ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09650

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 531 del 28/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: MINARDO ANTONINO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 28/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI MURO FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 28/06/2021
FOGLIANI KETTY LEGA - SALVINI PREMIER 28/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 28/06/2021
MINISTERO DELL'INTERNO 28/06/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 06/07/2021
Stato iter:
17/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2021
GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E MOBILITA' SOSTENIBILI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/12/2021

CONCLUSO IL 17/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09650
presentato da
MINARDO Antonino
testo di
Lunedì 28 giugno 2021, seduta n. 531

   MINARDO, DI MURO e FOGLIANI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   dal 16 aprile 2021, la nave della Ong catalana «Open Arms» era ancorata nel porto di Pozzallo (Ragusa) a seguito di un provvedimento d'urgenza della Guardia costiera; quest'ultima, infatti, salita a bordo dopo l'ennesima operazione di recupero di migranti da parte della nave catalana, come è normale in questi casi, e riscontrato gravi carenze in materia sia di sicurezza della navigazione, che di tutela di ambiente marino, aveva proceduto al sequestro;

   con un comunicato del 25 giugno 2021, la Guardia costiera ha reso noto di aver revocato il provvedimento di fermo amministrativo; non sono però noti i dettagli dell'operazione di sblocco e le ragioni su come, dopo appena due mesi di fermo, le «gravi carenze» siano state improvvisamente superate o risolte; non sembra, infatti, che la nave in questione abbia potuto effettuare lavori di manutenzione; prova ne sia il fatto che, appena dopo aver lasciato il porto di Pozzallo, la nave si è diretta verso la Spagna proprio al fine di effettuare i necessari lavori di manutenzione «per tornare nel Mediterraneo il prima possibile», come ha provocatoriamente ammonito il fondatore di Open Arms, Oscar Camps;

   l'Ong Open Arms è purtroppo famosa, o meglio famigerata, per il suo comportamento non sempre cristallino quando si è trattato di spiegare il modo di intercettazione dei clandestini nelle acque internazionali antistanti la Libia e per la spregiudicatezza delle sue operazioni di soccorso; è ciò che riconobbe anche la Procura di Catania – indiscutibilmente tra gli uffici giudiziari più esposti dal punto di vista della gestione investigativa e processuale del favoreggiamento dell'immigrazione irregolare – quando, nel 2018, inferì la sussistenza, in capo all'Ong, dell'associazione per delinquere per trasporto illegale di stranieri nel territorio dello Stato –:

   come sia arrivata la Guardia Costiera a concludere che la nave della Ong «Open Arms» avesse superato le gravi carenze riscontrate ad aprile 2021 e quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare per assicurarsi che le navi delle Ong operino in condizioni di sicurezza per la navigazione e per l'ambiente marino e di rispetto della pertinente legislazione internazionale e nazionale.
(4-09650)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 17 dicembre 2021
nell'allegato B della seduta n. 617
4-09650
presentata da
MINARDO Antonino

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo parlamentare in esame, cui si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei ministri, gli interroganti chiedono di conoscere quali iniziative questo Ministero intenda adottare per assicurarsi che le navi delle organizzazioni non governative operino in condizione di sicurezza per la navigazione e nel rispetto della legislazione nazionale e internazionale.
  Al riguardo, sulla base delle informazioni fornite dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto, si rappresenta quanto segue.
  La nave Open Arms è stata assoggettata ad una prima ispezione PSC (Port State Control) nel porto di Pozzallo il 16 e il 17 aprile 2021; all'esito di detta ispezione la nave veniva sottoposta ad un provvedimento di fermo amministrativo in ragione di 18 «deficienze» di cui 7 considerate di una gravità tale che, già singolarmente, avrebbero giustificato l'applicazione del provvedimento di fermo.
  La valutazione è stata effettuata da ispettori del Corpo delle Capitanerie di porto sulla scorta del decreto legislativo 24 marzo 2011, n. 53, nonché delle procedure stabilito dal Memorandum di Parigi del 1982 sul controllo dello Stato di approdo.
  Ciò premesso, si precisa che una deficienza è qualificata grave non in ragione del tempo necessario per la sua risoluzione, bensì alta luce del
vulnus che la stessa potrebbe arrecare alla sicurezza della navigazione, all'integrità dell'ambiente ed alla salute delle persone a bordo della nave.
  Per quel che concerne, nello specifico, le carenze riscontrate sulla nave Open Arms, si è resa necessaria l'interlocuzione con lo Stato di bandiera (Spagna) e, solo dopo aver ottenuto da quest'ultimo opportune garanzie in merito all'adozione delle previste azioni correttive, la nave è stata nuovamente sottoposta ad ispezione PSC nel porto di Pozzallo il 24 giugno 2021, allo scopo di verificare la risoluzione delle deficienze riscontrate in occasione della precedente ispezione.
  Pertanto, all'esito dei nuovi controlli avendo gli ispettori PSC accertato la rettifica delle carenze che avevano imposto la detenzione della nave, il provvedimento di fermo amministrativo è stato revocato.
  Più in generale, per quanto concerne il rispetto delle condizioni di sicurezza per la navigazione e l'ambiente marino, nonché sulla pertinente legislazione internazionale e nazionale, si ricorda che il citato Memorandum di Parigi del 1982, protocollo di intesa tra le autorità marittime di 27 Paesi, ha come scopo precipuo quello di concertare forme di collaborazione locale tra le diverse autorità marittime nell'applicazione delle specifiche disposizioni pattizie elaborate dall'Imo (Internationl Maritime Organization) e dall'Ilo (International Labour Organization) in materia di sicurezza marittima, protezione dell'ambiente marino dall'inquinamento e miglioramento delle condizioni di vita a bordo delle navi.
  A tal fine, ciascuna autorità marittima nazionale è tenuta a sottoporre a visita, entro un lasso di tempo variamente determinato, una quota delle navi mercantili straniere che toccano i porti del proprio Stato, instaurando una stretta cooperazione con le altre autorità marittime.
  L'ispezione a bordo, inizialmente limitata alla verifica della presenza, veridicità e regolarità dei documenti e certificati pertinenti, nonché al controllo delle condizioni generali della nave, diventa più dettagliata e capillare in assenza dei suddetti documenti e certificati o se esistono fondati motivi per ritenere che la nave o il suo equipaggio non soddisfino pienamente le prescrizioni contenute in uno degli strumenti convenzionali di riferimento. Il Memorandum indica inoltre i «buoni motivi» che possono dar luogo a ispezioni più accurate, tenuto conto dell'esistenza di rischi particolari derivanti dalla tipologia trasporto (petroliere, portarinfuse, gasiere o chimichiere) e dall'anzianità di servizio della nave calcolata con riferimento alla data di costruzione.
  

Il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili: Enrico Giovannini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza marittima

ambiente marino

nave