ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09640

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 530 del 25/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 25/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI 25/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/06/2021
Stato iter:
23/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/06/2022
SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/06/2022

CONCLUSO IL 23/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09640
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Venerdì 25 giugno 2021, seduta n. 530

   FRATOIANNI e FASSINA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da alcuni articoli pubblicati sul quotidiano on line «estense.com» si apprende che la consigliera comunale del Comune di Ferrara Rossella Arquà sarebbe stata indotta a dimettersi dall'incarico ricoperto attraverso indebite pressioni e con modalità che, a quanto risulta all'interrogante, apparirebbero in contrasto con quanto previsto dall'articolo 88 Testo unico enti locali;

   secondo quanto ricostruito dalla stessa consigliera Arquà, una volta appresa la notizia di un'indagine in corso a carico della stessa per il presunto invio di lettere anonime, sia i vertici locali del partito al quale Arquà aderiva, la Lega, che il presidente del consiglio comunale di Ferrara, anche lui esponente della Lega, si sarebbero adoperati per ottenere «perentoriamente» le dimissioni della stessa dal consiglio comunale;

   dopo aver rifiutato l'invito del presidente del consiglio comunale di recarsi in comune per firmare le dimissioni, lo stesso, «con fare insistente», l'avrebbe raggiunta per strada, riuscendo a farsi firmare – in quel momento e in tutta fretta – un foglio di dimissioni già predisposto;

   la consigliera Arquà afferma di non aver avuto nemmeno il modo e il tempo di leggere compiutamente quanto firmato e ritiene che la firma sia avvenuta in un momento di assenza di lucidità e in uno stato di profonda ed evidente prostrazione e disorientamento emotivo, a fronte della perquisizione domiciliare da poco subita e dalla preannunciata falsa e martellante campagna di stampa che, a detta dei vertici locali del suo partito, sarebbe cominciata già dall'indomani nei suoi confronti;

   alla consigliera non sarebbe stata rilasciata copia dell'atto firmato e, da quanto riportato, in assenza di delega della consigliera, lo stesso atto sarebbe stato presentato all'ufficio protocollo del comune dallo stesso presidente del consiglio comunale;

   l'articolo 38 del Testo unico degli enti locali prevede che le dimissioni siano presentate personalmente e assunte immediatamente al protocollo del comune. In alternativa possono essere autenticate e inoltrate da un delegato con atto autentico;

   le dimissioni dovrebbero essere espressione di una volontà responsabile e ponderata;

   la circolare del Ministero dell'interno 7 giugno 2004, prot. n. 25000/3038/20040149 ha chiarito che si ritengono nulle e prive di efficacia le dimissioni presentate con modalità diverse da quelle previste dalla legge, così come la consolidata giurisprudenza amministrativa ha sancito l'improcedibilità e la mancanza di efficacia delle dimissioni presentate per interposta persona, o inoltrate per posta o con altri mezzi;

   gli atti che non corrispondono ai requisiti sopra richiamati sono da considerarsi, a parere dell'interrogante, nulli e privi di efficacia;

   dal momento che la consigliera Arquà ha diffidato il comune di Ferrara da considerare efficaci le sue dimissioni e dal procedere con la surroga conseguente, sostenendo che le stesse siano state carpite in un momento di debolezza e con modalità non conformi a quanto previsto dalle norme;

   secondo l'interrogante le modalità con cui sono state acquisite le suddette dimissioni, se corrispondenti al vero, costituirebbero anche una violazione delle regole democratiche che attengono al corretto funzionamento degli organi istituzionali;

   tra le funzioni del Ministero dell'interno rientra quella di assicurare la garanzia della regolare costituzione degli organi elettivi degli enti locali e del loro funzionamento –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti e se intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, valutando in particolare la sussistenza dei presupposti per l'esercizio dei poteri di cui all'articolo 142 del decreto legislativo n. 267 del 2000, recante testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, al fine di garantire la tutela della piena libertà di esercizio delle funzioni di consigliere comunale che, nel caso specifico, verrebbe impedito attraverso dimissioni raccolte irritualmente.
(4-09640)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 giugno 2022
nell'allegato B della seduta n. 713
4-09640
presentata da
FRATOIANNI Nicola

