le bozze delle sentenze erano già state predisposte, con il verdetto di condanna e con l'indicazione dei termini di deposito delle motivazioni, prima che si svolgesse l'udienza di fronte a un collegio giudicante;

   tali episodi mortificano il ruolo di avvocato difensore e rischiano di rendere vuoto il contraddittorio finendo con il delegittimare l'intera Corte d'appello e i tanti giudici che praticano con convinzione il giudizio dialettico;

   l'articolo 111 della Costituzione fissa, tra gli altri, due princìpi del giusto processo – terzietà e imparzialità del giudice – che peraltro trovano fondamento anche in altri precetti costituzionali, quali l'articolo 101, secondo comma, in base al quale «I giudici sono soggetti soltanto alla legge» e l'articolo 97, primo comma, secondo cui «I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione»;

   resta imperante il principio di non colpevolezza sino al passaggio in giudicato della sentenza, con la garanzia dell'esercizio del diritto di difesa, in contraddittorio tra le parti e dinanzi ad un giudice terzo e imparziale che perviene alla decisione sulla base del materiale probatorio acquisito e nel rispetto delle regole processuali;

   a parere dell'interrogante quanto sopra esposto evidenzia storture di diversa matrice, tanto che, come affermato il 15 giugno 2021 in un comunicato delle Camere penali della Toscana in merito a tali fatti, «la gravità di questi episodi non può essere vista è liquidata come un fatto isolato di malcostume, o come incidente di percorso» –:

   se intenda valutare se sussistono i presupposti per avviare iniziative ispettive presso gli uffici giudiziari di cui in premessa;

   se non ritenga di adottare iniziative normative per rafforzare le garanzie difensive di tutti i gradi di giudizio.
(4-09660)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

giudice

diritti della difesa

udienza giudiziaria