  Risposta. — L'atto di sindacato ispettivo indicato in esame fa riferimento alle dimissioni dalla carica di consigliere comunale del comune di Ferrara presentate l'11 giugno 2021 dalla signora Rossella Arquà, eletta nel 2019 nella lista della Lega.
  Tali dimissioni sono conseguenti ai risultati dell'attività investigativa della locale questura, svolta a seguito di minacce contenute in numerose missive anonime recapitate, nei due mesi precedenti, al vicesindaco di Ferrara. In esito alle indagini, la predetta consigliera è stata deferita in stato di libertà per minacce aggravate, simulazione di reato e procurato allarme.
  In relazione alle modalità di presentazione delle dimissioni da parte del citato consigliere comunale, il prefetto di Ferrara ha acquisito elementi informativi dal Segretario generale del comune, il quale ha riferito che, in data 11 giugno 2021, venivano consegnate al citato Segretario generale le dimissioni dalla carica della consigliera comunale Rossella Arquà, sottoscritte e protocollate al n. PG 0070636/2021, indirizzate al Presidente e ai consiglieri comunali. Conseguentemente, come previsto dall'articolo 38, comma 8, del decreto legislativo n. 267/ del 2000 (TUEL), lo stesso Segretario generale provvedeva a predisporre l'istruttoria finalizzata alla surroga della consigliera dimissionaria, da sottoporre al Consiglio comunale.
  Il successivo 22 giugno, in sede di Conferenza dei capigruppo, il Presidente del Consiglio sottoponeva all'approvazione dei capigruppo il calendario dei lavori consiliari programmati per il 28 e 29 giugno, comprendente la surroga della consigliera dimissionaria prevista al primo punto della seduta fissata il 28 giugno.
  Il 23 giugno, veniva notificata ai consiglieri comunali la convocazione del Consiglio comunale per le giornate del 28 e 29 giugno 2021, con allegato ordine del giorno.
  Il 24 giugno, la consigliera Rossella Arquà, con nota indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio e allo stesso Segretario generale, diffidava formalmente il comune dal considerare efficace l'atto di dimissioni e conseguentemente dal dare corso alla procedura di surroga della stessa.
  Sempre nella stessa giornata, perveniva al comune una missiva del Presidente del consiglio, indirizzata al sindaco ed al Segretario generale, con la quale detto organo contestava, a sua volta, quanto dichiarato dalla predetta nell'atto di diffida sopra richiamato.
  Dalle informazioni acquisite dal Segretario generale il successivo 27 giugno, è risultato che la consigliera Rossella Arquà, in data 11 giugno 2021, aveva consegnato personalmente le proprie dimissioni sottoscritte al Presidente del consiglio, all'esterno della sede del comune. Il Presidente del consiglio ne aveva poi curato personalmente l'acquisizione al protocollo.
  Il 28 giugno, il Consiglio comunale ha proceduto alla surroga della consigliera dimissionaria Rossella Arquà.
  In ordine alla vicenda in questione, il Segretario generale del comune di Ferrara ha, altresì, evidenziato come le dimissioni della consigliera Arquà siano da considerarsi conformi alla normativa in quanto consegnate personalmente dall'interessata al Presidente del consiglio comunale ancorché all'esterno della residenza municipale, con firma non disconosciuta e assunte immediatamente al protocollo dell'Ente, Il predetto Segretario generale ha, inoltre, sottolineato che la presentazione delle dimissioni al Presidente del consiglio comunale non solo è stata fatta a un pubblico ufficiale, legittimato in quanto tale a ricevere gli atti e a identificarne l'autore, ma è stata indirizzata proprio al rappresentante del Consiglio comunale, destinatario diretto delle stesse dimissioni.
  Per completezza di informazione, si rappresenta che il Tribunale amministrativo regionale dell'Emilia-Romagna, in data 26 novembre 2021, ha rigettato il ricorso avanzato dalla ex consigliera comunale Rossella Arquà volto ad ottenere l'annullamento della delibera del Consiglio comunale di Ferrara con la quale era stata disposta, la surroga della stessa nella funzione.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Ivan Scalfarotto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

perquisizione

amministrazione locale

partito politico